Bio e Natura
L’acciaio non sempre è inox
Pochi sanno che vi possono essere condizioni in cui l’acciaio perde questa preziosa caratteristica e recuperarla non è affatto semplice
11 luglio 2009 | C. S.
Il nome di questo metallo è stato assegnato quando non se ne conoscevano bene le prerogative, in realtà lâacciaio inox può ossidarsi, e le cause che possono innescare i fenomeni corrosivi possono essere molteplici:
-Alterazioni termiche come saldatura o taglio laser
-Contaminazioni da tracce di ferro (derivate da utilizzo di utensili non dedicati o da lavorazioni promiscue di acciaio inox e ferro)
-Superfici non regolari ove è possibile il ristagno di elementi inquinanti
-Finiture superficiali che comportano un aumento della rugosità , come ad esempio la satinatura, la fiorettatura o la sabbiatura, che possono causare lâinclusione di elementi inquinanti
-Ambienti aggressivi, come per esempio ambienti marini
-Sabbiatura eseguita con sabbia non perfettamente pulita o contaminata con materiali ferrosi
molte altre ancora
Per garantire nuovamente lâinossidabilità dellâacciaio inox, si rende indispensabileun ciclo di lavoro composto dai seguenti trattamenti anticorrosione:
1) decontaminazione
2) rimozione area decromizzata
3) ripristino Film di Ossido di Cromo
1) Decontaminazione: consistente nellâeliminazione di tracce di olio, grassi e altri contaminanti dovuti alla lavorazione. La decontaminazione del manufatto è da effettuare:
prima della saldatura in quanto la presenza di molecole organiche (grasso o olio), costituite essenzialmente da carbonio, possono infragilire la saldatura e compromettere la resistenza alla corrosione.
prima di ogni altro intervento chimico, in quanto la presenza di questi agenti contaminanti può inibire lâeffetto delle fasi successive e produrre macchie sulla superficie trattata.
2) imozione area decromizzata: è il trattamento base per eliminare le tracce di ossido dovute ad alterazioni termiche. Ha la funzione di asportare non solo il ânero della saldaturaâ ma altresì lo strato impoverito di cromo, zona critica per lâattacco corrosivo, dovuto allâalterazione termica stessa. Esso si ottiene generalmente in 30-120 minuti (in funzione dalla tipologia della saldatura) e deve essere eseguita su superficie pulita, poiché se trovasse oli di lavorazione o grasso, il suo potere attivo verrebbe inibito. Lâoperazione deve essere eseguita a spruzzo, ad immersione o a pennello con formulati che non generano corrosione intergranulare che, a livello microscopico diventerebbe infatti causa di futura corrosione.
3) Ripristino Film di Ossido di Cromo: dopo aver decontaminato e disossidato il manufatto da possibili agenti inquinanti, lâacciaio inox può rimanere senza alcuna protezione, e quindi esposto agli eventuali attacchi aggressivi esterni. Eâ fondamentale ripristinare lo strato di ossido di cromo superficiale che era stato impoverito o inquinato dalle lavorazioni. Eâ un processo indispensabile per poter garantire lâinossidabilità dellâacciaio inox. Per tale processo sono necessarie dalle 2 alle 8 ore.
Fonte: Ermanno Delia