Articoli 14/01/2006

ECCO IL PEGGIO DEL 2005. CON L’ELENCO RAGIONATO DEI NOMI DI COLORO CHE HANNO RESO MENO GRADEVOLE L’ANNO APPENA TRASCORSO

E’ il nostro consueto primo piano d’apertura, il nostro angolo di satira per cui nessuno ce ne voglia, perché la satira è satira. Ci accompagna puntuale, come sempre, ad ogni inizio d’anno. La domanda è la seguente: a chi è toccato il “carbone” questa volta? Chi sono coloro che hanno contribuito a rendere la vita meno bella e carica di preoccupazioni? C’è da divertirsi e da piangere insieme


AGRICOLTORI: si lamentano, si lamentano, si lamentano; e poi: si lamentano, si lamentano, si lamentano; e ancora: si lamentano, si lamentano, si lamentano. Ma quando decideranno di agire e di farsi valere? Quando smetteranno i panni dell’immobilismo per scendere concretamente nel tessuto economico e sociale?

ALEMANNO Giovanni detto Gianni: è un ospite fisso; ha ricevuto carbone nelle precedenti edizioni, e d’altra parte anche quest’anno lo merita, a camionate, a vagonate, a stive. E’ un uomo politico puro (e anche bravo, indiscutibilmente) a cui interessa esclusivamente però la carriera, mentre tutto il resto diventa solo un mezzo per acquisire spazi. Interessato più al partito che al ministero, avrebbe volentieri rinunciato alle Politiche agricole pur di scalzare Gianfranco Fini alla guida di Alleanza Nazionale. Avrebbe accettato, al momento del Berlusconi bis, un ministero più quotato, pur di fare quel passo in più. E ora punta alla poltrona di sindaco della città di Roma. Tutto lecito, sia chiaro. Però è evidente che Alemanno sta all’agricoltura come un analfabeta qualsiasi sta al posto di Alessandro Manzoni; oppure come Loredana Lecciso sta a una qualsiasi monaca di clausura. Ma cosa ha fatto per l’agricoltura quest’uomo? Vogliamo capirlo.

BLAIR Tony nel suo semestre di Presidenza Ue voleva fare una rivoluzione. Ha minacciato di tagliare tutti i sussidi agricoli. Tutto per la ricerca e le infrastrutture, nulla per l’agricoltura. Ha progettato lo smantellamento della Pac. In nome del libero mercato voleva togliere ogni aiuto al mondo rurale. Noi invece gli diamo molto, molto carbone

CONSORTE Giovanni: sull’ex presidente di Unipol nessuna parola, bastano le cronache. Una discesa in miniera, a ricavar carbone.

CORDERO DI MONTEZEMOLO Luca: il Lucaluca del made in Italy (quello che poi fa fare i gadget all’estero, per intenderci) sferza il governo Berlusconi imputandogli le colpe di un disastro, di cui mai, però, si è assunto le personali responsabilità. E allora: bravo, Lucaluca, lei è proprio intrinsecamente made in Italy e ha capito tutto dell’Italia e degli italiani. Lucaluca lei è magnifico e sorprendente, tanto da rappresentare il domani, l’oggi e l’ieri; Lucaluca lei è il nulla e il tutto, è il pieno e il vuoto. Lucaluca, lei è l’uomo dal ciuffo splendido splendente, in parte svolazzante, l’uomo che non deve chiedere mai eccetera eccetera: ma non si è mai chiesto – senza offesa - cosa abbiano fatto di buono, per il Paese, gli industriali di cui lei è il Presidente?

DE CAROLIS Paolo: il presidente del Cno, il Consorzio nazionale olivicoltori di carbone ne merita a iosa. Intanto per il silenzio operativo, poi per aver scelto lo chef Gianfranco Vissani quale testimonial per lanciare l’immagine dell’olio di oliva nel mondo. La trasferta in Giappone con l’Uomo di Baschi proprio non ci voleva. Legga, il De Carolis, le nostre critiche a Vissani. Si informi prima di compiere scelte culturalmente azzardate: link esterno

DE PETRIS Loredana: Teatro Naturale lancia la proposta di legge contro l’uso delle ampolle nei ristoranti, e lei, senatrice dei Verdi, cosa fa ? Insieme con l’Unaprol, scippano la nostra idea senza consultarci, ma non si limitano solo allo scippo, vanno oltre: copiano il nostro schema senza pietà: ecco il link per rendersi conto di quanto carbone meriti la signora De Petris: link esterno

FIORANI Gianpiero: oddio, che esperienza! Forse avrebbe preferito vagonate di carbone piuttosto che il carcere. Nessun ulteriore commento.

GABANELLI Milena Report è un’ottima trasmissione d’inchiesta. Talvolta, però, vengono colti da un’ansia, da una strana frenesia. Devono dimostrare una tesi, una teoria. Così è stato per le puntare sul vino. In vino veritas, in Report?

PECORARO SCANIO Alfonso Signornò della politica italiana. Insieme con Agnoletto, Casarini e altri forma un fronte compatto e duro, quelli del Nimb (non nel mio giardino). Tav, no grazie. Inceneritori, no grazie. Nessuna proposizione, molta retorica e facile populismo. Pecoraio Scanio, grazie no!

PORTMAN Bob nome ignoto ai più. Basti dire che è stato il portabandiera Usa al recente incontro Wto. Ha spiazzato l’Unione europea, dichiarando, qualche settimana prima del Hong Kong Round, di voler proporre all’assemblea l’eliminazione di tutti gli aiuti all’esportazione entro il 2010, per favorire i Paesi poveri. Spirito umanitario? Oppure ricerca, demagogica, del consenso?

SASSI Giampaolo: è il presidente dell’Inps, quello che, nonostante le cartelle pazze, dopo che il suo ente ha fatto pervenire alcune migliaia di lettere raccomandate per /(presunti) omessi versamenti contributivi, sconvolgendo le vite di tante oneste persone, mai però si dimise, perché sì, errare è umano, ma dimettersi dal proprio incarico no,dimettersi è diabolico e non se ne parla nemmeno.

UNAPROL: potrebbero in realtà occuparsi d’altro (per esempio di carbone: ne meritano tanto), nessuno oltretutto noterebbe qualcosa di diverso: il comparto olio di oliva italiano va in declino e loro è come se non ci fossero. Inoltre, per far qualcosa di originale, copiano, insieme con la senatrice dei Verdi De Petris, la nostra proposta di legge contro le ampolle di olio nei ristoranti, ecco il link: link esterno; e poi anche quest’altro: link esterno

VISSANI Gianfranco: non lo possiamo sopportare, il carbone per lui è inutile, non capirebbe. Che almeno studiasse, che almeno rinunciasse alla conduzione di “Linea Verde”...




Ecco i precedenti “carboni” della befana:
Per il 2005: link esterno
Per il 2004: link esterno


di Gelso Lo Scimmione