L'arca olearia 16/04/2005

COLPO DI SCENA, DOPO LA NOSTRA PROPOSTA DI LEGGE CONTRO L'USO DELLE AMPOLLE NEI RISTORANTI, L'UNAPROL SI SVEGLIA E SOLLECITA AI VERDI UN PROVVEDIMENTO PARLAMENTARE

Anche la più grande organizzazione di produttori si accorge di quanto sia necessario occuparsi di questioni concrete. Com'era prevedibile, c'è chi sale in tutta fretta sul carro. Attenzione però, i passi falsi si pagano a caro prezzo. Che non si ripeta il fallimento della legge sull'olio made in Italy del 1998


Care lettrici e cari lettori di “Teatro Naturale”, la nostra campagna di sensibilizzazione contro l’uso delle ampolline d’olio nei ristoranti, lanciata il 26 febbraio scorso, sta oggi procedendo in modo concreto e propositivo, con qualche novità insolita che ora vi comunicheremo.

Le attenzioni dei media si sono fatte nel frattempo sempre più crescenti, si va dai mezzi radiotelevisivi alle testate quotidiane e periodiche, fino alle riviste presenti su Internet. Ringraziamo per queste attenzioni coloro che ci hanno appoggiato in modo concreto e fattivo nella diffusione dell’iniziativa. Ne siamo grati, perché non è oltretutto facile, mancando una cultura dell’olio in Italia, far comprendere l’importanza di una simile campagna di sensibilizzazione.

Chi non ci ha appoggiato sono i responsabili delle pagine agricole - laddove queste ancora esistono – di alcuni quotidiani come “La Stampa”, per esempio; ma qui la storia è così complessa da richiedere degli approfondimenti da cui verrebbero fuori appunti poco esaltanti sulla controversa questione dell’informazione agricola. A parte tali accenni polemici, doverosi come tali da evidenziare, il riscontro è largamente positivo, considerando anche il fatto che “Teatro Naturale” è una voce libera e pertanto debole di fronte ai poteri forti (oltre che verso quelli oscuri) che controllano la comunicazione nel nostro Paese.

Cosa è accaduto nel frattempo? Il 17 marzo la senatrice dei Verdi Loredana De Petris ha presentato un disegno di legge liberamente ispirato alla nostra antecedente proposta, senza però consultarci, ovviamente, come di solito accade in certe circostanze. A spalleggiare, e anzi a sollecitare tale disegno di legge, è stata l’Unaprol.

La gatta frettolosa fece tuttavia i figli ciechi. Sì, è vero, a furia di insistere con le critiche, anche le pachidermiche organizzazioni di categoria come l’Unaprol alla fine si muovono svelte e avanzano nella direzione giusta. Occorre però sempre il pungolo di qualcuno come noi di “Teatro Naturale”, per fare in modo che tali realtà associative si dimostrino alla fine utili per il bene della categoria e, nel contempo, del prodotto olio extra vergine di oliva. In gran ritardo sui tempi, certo, ma pazienza. Meglio tardi che mai. Il problema della gestione dell’iniziativa ci lascia tuttavia con qualche perplessità. Siamo preoccupati. Non perché sia stata compiuta una “rapina” della nostra idea, sia chiaro. Noi siamo dispensatori di idee e di contenuti, senza pretendere nulla in cambio. Ci preoccupa semmai il fatto che non ci abbiano consultati. Si sa, la gatta frettolosa partorisce sempre ciò che non si desidera. Pensate all’assurda legge sull’olio made in Italy del 1998, irrimedibilmente bocciata dall’Unione europea proprio perché presentava dei punti deboli facilmente attaccabili. Così questo disegno di legge, l’intromissione dell’Unaprol fa sorgere dei seri dubbi sugli esiti dell’iniziativa. Resta un interrogativo che ci lascia nell'incertezza: con quali intenzioni si muovono all’Unaprol? Ovvero, per essere più espliciti: vogliono forse interessarsi alle ampolle per affossare una così lodevole iniziativa?

Due approcci a confronto: da una parte “Teatro Naturale”, dall’altra la De Petris e l’Unaprol. La nostra intenzione era di partire dal basso, dagli enti locali, per poi risalire verso l’alto, in Parlamento. Con il risultato di sensibilizzare l’opinione pubblica, i produttori e i vari operatori tra chef e ristoratori. Invece Unaprol e De Petris, forse in cerca di una facile e frettolosa visibilità, hanno preferito partire in quarta. Per loro conta l’immagine più che la sostanza: far percepire agli olivicoltori insoddisfatti che qualcosa si sta muovendo. Per noi è solo un fatto culturale e la proposta di legge è solo un percorso lento ma progressivo per giungere a un risultato certo e condiviso. Non abbiamo alcuna intenzione di affrettare i tempi, perché il nostro proposito è di preparare le parti interessate ad acquisire la cultura della qualità, non a punirle e a costringerle ad andare in una certa direzione controvoglia. Per questo ci stiamo impegnando nel consultarci con tutti, in modo da prepararli anche a un passaggio culturale che non è ancora avvenuto. Ma guardiamo le due differenti soluzioni.

PROPOSTA DI LEGGE DI “TEATRO NATURALE” DEL 26 FEBBRAIO 2005
E’ stata lanciata il 26 febbraio scorso e si compone di un articolo unico. Per chi voglia approfondire l’argomento segnaliamo il link per accedervi: link esterno
Ecco invece il testo dell’articolo unico:

Ai pubblici esercizi è fatto divieto di somministrare direttamente al consumatore, fatti salvi gli usi di cucina e di preparazione dei pasti, olio extra vergine d’oliva in ampolle o altri contenitori non etichettati conformemente alla normativa vigente.

Come si può notare, si fa riferimento esclusivo all’olio extra vergine di oliva e non all’olio di oliva, come invece risulta dal disegno di legge della De Petris. Inoltre, altro aspetto da non trascurare, pur pensando all’ipotesi di una penalizzazione attraverso una multa da comminare in caso di mancata osservazione di quanto imposto per legge, abbiamo preferito comunque, in questa fase di “campagna di sensibilizzazione”, non puntare alle maniere forti, proprio in quanto il nostro obiettivo è di conseguire un risultato nel medio e lungo periodo, educando chef e ristoratori alla cultura dell'olio di qualità, non invece minacciandoli con una legge.

DISEGNO DI LEGGE DELLA DE PETRIS SU SOLLECITAZIONE DELL’UNAPROL DEL 17 MARZO 2005
Loredana De Petris è senatrice e capogruppo dei Verdi in Commissione Agricoltura; Nicola Ruggiero è l’arcinoto presidente dell’Unaprol, l’Unione nazionale tra le associazioni dei produttori di olive, nonché superpresidente per eccellenza di altre realtà associative e comitati. Insieme hanno presentato il 13 aprile a Roma una iniziativa fotocopia, analoga alla nostra.
Ecco il testo del loro articolo unico:

1. All’articolo 1-ter del decreto-legge 24 giugno 2004, n. 157, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2004, n. 204, sono aggiunti, in fine, i seguenti commi:
2-bis. Al fine di assicurare una migliore informazione sulle caratteristiche del prodotto, è fatto divieto ai pubblici esercizi di proporre al consumo, fatti salvi gli usi di cucina e di preparazione dei pasti, olio di oliva in contenitori non etichettati conformemente alla normativa vigente.
2-ter. In caso di violazione delle disposizioni di cui al comma 2-bis, si applica a carico degli esercenti la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 1.500 a euro 4.500.


Altre nostre osservazioni. Sia ben chiaro, non siamo affatto dispiaciuti che la nostra proposta di legge abbia avuto un impulso positivo da parte della senatrice De Petris, e questo nonostante la scorrettezza dimostrata nel non consultarci pur ricevendo la nostra newsletter. Tuttavia, a parte certi atteggiamenti, crediamo opportuno procedere con cautela e attenzione, evitando errori nell’approccio e nei contenuti della proposta come finora è avvenuto. Dell’Unaprol non diciamo nulla, chi ci legge sa della polemica intercorsa lo scorso 6 novembre 2004, da cui il seguente link: link esterno Possiamo solo dire che noi di “Teatro Naturale” siamo così propositivi e animati da buone intenzioni da fornire perfino contenuti e idee alla massima Unione tra i produttori olivicoli in Italia. Francamente, è proprio vero che esiste un vuoto da colmare. Chissà se al prossimo rinnovo dei vertici Unaprol non si giunga a riferimenti nuovi. Occorrono giovani capaci e propositivi, ma non necessariamente giovani che risultino tali solo all’anagrafe.

Intanto, in occasione del Sol di Verona, c'è stato un incontro importante, con l’impegno di formulare un apposito “Manifesto per il buon uso dell’olio extra vergine di oliva”, da cui le seguenti novità riportate in un nostro comunicato stampa:

PROTEGGERE LA QUALITA’ DEGLI EXTRA VERGINI OFFRENDO AL CONSUMATORE L’OLIO IN BOTTIGLIA
La salubrità e la valenza nutrizionale saranno salvaguardate solo abbandonando le anonime ampolline nei ristoranti. Il settimanale “Teatro Naturale”, l’Accademia nazionale Italcuochi e i frantoiani e olivicoltori aderenti all’Aifo hanno concordato per un’azione comune in ottobre. Nel frattempo la proposta di legge lanciata lo scorso 26 febbraio sta seguendo positivamente l’iter legislativo in Parlamento

E’ in occasione delle manifestazioni Vinitaly e Sol, conclusesi a Verona lunedi 11 aprile, che “Teatro Naturale” ha rilanciato la campagna di sensibilizzazione contro l’uso delle ampolle d’olio nell’ambito della ristorazione. Ciò che emerso dalle consultazioni è la chiara volontà nel promuovere su tutti i possibili fronti la proposta di legge lanciata il 26 febbraio scorso dal settimanale telematico e divenuta oramai una realtà concreta approdando finalmente in Parlamento. Non ha senso proseguire come finora è avvenuto con l’uso delle ampolline, perché la qualità salutistica e nutrizionale si può alterare anche a seguito di una cattiva presentazione del prodotto. Per coinvolgere il più vasto consenso dell’opinione pubblica, all’indirizzo www.teatronaturale.it è possibile compilare uno specifico modulo di adesione con suggerimenti e valutazioni personali. Ciò che si sta cercando di ottenere è di giungere a un’apposita intesa tra le parti, coinvolgendo olivicoltori, frantoiani, chef e ristoratori nel tracciare un documento con l’obiettivo di anticipare di comune accordo le imposizioni del legislatore. L’appuntamento per la presentazione di un “manifesto per il buon uso dell’olio extra vergine di oliva” è fissato per ottobre a Siracusa, in occasione del Festival della cucina italiana organizzato dal mensile “La Madia Travel Food”. Nel frattempo, la possibilità di una legge che tuteli il consumatore sta per diventare una realtà concreta e si intravedono tempi meno lunghi di quelli preventivati.


Un'anticipazione: la prossima settimana non perdete il numero di sabato 23 aprile, ospiteremo l'intervista alla senatrice dei Verdi Loredana De Petris

di Luigi Caricato