L'arca olearia 18/05/2013

Etichettatura dell'olio d'oliva, si cambia dal 1 gennaio 2014

Etichettatura dell'olio d'oliva, si cambia dal 1 gennaio 2014

Varo con giallo della nuova normativa europea sulle bottiglie dell'extra vergine. Due importanti novità in arrivo dalla modifica del regolamento 29/2012 ma finire le scorte si può. Il problema Grande Distribuzione


Ci eravamo lasciati con il varo, il 7 febbraio scorso, di due bozze di regolamento comunitario: le modifiche la 2568/91 e al 29/2012.

Le prime modifiche saranno probabilmente le più sostanziali per la vita quotidiana di olivicoltori e frantoiani, estendendo l'obbligo di tracciabilità dell'olio a tutte le categorie (sansa e raffinato compresi), e soprattutto non prevedendo deroghe per nessun operatore. L'Italia sta già lavorando al decreto ministeriale di attuazione del regolamento comunitario 299/2013 del 26 marzo e una riunione al Mipaaf è fissata per il 22 maggio, per esaminare una bozza di provvedimento quasi esecutiva.

Le modifiche al regolamento 29/2012 sono ancora in fase di annuncio ma ormai il loro varo è imminente, anche se col giallo. Il 7 febbraio scorso il comitato di gestione della Ue sull'ocm unica aveva dato il via libera, trasmettendo il testo al Wto, da cui è tornato senza critiche o rilievi di alcun tipo. Ci si attendeva allora un parere positivo del comitato sulla regolazione dei mercati e quindi la strada più che spianata. Invece no. Nel comitato ha prevalso la linea del non decisionismo, tanto che sarà la Commissione Ue a dover adottare il testo che sarà probabilmente pubblicato entro la fine di giugno.

Tre le novità più importanti:

- dimensione dei caratteri. Queste le misure: 2 mm, se il volume nominale del contenitore è uguale o inferiore a 25 cl; 3 mm, se il volume nominale del recipiente è superiore a 25 ma inferiore o uguale a 100 cl cl; 4 mm se il volume nominale del recipiente è superiore a 100 cl

- tappo antirabbocco: sarà obbligatorio a partire da 1 gennaio 2014 per la vendita nel canale Horeca (Hotel, Ristornati, Catering). Gli oli confezionati e/o commercializzati prima di tale data non sono assoggettati alla norma

annata di produzione: dal 1 gennaio 2014, è inseribile in etichetta solo se il 100% dell'olio proviene dalla campagna olearia indicata

Soddisfazione è stata espressa dal neoministro dell'agricoltura Nunzia De Girolamo, secondo la quale ''sarà finalmente possibile verificare con maggiore facilità le caratteristiche dell'olio e la sua origine, con i consumatori che potranno comprendere in modo più semplice la provenienza e sapere se si tratta di olio italiano o proveniente da altri Paesi''.

Per i produttori medio-grandi, quelli che servono la Grande Distribuzione, cominciano i grattacapi. Non tanto per le dimensioni in etichetta, quanto piuttosto per il tappo antirabbocco. Riguardando solo il canale Horeca, la fornitura alla GDO potrebbe essere effettuata con qualsiasi altra tipologia di tappo ma è noto che i ristoratori si servono anche presso la GDO. Quindi? E' probabile che la Grande Distribuzione richieda obbligatoriamente la fornitura esclusiva con tappo antirabbocco dal 1 gennaio 2014. In ogni caso è utile confrontarsi per tempo con i buyer, così da organizzare le forniture dell'anno prossimo.

di T N

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Commenti 10

Redazione Teatro Naturale
Redazione Teatro Naturale
10 dicembre 2013 ore 14:22

Aggiornamenti e indicazioni normative sullì'etichettatura dell'extra vergine d'oliva: http://www.teatronaturale.it/strettamente-tecnico/l-arca-olearia/18304-ecco-come-realizzare-un-etichetta-per-l-olio-extra-vergine-d-oliva-a-prova-di-controlli.htm

Vincent Carlucci
Vincent Carlucci
01 dicembre 2013 ore 10:06

Buongiorno,

Qualcuno mi sa dire se questo regolamento è stato approvato e se chi imbottiglia adesso, deve seguirlo.

Quest’anno iniziamo a produrre il nostro olio con l’obiettivo di venderlo all’estero, ai privati, la maggior parte in Inghilterra.

Grazie in anticipo per qualsiasi informazione.

Cordiali saluti

Francesco calandra
Francesco calandra
24 luglio 2013 ore 19:39

Grazie per la risposta, ma io mi riferivo al nuovo tappo guala in plastica col sistema brevettato, se non ricordo male si tratta della chiusura 1031... so che altre aziende hanno prodotti simili ma non sono a cora riuscito a trovarne

Emanuele Aymerich
Emanuele Aymerich
24 luglio 2013 ore 17:13

Dimenticavo: ovviamente sono esternamente identici alle normali capsule di alluminio da 31,5x24 quindi montano su tutti le tappatrici attuali, niente a che vedere con i Guala, non richiedono nessuna modifica.

Emanuele Aymerich
Emanuele Aymerich
24 luglio 2013 ore 17:11

Guardi io sto comprando dei tappi della Allplast, ho fatto parecchie ricerche ed esperimenti e questi non sono male in quanto il versatore con la bilia è di un materiale plastico di tipo cristal (una plastica vetrosa)e il tutto non ha parti sporgenti per "acchiapparlo", quindi è davvero molto difficile estrarlo senza che si frantumi qualche pezzetto della gabbia che tiene la bilia, inoltre anche rompendolo è durissimo da estrarre. Ma per entrare nel collo ha bisogno di molta pressione, ci vuole una tappatrice idraulica.

Francesco calandra
Francesco calandra
24 luglio 2013 ore 15:03

Buonasera a tutti...
in merito al discorso dei tappi, non volendo entrare nell'argomento "giusto" o "non giusto", vorrei chiedervi quali tappi, oltre quelli della guala closures, sono davvero antiriempimento!

Emanuele Aymerich
Emanuele Aymerich
22 maggio 2013 ore 11:13

Sig. Tega le rispondo punto per punto:
1) chi prende le mie bottiglie e fa queste cose sono proprio i ristoranti più in vista della città, che mi danno visibilità e vendite indirette.
2)infatti l'obbligo è dal 1 gennaio ma avrà visto che io, se ha letto bene, ho già cominciato, se non ho cominciato prima era per motivi tecnici e organizzativi, forse lei non ha un impianto di imbottigliamento automatico se no saprebbe che ogni modifica costa decine di migliaia di euro di pezzi e richiede ore di manodopera in più ad ogni cambio tappo. Il gioco deve valere la candela.
3)sono state fatte le dovute segnalazioni, come imbottigliatore crede che non abbia a che fare con gli organi preposti quasi tutti i mesi? Ho avuto risposte che fanno cadere le braccia.

Inoltre:
- io i tappi di alluminio antirabbocco da 31,5mm li pago 0,08 eur, non so da chi li compri lei ma se sta comprando quelli in plastica che si usavano prima per la DOP che montano solo su bottiglie predisposte sappia che adesso le ditte che producono tappi si sono evolute, ce ne sono di ottimi economici e universali in alluminio, ma attento a quale sceglie: i primi che ho provato, con un po di abilità si levavano senza rompersi, ho quindi dovuto cercare un modello più sicuro, che si rompesse. 8 centesimi li ho compensati eliminando la retroetichetta e mettendo tutto in quella frontale.

- Il termine fruttato senza avere il panel test non lo può scrivere da tempo, si aggiorni e stia attento che se la beccano la denunciano. Addirittura, per comodità di controllo mi è stato chiesto di inserire gli estremi del certificato Onaoo nelle note della registrazione del nuovo lotto sul Sian. Non sono obbligato ma lo faccio volentieri, conviene pure a me, risparmiamo tempo entrambi.

Più che per gli eccessi di legislazione io mi lamenterei per l'assenza di una riforma globale della legislazione di settore: per imbottigliare in Italia ti serve un avvocato per conoscere tutte le norme uscite negli ultimi 30 anni, che si sovrappongono l'una con l'altra a spizzichi e bocconi: quando ho cominciato a fare questo lavoro mi sembrava di stare su "scherzi a parte".
Cordialità.

Luigi Tega
Luigi Tega
22 maggio 2013 ore 08:54

Volevo rispondere all'affermazione quanto meno singolare dott Emanuele Aymerich che si dichiara entusiasta delle nuova norma che stabilisce l'obbligo del tappo anti rabbocco." E i miei clienti la finiranno di fare rabbocchi"
Mi scusi ma se i suoi clienti facevano rabbocchi non doveva mica attendere la norma che rendeva obbligatorio il tappo anti riempimento!!!! Poteva:
- non vendere olio a tali clienti ( immagino che se rabboccavano ne compravano anche poco)
- decidere di utilizzare il tappo anti rabbocco a prescindere dall'obbligatorietà o meno.
- come ultima soluzione denunciare il ristoratore per frode e danno di immagine nei suoi confronti.

Dico questo perché proprio qui sta l'assurdo di tale normativa.
Io ho fiducia nei miei clienti ristoratori che fornisco da anni, non capisco perché da Genanaio 2014 debba chiedere agli stessi almeno 50 cent in più a bottiglia ( la bottiglia costa il doppio ed il tappo almeno 3/4 volte di più) perché qualcuno dall'alto ha stabilito che sono potenzialmente dei truffatori.
Secondo questa logica dovrebbe essere loro vietato di servire calici di vino (chi mi dice che nella bottiglia di Brunello aperta tu non abbia messo qualcos'altro?)
Immagino che il sig Emanuele Aymerich sia un piccolo produttore visto che dice di aver già sistemato tutto, ma un'azienda che dispone di linnee di imbottigliamento perché deve sostenere nuovi costi per adattarle alle nuove bottiglie, nuovi tappi ecc....

Altro esempio: mi sembra che non si potranno più scrivere termini come " fruttato" o descrivere le caratteristiche organolettiche dell'olio senza il supporto di una degustazione effettuata da panel accreditati.
Ma qualunque bottiglia di vino ha nell'etichetta una descrizione delle caratteristiche organolettiche con tanto di sfumature ed abbinamenti consigliati e non mi risulta che ci sia l'obbligo di certificazione da un panel.

La conclusione? Con questo eccesso di legislazione saremo tutti costretti a fare gli equilibristi con la certezza, prima o poi, di cadere.
Il problema è che noi non abbiamo la rete di protezione mentre una grande azienda riesce a costruirsela a alla fine tutto finirà per ritorcersi contro chi pensava che ne avrebbe tratto vantaggio.

Luigi Tega

Romano Satolli
Romano Satolli
18 maggio 2013 ore 18:12

Dott. Americhe, complimenti! La sua iniziativa è da prendere come esempio da tutto il comparto!

Emanuele Aymerich
Emanuele Aymerich
18 maggio 2013 ore 02:18

Dell'anno prossimo? Già disposto tutto, etichette e tappi, da fine mese io comincio. Il maggior costo del tappo l'ho assorbito eliminando la retroetichetta: ora stampo tutto su quella frontale e l'Amazzonia ringrazia. E i miei clienti la finiranno di fare rabbocchi.