Emozioni di gusto 18/10/2013

Un olio aromatizzato… al burro. Un controsenso? Una robaccia? Un’intuizione geniale?

Dal Sudafrica scopriamo un condimento a base di extra vergine che sta riscuotendo ottimi successi in molti mercati, come quello canadese. Peperoncino e rosmarino non bastano più. E' ora di lasciare spazio a bacon e burro


Ho avuto la fortuna di trascorrere le mie vacanze estive in Sudafrica, dove ho incontrato molti produttori con i quali ho avuto il piacere di condividere sedute di assaggio e intrattenere proficue discussioni tecniche, di cui mi piacerebbe raccontarvi attraverso la descrizione di alcuni oli e delle aziende che li producono.

Il primo di cui voglio parlarvi è quello che più mi ha sorpreso, non tanto per l’inusualità del prodotto quanto per il suo risultato: l’olio aromatizzato al burro. Nella Nuy Valley, tra Robertson e Worcester, c’è l’Azienda Willow Creek che, presente in moltissime guide, produce oli extravergini vincitori di concorsi in tutto il mondo e crea oli aromatizzati in base alle esigenze dei suoi clienti. Oli al peperoncino, basilico, limone, rosmarino, funghi, arancia, tartufo. Ma anche al formaggio, al bacon e al burro. Sì, al burro. Un controsenso? Una robaccia? Un’intuizione geniale di marketing? Non sta a me giudicare, ci mancherebbe. Il mio intento è di raccontare, magari in modo colorito, un’esperienza. E questa è stata una grande esperienza.

Una premessa è doverosa: sono nato e vivo sul Lago d’Iseo, all’inizio della Vallecamonica, famosa per il burro. La nostra cucina è basata sul burro. Burro estivo, invernale, affiorato e centrifugato. Per forza di cose non sono uno sprovveduto in materia di burro. E’ per questo che voglio raccontarvi di un olio che se lo avessi assaggiato bendato.... Al naso un profumo di burro appena estratto dalla zangola: un aroma di burro estivo, fatto di fiori ed erba fresca. In bocca il classico sapore del burro sciolto, morbido, con richiami al latte e alla panna, un po’ dolce, con un leggero sentore di fiori di campo. Bottiglia scura, chiusura anti rabbocco.

Di seguito ho assaggiato l’olio aromatizzato al bacon: all’apertura della bottiglia si percepisce un profumo di pancetta grigliata e sulla lingua la sensazione di grasso cotto, leggermente bruciacchiato è piacevole, anche perché finito l’assaggio la bocca rimane pulita. La percezione finale però è innaturale in quanto manca la croccantezza del grasso e il bacon non esiste allo stato liquido a differenza del burro che spesso utilizziamo sciolto.

“Chi acquista questi oli?” Ho chiesto ad Andries Rabie, managing director dell’azienda “Il maggior cliente è il Canada”. Conoscendo il Canada e i suoi abitanti, la risposta non mi ha stupito e ha generato in me un pensiero positivo e cioè che questo prodotto potrebbe far nascere la curiosità di utilizzare in cucina i grassi liquidi e quindi il prossimo passo del consumatore potrebbe essere quello di acquistare un olio di oliva. Mi piace pensare positivo: è il mondo dell’olio!


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