Mondo 03/05/2023

Ristori agli agricoltori dopo le importazioni di grano dall'Ucraina

Ristori agli agricoltori dopo le importazioni di grano dall'Ucraina

Misure per le circostanze eccezionali in cui si trovano cinque Stati dove sono presenti gravi strozzature logistiche e riguardano quattro prodotti agricoli: frumento, granturco, colza e semi di girasole


L'UE ha liberalizzato temporaneamente tutte le sue importazioni dall'Ucraina e sospeso le misure di difesa commerciale applicabili alle imprese ucraine fino al 5 giugno 2023. Grazie a queste misure l'UE fornisce un importante contributo per sostenere l'economia ucraina colpita dalla guerra. Ha inoltre istituito corridoi di solidarietà per far sì che i cereali dell'Ucraina possano raggiungere i paesi che ne hanno maggiormente bisogno, dal momento che la guerra di aggressione condotta dalla Russia ha fortemente limitato l'accesso dell'Ucraina ai suoi porti del Mar Nero. I corridoi di solidarietà UE-Ucraina sono diventati vitali per l'economia ucraina e rappresentano una nuova forma di connettività con l'Unione, che permette anche di evitare una crisi alimentare globale.

L'intensificarsi del traffico alle frontiere tra l'Ucraina e l'UE ha avuto un impatto sui costi logistici e creato strozzature, il che ha comportato la saturazione delle capacità di stoccaggio e delle catene logistiche. Tali circostanze eccezionali si ripercuotono sulla vitalità economica dei produttori locali in questi Stati membri. La Commissione ha ritenuto che la situazione giustificasse un intervento immediato a norma dell'articolo 4, paragrafo 9, del regolamento sulle misure commerciali autonome.

Le misure adottate si sono rese necessarie a causa delle circostanze eccezionali in cui si trovano cinque Stati membri dove sono presenti gravi strozzature logistiche e riguardano unicamente quattro prodotti agricoli (frumento, granturco, colza e semi di girasole) originari dell'Ucraina. Esse mirano a ridurre le strozzature logistiche in relazione a questi prodotti in Bulgaria, Ungheria, Polonia, Romania e Slovacchia. Entreranno in vigore il 2 maggio e saranno applicabili sino al 5 giugno 2023.

Durante tale periodo il frumento, il granturco, la colza e i semi di girasole originari dell'Ucraina possono continuare ad essere immessi in libera pratica in tutti gli Stati membri dell'Unione europea ad eccezione dei cinque Stati membri in prima linea: Bulgaria, Ungheria, Polonia, Romania e Slovacchia. Questi prodotti possono continuare a circolare nei cinque Stati membri, o a transitarvi, in base al regime comune di transito doganale o a essere trasportati in paesi o territori al di fuori dell'UE.

Parallelamente la Bulgaria, l'Ungheria, la Polonia e la Slovacchia si sono impegnate a revocare le loro misure unilaterali per il frumento, il granturco, la colza e i semi di girasole e per tutti gli altri prodotti provenienti dall'Ucraina.

Le misure odierne, se da un lato rispondono alle preoccupazioni degli agricoltori degli Stati membri vicini dell'Ucraina, confermano dall'altro il forte impegno dell'UE a sostenere l'Ucraina e a preservarne le capacità di esportazione dei suoi cereali, fondamentali per l'alimentazione mondiale e per contenere i prezzi dei prodotti alimentari, di fronte alle enormi sfide poste dall'aggressione russa non provocata.

Le misure rientrano in un pacchetto globale di sostegno presentato dalla Commissione e saranno integrate da un sostegno finanziario per gli agricoltori dei cinque Stati membri e da ulteriori misure intese ad agevolare il transito, attraverso corridoi di solidarietà, dei cereali esportati dall'Ucraina verso altri Stati membri e paesi terzi.

La Commissione è pronta a reintrodurre misure preventive dopo il 5 giugno 2023, data di scadenza dell'attuale regolamento sulle misure commerciali autonome, qualora la situazione eccezionale persista.

di C. S.