Mondo 17/04/2023

Il grano ucraino fa infuriare gli agricoltori europei

Il grano ucraino fa infuriare gli agricoltori europei

La Commissione europea prepara un nuovo pacchetto di aiuti che potrebbe arrivare a 75 milioni di euro dalla riserva di crisi Pac


Secondo i dati definitivi resi noti dalla Commissione europea, le esportazioni di settore dell’Ucraina verso il mercato UE, a fine 2022, hanno superato in valore i 13 miliardi di euro, circa 6 miliardi in più sull’anno precedente.

Con un aumento complessivo dell’88% nell’arco di un anno, l’Ucraina è diventata il terzo fornitore di prodotti agroalimentari della UE, superando gli Stati Uniti. L’import di cereali, in particolare, si è attestato sui 4,6 milioni di tonnellate per un incremento di valore del 100%. Il risultato è che i prezzi negli Stati membri confinanti sono crollati, suscitando le proteste degli agricoltori.

Per sostenere l’attività agricola a seguito dell’invasione russa, lo scorso anno la UE ha proceduto alla sospensione dei dazi doganali sui prodotti agroalimentari in arrivo dall’Ucraina fino a giugno 2023. È già stata inviata al Parlamento e al Consiglio europei una proposta di proroga fino a giugno 2024.

La Slovacchia ha vietato "temporaneamente" le importazioni del grano e di altri prodotti dall'Ucraina. Lo ha reso noto l'Ufficio del governo. Un passo simile è stato adottato nei giorni scorsi dalla Polonia e dallïUngheria.

Le misure, pure contrarie al diritto comunitario e ufficialmente prese per ragioni salutistiche, la presenza di fitofarmaci nel grano importato, sono state adottate quando sono montate le proteste degli agricoltori locali che hanno denunciato il crollo del mercato e delle quotazioni del prodotto nazionale con le importazioni ucraine.

La Commissione europea sta preparando un nuovo pacchetto di aiuti che potrebbe arrivare a 75 milioni di euro dalla riserva di crisi Pac, per alleviare la pressione sui prezzi dei cereali nei Paesi confinanti con l'Ucraina. Gli Stati interessati dovrebbero essere Bulgaria, Polonia, Ungheria, Romania e Slovacchia. In riferimento alla situazione dei prezzi dei cereali dovuti alle importazioni dall'Ucraina via "corridoi della solidarietà", l'Ue ha già attinto dalla riserva di crisi della Pac, da 500 milioni l'anno, per erogare oltre 56 milioni a Varsavia, Sofia e Bucarest. In particolare alla Polonia erano andati 29,5 milioni di euro. In precedenza, altri 17,5 milioni di euro dalla riserva erano andati allo stesso Paese per le misure anticrisi dell'influenza aviaria. 

di C. S.