Mondo 13/04/2023

Il Portogallo oleario non è allarmato per la campagna olearia

Il Portogallo oleario non è allarmato per la campagna olearia

In un'annata così avversa e impegnativa per la produzione di olio d'oliva come il 2022, il Paese ha raggiunto la quarta produzione più alta di sempre. Cali accentuati negli oliveti tradizionali


L’annata 2022 si prospetta tra le campagne olearie più produttive degli ultimi anni in Portogallo, nonostante un calo significativo rispetto a quella precedente.

La combinazione di un'annata non positiva, con condizioni idrometeorologiche avverse (alte temperature e siccità estrema) e attacchi tardivi di mosca delle olive (a causa della mancanza di trattamenti), ha determinato un’alternanza produttiva significativa.

La riduzione della produzione di olio d'oliva è stata più accentuata negli oliveti tradizionali.

Le stime indicano una produzione di 1,375 milioni di ettolitri di olio d'oliva (circa 126.000 tonnellate), che corrisponde a un calo del 40% rispetto al 2021, che, va ricordato, ha registrato la produzione più alta di sempre (2,29 milioni di ettolitri, circa 210.000 tonnellate).

In generale, l'olio di oliva prodotto è di buona qualità, con bassa acidità e buone caratteristiche organolettiche.

E’ da notare che, anche in un'annata così avversa e impegnativa per la produzione di olio d'oliva come il 2022, ha raggiunto la quarta produzione più alta di sempre, inferiore solo a quella del 2021, del 2019 e del 2017.

di C. S.