Libri 03/11/2023

Una guida dedicata alle storie di cioccolato

Una guida dedicata alle storie di cioccolato

Chi vuole conoscere e gustare gianduiotti, cremini, baci di dama, e scegliere le migliori pasticcerie e caffè storici per bere una buona tazza di cioccolata calda, non può fare a meno di procurarsi “Storie di cioccolato a Torino e in Piemonte”


Non ci sono più dubbi: Torino è la capitale italiana del cibo degli dei. Lo conferma la storia e ce lo ricordano due grandi attrazioni per tutti noi chocoholic. In primo luogo da venerdì 27 ottobre il centro cittadino si trasformerà in una grande cioccolateria a cielo aperto, perché si apre CioccolaTò, che durerà fino al 5 novembre, con un programma ricco di incontri (non solo bancarelle, per capirci). E poi nei primi mesi dell’anno prossimo sotto i portici di via Sacchi, nei mille metri quadrati sottostanti l’antica pasticceria Pfatisch, aprirà Choco Story Torino, ultimo anello di una catena di musei dedicati al cioccolato, situati in Belgio, Francia, Repubblica Ceka, Libano, Messico.

È vero, abbiamo già scritto dei libri dedicati al cacao e ai suo derivati – praline,   tavolette,  creme da spalmare – ma questo rilancio del capoluogo subalpino come “casa dei golosi” ci ha convinto a tornare su questo argomento che da tanto tempo ci appassiona, raccontando la storia di 64 aziende artigiane e industriali del Piemonte (sia quelle ancora in funzione, una cinquantina, sia quelle ormai chiuse), le origini di una trentina di specialità piemontesi al cacao, e ricostruendo le vicende storiche che hanno portato, appunto, a far diventare Torino capitale del cioccolato.

Dopo un lungo lavoro di ricerca negli archivi, intervistando i titolari, rileggendo le pagine dei quotidiani dell’epoca, è così nata un’agile guida, con 180 pagine a colori ben impaginate dai grafici e dall’editor di Edizioni del Capricorno.

Chi vuole conoscere e gustare gianduiotti, cremini, baci di dama, e scegliere le migliori pasticcerie e caffè storici per bere una buona tazza di cioccolata calda, non può fare a meno di procurarsi “Storie di cioccolato a Torino e in Piemonte” [Edizioni del Capricorno ]. Perché definirle “storie”? Perché nel libro ci sono tanti episodi curiosi e inediti: il “giallo” che a fine Ottocento coinvolge i titolari della ditta “Moriondo & Gariglio”, allora famosissima; la scoperta che forse la prima crema gianduia risale addirittura al Seicento; le informazioni sull’Ufficio del cioccolato e del caffè aperto a Palazzo Reale dal duca Carlo Emanuele III di Savoia; il ruolo avuto dal Canale Ceronda nella nascita dell’industria dolciaria; la vera storia del museo del cioccolato, un nostro sogno da anni, che finalmente si realizza grazie all’iniziativa privata delle famiglie di Francesco Ciocatto, titolare di Pfatisch, e dell’industriale belga Eddy Van Belle.

L’entusiasmo di tanti amici “cioccolatai” (non è un termine dispregiativo!) ci ha permesso di organizzare un ricco “Choco-Tour” in Piemonte prima di Natale.

di C. S.