Italia 26/03/2019

Puglia, Sardegna e Spagna sul podio del premio Biol 2019

Puglia, Sardegna e Spagna sul podio del premio Biol 2019

Chiusa a Matera la kermesse dell’olivicoltura biologica internazionale. Vince Tenuta Arcamone dell'azienda De Carlo, secondo Concordu di Masoni Becciu, terzo il First Harvest Premium Hojblanca di Almazara del la Subbetica


Sono le eccellenze olivicole di Puglia, Sardegna e Spagna a salire sul podio del XXIV Premio Biol, il concorso internazionale per gli oli di oliva extravergini biologici che ha emesso i suoi verdetti dopo due giornate di lavori a Bari. Dunque ai vertici dell’annata olivicola bio, sul gradino più alto il pugliese “Tenuta Arcamone” dell’azienda De Carlo di Bitritto (Bari); secondo, il “Concordu” prodotto da Masoni Becciu a Villacidro terzo, lo Spagnolo Alamazara del la Subbetica – Premium “Hojblanca” dell’Andalusia.

Se questi sono risultati i migliori assoluti dell’ultima annata tra i 350 oli in gara da 15 Paesi, ad aggiudicarsi il Premio BiolPack (miglior accoppiata etichetta-packaging assegnato da una specifica giuria di esperti in comunicazione e marketing) la bottiglia blisterizzata del barese “Mimì” di Donato Conserva.

La proclamazione dei vincitori dei suddetti premi e del premio Biol Basilicata, assegnata a “Cenzino” dell’azienda Agricola Agricola Marvulli, è avvenuta oggi a Casa Cava nei Sassi di Matera nell’ambito dell’evento Incoming organizzato da Tenute Lucane, con il supporto della Misura 3.2 della Regione Basilicata, in cui protagonisti sono stati i giurati internazionali del Premio BIOL convenuti da tutto il mondo per assaggiare gli oli EVO in concorso ed assegnare i tanti premi previsti. Oltre la Giuria Internazionale formata da esperti del settore, hanno costituito una specialissima giuria i 40 bambini che hanno formato il baby panel che ha assegnato il trofeo BiolKids all’olio greco Aegean Gold ex aequo con l’olio Mimì Peranzana del pugliese Donato Conserva (l’elenco completo di tutti i riconoscimenti sarà presto online su www.biolprize.it).

“Nonostante la difficile annata olivicola – ha sottolineato il coordinatore del Biol Nino Paparella – abbiamo avuto oltre 350 iscritti e un numero cospicuo di new entry, sintomo di una sempre crescente riconoscibilità del premio a livello internazionale. Confermata dalle sale strapiene per il convegno sulla Xylella e la sezione Biolinnova”.

Sui risultati, il commento del capopanel Alfredo Marasciulo: “Abbiamo avuto oli straordinari, sia nel Mediterraneo sia in Italia, a riprova che chi sa coltivare vince anche sulle avversità climatiche. Ottimo il livello anche dei pugliesi, ‘padroni di casa’, pur in lotta con la Xylella: passione e dedizione del produttore hanno permesso anche in una annata difficile come questa di ottenere prodotti eccellenti”.

Vincitori e premiati con Medaglie saranno pubblicati nella tradizionale Guida annuale degli oli Biol, poi presentata nelle principali fiere internazionali, dal BioFach di Norimberga al Sana di Bologna.

di C. S.