Italia 20/10/2017

Il cibo locale deve uscire dalla nicchia per abbracciare il consumatore

I prodotti locali offrono notevoli opportunità di tradizione e freschezza, e rappresentano un valore aggiunto sia per la GDO sia per i giovani che vogliano intraprendere la carriera di imprenditori agricoli, seguendo l’obiettivo della tipicità e della qualità


Coinvolgere i produttori, tutelare le piccole produzioni, rinnovare il marketing puntando sulla qualità e l’unicità, inserirsi fra i prodotti di nicchia della grande distribuzione. Questi alcuni degli elementi principali per promuovere e valorizzare i prodotti tipici toscani, che stamani sono stati al centro dell’incontro dedicato alla Garfagnana e alla Media valle del Serchio, nel secondo appuntamento del ciclo “I territori della Toscana e i loro Prodotti”, organizzato da Anci Toscana e Accademia dei Georgofili, con il patrocinio di Unicoop Firenze, nella sede dell’Accademia agli Uffizi.

La giornata ha ripetuto il successo di quella dedicata alla Lunigiana in giugno, con la partecipazione di amministratori, addetti ai lavori, aziende: i prodotti locali offrono infatti notevoli opportunità di tradizione e freschezza, e rappresentano un valore aggiunto sia per la GDO sia per i giovani che vogliano intraprendere la carriera di imprenditori agricoli, seguendo l’obiettivo della tipicità e della qualità.

Giampiero Maracchi, presidente dell’Accademia dei Georgofili, ha sottolineato che l’attenzione all’economia locale, all’agricoltura locale e ai produttori locali fa parte dei principali interessi dell’attività accademica fin dalla sua nascita nel 1753 e oggi è ancor più significativo come risposta alla globalizzazione. In sintesi, occorre “valorizzare il locale per combattere gli aspetti negativi del globale”.

“L’Anci sta facendo un grande lavoro, proprio per coinvolgere direttamente tutte le amministrazioni e i territori in questo progetto – ha detto Vittorio Gabbanini, sindaco di San Miniato e referente Anci Toscana del settore – qui si riscoprono prodotti che si stanno perdendo, e che invece sono preziosissimi per l’identità della nostra regione. Stiamo facendo grandi passi, e l’obiettivo è organizzare nel 2018 con la Regione al Parlamento Europeo un grande evento per presentare le nostre tipicità. Sarebbe una vetrina formidabile”.

Ad aprire i lavori Giampiero Maracchi, presidente dell’Accademia dei Georgofili; poi sono intervenuti Nicola Poli, presidente Unione Comuni Garfagnana e Andrea Bonfanti, presidente Unione dei Comuni Media Valle del Serchio; a seguire le relazioni degli esperti delle Università di Padova, Firenze e Pisa, della Asl, della Regione e di Unicoop. Infine, dopo gli interventi degli imprenditori locali, ha concluso Marco Remaschi, assessore all’Agricoltura della Regione Toscana.

Ha concluso la mattinata una degustazione delle prelibatezze della Garfagnana: salumi come il biroldo o il boccone garfagnino; formaggi come il pecorino o l’accasciato; il pane di patate, di castagne e la torta di farro; la trota marinata e naturalmente i prodotti a base di farina di neccio.

di C. S.