Gastronomia 19/04/2024

Conquistare i giovani all'olio extravergine di oliva grazie al crudismo

Conquistare i giovani all'olio extravergine di oliva grazie al crudismo

L'olio extravergine d'oliva rappresenta un prodotto della tradizione. Ma si può innovare, anche avvicinando i giovani


Olio extravergine, Tradizione o innovazione?

Credo che una delle prime domande da fare in questo momento nel mondo dell’olio extravergine sia se l’attuale olio che produciamo e che non riusciamo a comunicare, sia un prodotto della tradizione o risultato della innovazione.

Fortunatamente nel mondo dell'olio extravergine d'oliva, la dicotomia tra tradizione e innovazione è sempre meno presente, i paladini del metodo tradizionale di produzione trovano meno mercato e la conoscenza del prodotto e la tecnologica avanzano, anche se con un po' di difficoltà.

L'olio extravergine d'oliva, nella sua forma più pura, rappresenta indubbiamente un prodotto della tradizione. La sua storia millenaria, le tecniche di coltivazione e la molitura affinate nel tempo, il legame profondo con la cultura e l'identità di un territorio sono tutti elementi che ne definiscono l'essenza tradizionale.

Tuttavia, l'attuale panorama olivicolo non può prescindere dall'innovazione. Nuove tecnologie in campo agronomico e di trasformazione permettono di ottimizzare i processi produttivi, aumentare la resa degli oliveti, migliorare la salubrità del prodotto e contrastare le fitopatie. L'innovazione si estende anche al marketing e alla comunicazione, con l'utilizzo di strumenti digitali per raggiungere nuovi mercati e raccontare la storia di un prodotto nuovo con nuovi sentori e sapori a un nuovo pubblico.

Forse l'incapacità di comunicare l'olio extravergine di qualità e il suo prezzo, potrebbe essere la difficoltà nel trovare un equilibrio tra il racconto della tradizione, sulla sua origine e sulle sue caratteristiche e il modo di utilizzo di un prodotto nuovo risultato dell’innovazione e quindi la domanda: Olio extravergine, Tradizione o innovazione?

Troppo spesso vedo racconti di aziende e storie di famiglia finire in un abbinamento sbagliato sacrificando un piatto di ottime materie prime in nome del guadagno.

Tradizione e innovazione non sono due concetti contrapposti, l’uno è il risultato dell’altro oppure due facce della stessa medaglia, la dicotomia tra tradizione e innovazione nell'olio extravergine d'oliva non è superata. Se la tradizione è l’insieme delle memorie, notizie e testimonianze trasmesse da una generazione all'altra dobbiamo essere consapevoli che la stiamo già cambiando. Dobbiamo raccogliere questo passaggio e farne tesoro, il futuro di questo prodotto risiede nella sinergia tra questi due elementi, tradizione e innovazione, capaci di esaltare le caratteristiche uniche dell’olio extravergine e di conquistare i palati più esigenti.

La comunicazione efficace sarà l'arma vincente per far conoscere al mondo la vera essenza dell'olio extravergine d'oliva: un capolavoro di gusto e innovazione.

È periodo di asparagi, li avete mai utilizzati per un carpaccio?

Ingredienti:

·  400gr di asparagi

· Olio extravergine, Ogliarola barese dell’az. Podere Torre delle Monache, sentori di carciofo, cardo, mandorla verde, olio di media intensità.

· Scaglie di parmigiano stagionatura 30 mesi

· Limone

· Sale

· Pepe nero

Lavare delicatamente gli asparagi, eliminare la parte più dura dei gambi e tagliare il resto a fette sottili con l’aiuto di un pelapatate.

Mettere gli asparagi in un piatto grande e condire con poco sale, olio extra vergine di oliva e qualche goccia di succo limone, gli asparagi devono essere coperti dal condimento, aspettare 20 minuti e servire con sopra scaglie sottili di parmigiano e una spolverata di pepe nero.

L’ogliarola barese con i suoi sentori erbacei, carciofo, cardo, mandorla verde riuscirà ad amalgamare i vari sentori esaltando la freschezza del piatto.

di Piero Palanti