Economia 27/04/2023

Aumenta il rischio di fallimenti nelle aziende agroalimentari

Aumenta il rischio di fallimenti nelle aziende agroalimentari

Secondo Criff Ratings c'è un significativo incremento della rischiosità. Il rischio fallimento si attesta fino al 4% per il comparto alimentare e scende a poco più del 2% per l'agricolo


La situazione in cui versa attualmente l'agroalimentare è ambivalente. Salgono i fatturati ma, al contempo, aumenta il rischio fallimento, che si attesta fino al 4% per il comparto alimentare e scende a poco più del 2% per quanto riguarda l'agricolo. A riferirlo è un'analisi di Crift Ratings, che, per entrambi i settori, indica soltanto un 5% di aziende con punteggi positivi di di responsabilità sociale d'impresa (Esg). L'indagine è stata condotta su circa 11mila aziende, sulla base dei bilanci del 2021.

"Se da un lato - si legge nella nota di Criff Ratings - nell'agroalimentare è stato registrato un deciso aumento dei fatturati, con una crescita generale del valore generato, dall'altro si è verificato un significativo incremento della rischiosità, con i default che a livello nazionale sono aumentati di almeno un punto percentuale".

Il peggioramento riscontrato, secondo Criff Ratings, è un "riflesso della forte esposizione del comparto all'aumento dei prezzi delle materie prime e dell'energia, mentre risultano più in linea con le evidenze nazionali i tassi di default nel settore agricolo".

In altre parole, la "crescita record" dei fatturati è dovuta essenzialmente all'inflazione, che spinge le imprese a rialzare i prezzi dei propri prodotti a listino. Se è vero che questo meccanismo continuerà a far lievitare i fatturati, è altrettanto vero che "i margini operativi "resteranno sotto pressione", commenta Luca D'Amico, amministratore delegato di Crif Ratings.

di C. S.