Ambiente 23/05/2013

Le lanterne cinesi sono la nuova minaccia per i boschi italiani


L’ormai molto diffuso utilizzo, nelle ore serali, di “lanterne cinesi” in occasione di feste Patronali o cerimonie private desta grande preoccupazione da parte del Corpo forestale dello Stato, in quanto la “navigazione” in aria di queste manufatti è assolutamente incontrollata e potenzialmente molto pericolosa in quanto facile innesco di incendi boschivi.

Nei giorni scorsi, ad esempio, nel comune di San Giorgio Albanese (CS) si è sviluppato un incendio che ha interessato un’area di circa 5.000 metri quadrati. Ad indagare sulle possibili dinamiche che hanno determinato le fiamme e la metodologia applicata per innescare il fuoco sono stati incaricati dal Comando Provinciale del Corpo forestale dello Stato di Cosenza gli agenti dei Comandi Stazione Forestali di Acri ed Aprigliano (CS), tra i quali il referente repertatore provinciale del Nucleo Investigativo Antincendio Boschivo (NIAB), che hanno avviato indagini investigative avvalendosi del Metodo delle Evidenze Fisiche (M.E.F.).

Rinvenuti sul posto, repertati e quindi sottoposti a sequestro giudiziario, tre manufatti che sembrerebbero essere le componenti di un oggetto a forma di “lanterna cinese o piccola mongolfiera”.

In assenza di un espresso divieto che ne impedisca l’uso, se ne raccomanda l’utilizzo solo sulle coste e con venti che soffiano verso il mare. Si ricorda che le pene per chi causa incendio boschivo colposo sono molto severe, da uno a cinque anni, ed il danno erariale imputabile all’autore, collegato alle attività di spegnimento, raggiunge con molta facilità i €.30.000 al giorno.

 

di C. S.