Mondo Enoico 05/11/2021

Produzione mondiale di vino ai minimi storici

Produzione mondiale di vino ai minimi storici

E' ormai il terzo anno consecutivo con un livello di produzione inferiore alla media. I soli grandi produttori di vino europei che hanno ottenuto raccolti superiori a quelli del 2020 sono Germania, Portogallo, Romania e Ungheria


Sulla base delle informazioni raccolte in 28 paesi che rappresentano l’85% della produzione mondiale nel 2020, la produzione mondiale di vino 2021 (esclusi succhi e mosti) è stimata tra 247,1 e 253,5 Mio hl, ossia 250,3 Mio hl al centro della forchetta di stima.

La produzione di vino 2021 può essere considerata estremamente bassa, solo appena superiore al minimo storico registrato nel 2017. Il volume atteso per quest’anno parrebbe contrarsi del 4% rispetto al 2020 (che già era al di sotto della media) ed è inferiore del 7% alla media ventennale. Questo è il risultato delle condizioni meteo sfavorevoli che quest'anno hanno colpito duramente i principali paesi produttori di vino europei. In questo scenario complessivamente negativo, l’emisfero australe e gli USA pare facciano eccezione e tendono a bilanciare la caduta dei volumi osservata nell’UE.

Si tratta del terzo anno consecutivo in cui la produzione mondiale di vino è inferiore alla media. Ciò nonostante, rimane da valutare l’impatto di questo calo sul settore vinicolo alla luce del contesto attuale, in cui la pandemia di Covid-19 contribuisce ancora in modo relativamente incisivo alla volatilità e all’incertezza.

Emisfero boreale

Unione europea

Nell’Unione europea (UE) le condizioni meteorologiche del 2021 non hanno favorito i produttori di uva e la produzione di vino è stimata in 145 Mio hl (esclusi succhi e mosti). Questo volume rappresenta una contrazione di 21 Mio hl (-13%) rispetto al 2020. Complessivamente, le stime preliminari della produzione di vino 2021 nei paesi dell’UE indicano una situazione abbastanza eterogenea, principalmente dovuta alle differenti condizioni meteorologiche che hanno caratterizzato quest’anno.

L’anno 2021 si è dimostrato particolarmente negativo per i tre maggiori produttori dell’UE (Italia, Spagna e Francia, che insieme rappresentano il 45% della produzione mondiale e il 79% della produzione UE), in particolare a causa delle gelate tardive di inizio aprile. L’Italia si conferma primo produttore con 44,5 Mio hl, nonostante il calo stimato del 9% della produzione di vino 2021 rispetto al 2020 e alla sua media quinquennale. La Spagna, secondo produttore mondiale nel 2021, ha una produzione stimata di 35,0 Mio hl. Tuttavia, si prevede che questo livello sia in calo del 14% rispetto al 2020 e del 9% rispetto alla sua media quinquennale. La Francia è il paese che ha maggiormente sofferto gli effetti di un’annata disastrosa con forti gelate ad aprile, seguite da piogge estive, grandinate e peronospora.  Di conseguenza, la produzione prevista è di 34,2 Mio hl, in calo del 27% rispetto al 2020.

Gli altri paesi UE che hanno registrato volumi inferiori rispetto al 2020 sono Austria (2,3 Mio hl, -4%/2020) e Grecia (1,7 Mio hl, 26%/2020). A questi si aggiunge la Croazia, la cui produzione stimata è di 0,7 Mio hl, in calo del 13% rispetto al 2020. Anche Slovenia (0,5 Mio hl, -26%/2020) e Slovacchia (0,3 Mio hl, 2%/2020) parrebbero unirsi al gruppo di paesi che hanno visto una contrazione del proprio livello di produzione di vino.

L’altra faccia della medaglia è rappresentata da alcuni paesi dell’UE in cui si prevede una crescita rispetto allo scorso anno. Ad esempio, in Germania, quarto produttore di vino europeo, nonostante i casi di gelate tardive che hanno colpito alcuni dei paesi vicini, la produzione stimata è di 8,8 Mio hl (+4%/2020). In Portogallo, con 6,5 Mio hl, si prevede un volume di produzione appena al di sopra di quello del 2020 (+1%). Un altro grande produttore, la Romania, il cui raccolto è stato caratterizzato da una grande volatilità negli ultimi anni, prevede una crescita della produzione di vino per il 2021, con 5,3 Mio hl (+37%/2020), un livello superiore del 29% all’ultima media quinquennale. La produzione di vino 2021 dell’Ungheria è stimata in 3,1 Mio hl, pari a un aumento del 6% rispetto al 2020 e del 4% rispetto alla sua media quinquennale. Per la Bulgaria si prevede una produzione di 0,9 Mio hl, ossia +7% rispetto allo scorso anno, ma 15% rispetto alla sua media quinquennale. Infine, per la Repubblica ceca si prevede una produzione di vino di 0,6 Mio hl, un livello maggiore del 2% rispetto al 2020 e in linea con la sua media.

Al di fuori dell’UE

Negli USA, la stima preliminare della produzione di vino 2021 è di 24,1 Mio hl. Questo dato è del 6% superiore a quello dello scorso anno, caratterizzato da un raccolto relativamente scarso a causa degli incendi forestali e della contaminazione da fumo. Ciò nonostante, si prevede che la produzione sarà del 3% al di sotto della media quinquennale; le cause sono da attribuirsi alle condizioni di siccità registrate in estate in alcune regioni vinicole.

In questo momento dell’anno, i dati sul raccolto in Cina non sono disponibili. Ciò nonostante, si prevede un proseguimento della contrazione della produzione di vino iniziata nel 2016 per le ragioni strutturali descritte nei precedenti report dell’OIV sulla congiuntura del settore vitivinicolo.

Nei paesi dell’Europa orientale la situazione è generalmente positiva. La produzione di vino 2021 della Russia è stimata in 4,5 Mio hl, lievemente superiore allo scorso anno (+2%/2020), ma inferiore del 2% rispetto alla sua media quinquennale. La stima della produzione di vino della Georgia è in crescita del 22% rispetto alla già forte produzione del 2020, con un livello record di 2,2 Mio hl, attribuito all’alta resa di quest’anno dell’uva. In Moldova, nonostante le condizioni meteorologiche avverse, con gelate tardive e forti precipitazioni, la produzione di vino 2021 è stimata in 1,1 Mio hl, segnando un’impennata di circa il 20% rispetto allo scarso volume del 2020, che fu segnato dalla siccità.

Il volume di produzione in Svizzera continua a contrarsi nel 2021 a causa del maltempo, in particolare gelate in aprile, seguite dalla grandine e dalla peronospora che ha colpito i raccolti a metà estate, facendo registrare un volume di 0,8 Mio hl, il più basso degli ultimi venti anni. La produzione di vino svizzera prevista è inferiore del 10% rispetto al 2020 e del 22% rispetto alla media dei cinque anni precedenti.

Emisfero australe

Nell’emisfero australe, dove la vendemmia si è conclusa nel primo trimestre del 2021, i dati preliminari sulla produzione di vino tendono a essere maggiormente accurati e affidabili in questo momento dell’anno. Dopo un marcato calo della produzione di vino nello scorso anno a causa di condizioni climatiche avverse, il 2021 ha visto una forte crescita in tutti i principali paesi produttori. La produzione di vino stimata per il 2021 nell’emisfero australe segna un nuovo massimo a 59 Mio hl, +19% rispetto al 2020.

I paesi sudamericani hanno registrato una forte espansione della produzione rispetto al 2020. L’assenza di dure condizioni meteorologiche, generalmente causate da El Niño, parrebbe aver contribuito agli ottimi raccolti e agli alti livelli della produzione di vino 2021. Il Cile è il maggior produttore della regione nel 2021, con una produzione di vino di 13,4 Mio hl, il volume più alto registrato negli ultimi 20 anni, con una crescita del 30% rispetto al 2020. Nel 2021, la produzione di vino dell’Argentina è cresciuta in modo significativo fino a 12,5 Mio hl (+16%/2020), dopo una produzione molto scarsa registrata lo scorso anno. Il Brasile registra un alto volume di produzione 2021, stimato in 3,6 Mio hl. Si tratta della produzione più alta registrata in Brasile dal 2008 e segna un +60% rispetto allo scorso anno e un +46% rispetto alla sua media quinquennale.

In Sudafrica, la produzione di vino 2021 è stimata in 10,6 Mio hl, ossia in crescita del 2% rispetto al 2020. Questo è il terzo anno consecutivo di crescita dopo un prolungato periodo di siccità iniziato nel 2016.

In Oceania, l'Australia registra il maggior raccolto dal 2006, spingendo il volume della produzione di vino 2021 a 14,2 Mio hl (+30% rispetto al 2020 e +14% rispetto alla sua media quinquennale). Una combinazione di temperature miti, limitata incidenza delle malattie e condizioni favorevoli alla vendemmia ha contribuito a questo grande raccolto in Australia, dopo le due annate precedenti rovinate da siccità e incendi. La Nuova Zelanda è la sola eccezione dell’emisfero australe. Dopo una produzione di vino record registrata lo scorso anno, la Nuova Zelanda ha prodotto 2,7 Mio hl nel 2021, in caduta del 19% rispetto allo scorso anno e del 13% rispetto all’ultima media quinquennale. Le cause della scarsità del raccolto sono da ricercarsi principalmente nelle gelate primaverili tardive.

di C. S.