L'arca olearia 10/03/2012

Siccità incombente. E' forse già tempo di irrigare l'olivo?

Siccità incombente. E' forse già tempo di irrigare l'olivo?

Nelle piante adulte favorisce il rinnovo della vegetazione e mette la pianta nelle condizioni di ottenere elevate produzioni


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L’adattamento dell’olivo, nel corso della sua evoluzione, alle condizioni climatiche ambientali in cui si è sviluppato, l’hanno dotato di un’alta capacità a sopportare prolungate condizioni di mancanza idrica. Allo stesso tempo quando la risorsa idrica è disponibile, l’olivo riceve delle stimolazioni precise che tendono, in una prima fase, alla promozione dello sviluppo vegetativo. L’olivo quindi tollera i deficit idrici per periodi prolungati grazie a una serie di adattamenti, quali la presenza sulla superficie superiore della foglia di una spessa cuticola cerosa, che ostacola l’evaporazione dell’acqua, e di peli fogliari sulla pagina inferiore, che mantengono un’atmosfera umida intorno agli stomi, evitando un’eccessiva perdita d’acqua per traspirazione. Le foglie in condizioni di stress possono perdere una quantità relativamente elevata d’acqua senza compromettere la propria funzionalità, riuscendo a estrarla da terreni a basso contenuto idrico e ad assorbirla dall’atmosfera. È intuibile come una microirrigazione localizzata possa invece creare una disponibilità idrica positiva che mantiene le foglie funzionali e capaci di termoregolarsi. In condizioni di carenza idrica aumenta il volume dell’apparato radicale, mentre la parte aerea si riduce; a seguito della diminuzione del rapporto chioma/radici, la produzione dei frutti diminuisce, ma l’albero può sopravvivere sfruttando al meglio la scarsa quantità di acqua nei terreni anche molto aridi. La situazione muta in condizioni di disponibilità idrica quando la pianta riceve la stimolazione a riprendere l’attività di sviluppo vegetativo. Infatti, l’irrigazione aumenta il numero e la lunghezza dei germogli, il diametro del fusto, la lunghezza e la densità delle radici. Questo effetto di promozione si traduce in una maggiore superficie fogliare e quindi maggiori possibilità fotosintetiche. L’attività fotosintetica assicura alle piante la disponibilità di assimilati e l’accumulo di questi nei frutti.

I fattori ambientali cui la fotosintesi è maggiormente sensibile sono la luce, la temperatura e l’acqua, oltre allo stato nutrizionale e sanitario della pianta. Le foglie presenti nelle porzioni esterne della chioma, ben illuminate, hanno un’attività fotosintetica superiore a quelle delle zone interne, in cui è minore la differenziazione a fiore, il peso unitario dei frutti e il contenuto in olio. La temperatura ottimale per la fotosintesi è intorno ai 25 °C; il limite inferiore è intorno a 4 °C, quello superiore è vicino ai 40 °C. Con temperature inferiori a 0 °C si verifica un arresto dell’attività fotosintetica. L’attività fotosintetica si mantiene costante fino a che la disponibilità idrica nel terreno è al di sopra del 60% dell’acqua disponibile, che è quella compresa tra la capacità di campo (la massima quantità di acqua nel terreno utilizzabile dalla pianta) e il punto di appassimento (la quantità di acqua nel terreno sotto la quale la pianta non riesce più ad estrarla e appassisce), poi decresce sensibilmente fino ad annullarsi. La relazione quindi che si evidenzia è tra la disponibilità idrica, l’incremento di superficie fogliare, la maggiore fotosintesi e, in generale, un maggiore sviluppo di vegetazione. Abbiamo quindi evidenziato come la carenza d’acqua rappresenti il principale fattore limitante per la produttività di questa specie nella maggior parte delle aree olivicole. D’altro canto sono senza dubbio da evitare eccessi di irrigazione. Pertanto la quantità d’acqua da somministrare deve essere definita attentamente, in maniera da somministrare quanto è strettamente necessario per assicurare una buona produzione e un buon ricambio vegetativo. I sistemi di microirrigazione a goccia, sono senza dubbio in grado di rifornire la risorsa idrica alla pianta in maniera misurabile, dosata e lenta. Un’irrigazione razionale soddisfa le esigenze idriche dell’olivo senza determinare situazioni di eccesso, che possono indurre un’eccessiva produzione di rami a legno e uno squilibrio in senso vegetativo che dovrà essere opportunamente governato, con inutile dispendio di risorse e di manodopera in fase di potatura. L’effetto dell’irrigazione è diverso anche secondo l’età delle piante, in quelle giovani, che hanno limitate o ridotte capacità di approvvigionamento idrico a causa di un apparato radicale ancora poco sviluppato e superficiale, l’apporto irriguo promuove l’accrescimento e il completamento della struttura portante e anticipa l’entrata in produzione, mentre nelle piante adulte favorisce il rinnovo della vegetazione e mette la pianta nelle condizioni di ottenere elevate produzioni. Il maggior sviluppo dei germogli costituisce il presupposto indispensabile per un’elevata fruttificazione nell’anno successivo, con conseguente riduzione dell’alternanza produttiva. Infatti, l’alternanza produttiva si instaura molto più facilmente se la pianta, in uno stato idrico non sufficiente, inizia a ridurre anche il rinnovo dell’apparato fogliare, dei germogli e questo si ripercuote sulle gemme che dovranno differenziarsi a frutto per la produzione successiva. L’irrigazione può indurre incrementi della produzione anche di oltre il 50%, in funzione delle condizioni climatiche e colturali e dei volumi irrigui somministrati, per un insieme di effetti, fra i quali l’incremento dell’allegagione dovuto all’aumento del numero delle infiorescenze, la diminuzione della cascola nelle prime fasi di sviluppo dei frutti e il più intenso accrescimento degli stessi e la riduzione dell’aborto dell’ovario, non da ultimo l’aumento del volume della polpa e del nocciolo. L’irrigazione a goccia, grazie ai diversi e rilevanti pregi tecnici permette di soddisfare in pieno i fabbisogni idrici dell’olivo con altissima efficienza. I risparmi idrici notevoli e le applicazioni razionali collocano questa tecnica irrigua tra le più innovative con alle spalle un prezioso bagaglio di esperienze realizzate nelle più vocate aree olivicole del mondo.

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