Bio e Natura 09/03/2022

Soil4Life: l’Italia protagonista nella salvaguardia del suolo

Soil4Life: l’Italia protagonista nella salvaguardia del suolo

Le Linee Guida Fao sono state integrate da 13 schede tecniche di approfondimento “Avere cura del suolo per nutrire il pianeta” con consigli applicativi diretti agli agricoltori e con una serie di raccomandazioni operative


Un Paese sostenuto da una migliore governance dei processi decisionali in materia di suolo, decision maker supportati da una campagna informativa solida e autorevole; agricoltori più consapevoli e protagonisti nella riduzione del consumo di terreno e nella sua tutela insieme a professionisti, amministratori, studenti, docenti e cittadini. Sono questi alcuni degli obiettivi prefissati e raggiunti per Soil4Life, progetto con cofinanziamento della Commissione europea, dai partner italiani Cia-Agricoltori Italiani, Crea, Ispra, Ersaf insieme a Comune di Roma e Politecnico di Milano e con Legambiente capofila.

Si stima, infatti, per l’Italia, una perdita annua rilevante della sostanza organica presente nel terreno, mentre l’Ocse ha fissato il limite dell’1% quale indicatore per l'innesco dei processi di desertificazione. Su tutto il territorio nazionale esistono intere aree in cui questo limite è già stato superato, ma è anche vero che, negli ultimi anni, proprio l’agricoltura ha ridotto le sue emissioni (-25%), limitato il consumo di acqua e il ricorso alla chimica (-27%) e accresciuto le superfici biologiche (+56%). E’ cruciale nell’assorbimento di C02, sequestrando 0,5 tonnellate di carbonio per ettaro l’anno, e può concorrere a una reale transizione ecologica europea.

Con il progetto Soil4Life, specifici gli obiettivi raggiunti dai singoli partner nazionali. Cia-Agricoltori Italiani, impegnata nel sensibilizzare e attivare sempre di più gli imprenditori agricoli, ha realizzato un percorso partecipato per la realizzazione delle Linee Guida volontarie sulle pratiche agronomiche conservative della risorsa suolo e la diffusione delle stesse attraverso un ciclo di seminari su tutto il territorio italiano, supportato dalla piattaforma online ciaperilsuolo.it.

Come da obiettivo, sono oggi 5000 gli agricoltori/imprese agricole che hanno adottato le Linee Guida volontarie per il settore. Sono stati formati 45 tecnici regionali esperti di metodiche a basso impatto ambientale nell’agricoltura. Coinvolti 800 agricoltori attraverso giornate divulgative, convegni, webinar, partecipazione a fiere, oltre alla produzione di video per il sito e di 11 newsletter. Con Crea è stata prodotta la versione italiana delle Linee Guida volontarie Fao per gli agricoltori. Ultimo step, l’organizzazione del Festival del suolo e in particolare, il seminario conclusivo e i contribuiti video “Un minuto per il suolo”, “Viaggio nelle Linee Guida Fao”, “Il suolo a tavola” e “Cosa porti con te di Soil4Life?”.

Il contributo CREA è stato, invece, finalizzato soprattutto a fornire strumenti tecnico-scientifici per diffondere e consolidare una cultura italiana della gestione sostenibile del suolo. In tal senso, infatti, sono da intendersi la traduzione in Italiano delle Linee Guida Volontarie sull’uso sostenibile del suolo della Fao e poi pubblicate sul sito della Global Soil Partnership.

Le Linee Guida Fao sono state integrate da 13 schede tecniche di approfondimento “Avere cura del suolo per nutrire il pianeta”, appositamente elaborate da CREA e Cia su misura per la realtà italiana, con consigli applicativi diretti agli agricoltori e con una serie di raccomandazioni operative destinate agli agricoltori sui comportamenti da seguire o da evitare, relativi a tematiche quali, per esempio, la fertilizzazione, l’incremento della sostanza organica, il contenimento dell’erosione, la gestione dell’acqua, l’intensificazione delle produzioni, la prevenzione dell’inquinamento del suolo e degli incendi, la gestione sostenibile dell’azienda agro-zootecnica. Su questa base sono stati condotti interventi formativi dei tecnici Cia. Sempre le Linee Guida Fao, nella loro versione italiana, sono state al centro, durante tutto il progetto, di numerose iniziative mirate e destinate a molteplici target (Istituzioni, Pubbliche Amministrazioni, agricoltori, grande pubblico, scuole): l’ultima, la docu-fiction in 11 episodi “La nostra Terra!”, realizzata nell’Istituto Agrario “Emilio Sereni” di Roma e con i ragazzi protagonisti, messa on line per il Festival del Suolo.

ISPRA ha coordinato le attività di carattere istituzionale che hanno permesso di attivare 15 Osservatori delle Regioni e Province Autonome a supporto delle attività di monitoraggio del consumo di suolo e della pianificazione sostenibile del territorio, con il coinvolgimento attivo delle Amministrazioni regionali e del Sistema Nazionale per la Protezione dell'Ambiente. Tra le attività realizzate da ISPRA e dagli Osservatori c'è la "Carta nazionale dei principi sull’uso sostenibile del suolo" che individua 5 principi e 11 obiettivi prioritari che le Amministrazioni aderenti si impegnano a raggiungere.

Quanto, infine, ad ERSAF, l’Ente è stato coordinatore dell’azione di progetto sullo studio della perdita di carbonio in particolare in Lombardia. Ha avuto uno specifico ruolo tecnico finalizzato alla valutazione degli aspetti metodologici e delle tecniche agricole - utilizzo di colture in copertura e avvicendamento, agricoltura biologica, appropriato impiego di ammendanti organici ottenuti da prodotti organici di scarto o reflui in sostituzione dei fertilizzanti di sintesi in un’ottica di economia circolare - che concorrono al medesimo scopo nella diversità dei contesti produttivi e pedologici.

di C. S.