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Limitare gli aumenti del prezzo dell'olio extra vergine d'oliva per aiutare i consumatori

Limitare gli aumenti del prezzo dell'olio extra vergine d'oliva per aiutare i consumatori

La Basilicata sta diventando la nuove frontiera da cui attingere olio e olive verso le regioni del centro e nord Italia. Per Oprol bisogna salvaguardare prima di tutto le famiglie lucane, su quantità e prezzo

17 ottobre 2023 | C. S.

La sfida di una campagna olearia sostenibile sia per il mondo della produzione olivicola sia per i consumatori viene dalla Basilicata.

"Intito i cittadini as comprare direttamente dai produttori, per avere garanzia di un prodotto di qualità, visto che nella GDO si stanno già organizzando per la vendita di un prodotto che denominano “condimento” e che di olio extravergine ha solo il 30%. Da parte nostra cercheremo di limitare gli aumenti il più possibile" afferma Paolo Colonna, presidente di Oprol che associa 2.800 olivicoltori e 18 frantoi della Basilicata.

La ricetta del sistema produttivo lucano è quindi di cercare di tenere di conto delle esigenze tanto del primo anello della catena, olivicoltori e frantoiani, sia dell'ultimo, ovvero i produttori.

Ma quale è il prezzo giusto per l'olio extra vergine di oliva nel 2023?

"Dobbiamo tener conto che il mercato lucano è estremamente differente da quello, ad esempio, della vicina Puglia. Qui il prodotto finisce quali esclusivamente alla Grande Distribuzione. Da noi invece, considerato che le quantità prodotte sono molto minori, il mercato è sempre stato prevalentemente diretto, con prezzi già intorno ai 9 euro. Considerato il potere di acquisto delle famiglie lucane, che in questo ultimo periodo non è certamente aumentato, anzi, è chiaro che ritoccare il prezzo verso l’alto diventa veramente molto difficile" ha detto Colonna.

Il problema semmai è come far quadrare i conti, con costi in aumento, visto che chi ha produzioni soddisfacenti sono solo gli olivicoltori che hanno potuto irrigare, con i costi relativi, sia per il rischio di rese basse, a causa della siccità di settembre e ottobre.

Una situazione complessa che richiede equilibrio e che richiede all'olivicoltura lucana e italiana sacrificio e responsabilità.

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