Associazioni di idee 25/03/2019

La guerra tra le organizzazioni agricole italiane si sposta a Bruxelles

La guerra tra le organizzazioni agricole italiane si sposta a Bruxelles

Mentre Coldiretti entra in Farm Europe il think tank multiculturale sull’economia e il settore agricolo in Europa, Confagricoltura ne annuncia l'uscita, decidendo di rivedere e riorientare la propria azione a livello comunitario, modificando l’azione di lobbying


Tempo di movimenti a Bruxelles per quanto riguarda la rappresentanza agricola nazionale.

Coldiretti, la più grande organizzazione degli agricoltori italiani, ha deciso di aderire dal 1° aprile 2019 a Farm Europe il think tank multiculturale sull’economia e il settore agricolo in Europa. L’accordo è stato siglato tra il Presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini e da Yves Madre, il presidente di Farm Europe.

L’obiettivo – spiega Coldiretti – è contribuire alla creazione di una rete di confronto sui temi centrali dell’agricoltura e dell’alimentazione in una fase cruciale per il futuro della UE con le prossime elezioni del Parlamento Europeo, la riforma della Politica Agricola Comune e il budget dell’Unione. Ambiente, agricoltura, cibo, energia e commercio sono i settori di studio nei quali si muoverà l’alleanza con Farm Europe per sviluppare soluzioni e proposte per i leader UE in modo da costruire strategie multilaterali in grado di generare nuovi posti di lavoro e vincere la sfida del rilancio politico ed economico dell’Unione in un momento di generale frenata del Pil dei Paesi membri.

La strategica intesa fra Coldiretti e Farm Europe permette di condividere il meglio delle conoscenze e delle esperienze con un approccio multisettoriale in grado di generare vantaggi e opportunità lungo tutta la filiera: dalla produzione all’industria, dalla distribuzione ai consumatori.

Coldiretti aderisce a Farm Europe e Confagricoltura se ne va.

“La collaborazione pluriennale con Farm Europe, in particolare per l'organizzazione dei tre Global Food Forum, ha costituito un'esperienza innovativa e certamente positiva, che ha consentito di affrontare con competenza temi di grande rilevanza per l'agroalimentare italiano in un contesto europeo”. Così Confagricoltura, che pensa, tuttavia, che sia arrivato il momento di chiudere questa fase, rivedere e riorientare la propria azione a livello comunitario, modificando e consolidando l’azione di lobbying.

L’Organizzazione degli imprenditori agricoli ritiene, quindi, esaurito questo percorso ed annuncia la fine della collaborazione con il Think Tank Farm Europe.

Il presidente Giansanti e la giunta di Confagricoltura ringraziano il presidente ed i membri del Think Tank per la collaborazione di questi anni.

di C. S.