La voce dei lettori 06/02/2010

Zaia, McDonald's e le Dop italiane. Un po' come il Barone e Turiddu

Ci scrive Giuseppe Rosso, ancora produttore di olio Dop Monti Iblei: sono convinto che il ministro sia in totale buona fede, anche se ciò mi preoccupa seriamente


Gent.le Direttore
la polemica è già scoppiata e monterà sempre di più.

Sto parlando dello "sciagurato" (per le DOP) accordo commerciale tra la multinazionale Mc Donald (quella dei panini, per intenderci) ed alcune DOP italiane, tra le quali , sembrerebbe , essere stata coinvolta, in qualche modo, anche una delle DOP più prestigiose dell'olio (la Monti Iblei) .
Se questo accordo per la citata multinazionale del " mangiare veloce" è sicuramente una bella ed intelligente strategia di Marketing, non altrettanto, ritengo, lo può essere per le DOP coinvolte, sopratutto per quelle più piccole e prestigiose.

A mio parere è un'ulteriore mazzata per l'agricoltura italiana, sopratutto per quei produttori che, nonostante tutto, continuano ad impegnarsi per fare grande qualità , sempre più apprezzata nel mondo della gastronomia internazionale .

La cosa simpatica è che quanto sopra ha avuto la" benedizione" del ministro dell'agricoltura, di cui adesso non ricordo il nome !
Qualche malpesante di sinistra (come un mio amico , proprio ieri) potrebbe essere tentato di insinuare che il ministro sia un bricconcello o, peggio, un venduto . No , non è assolutamente così. Dico questo non perchè sono di destra (come per altro sono) , ma perchè sono convinto che il ministro sia in TOTALE BUONA FEDE !

Ma è questa buona fede che mi preoccupa seriamente : ritengo, infatti , che il ministro sia sinceramente convinto di avere fatto una cosa giusta per sollevare le sorti dell'agricoltura italiana !!!!!!
Non aggiungo altro , anche se mi verrebbe voglia di citare la risposta che diede Don Abbondio al Cardinale Federico Borromeo ( in quella occasione , riferita al coraggio ...)

Ieri notte sono andato a letto con questi cattivi pensieri e non potevo dormire ... pian pianino mi è venuta in mente una vecchia storia di un barone siciliano , mio antico trisavolo .

Un giorno il barone (un tipino godereccio) adocchia la giovane e bella moglie di un suo contadino , tale Turiddu Malavia ; chiama Turiddu e gli dice : mi presti tua moglie per un anno ? Turiddu risponde : Voscenza si , ma cosa mi da in cambio ? Il barone gli offre un asino, un orologio ed un frustolo di terreno . Turiddu accetta . All'anno esatto il mio avo restituisce a Turiddu la moglie , assieme ad un bel pargoletto . E vissero tutti felici e contenti . Dicono, poi, che Turiddu si sentisse perfino "onorato" del bel pargoletto !

Pensavo , con invidia , al mio avo, ma la mente andava a Mc Donald , pensavo al povero Turiddu ma la mente andava agli "onorati" operatori delle DOP ; una sola cosa strideva : nella storia del barone e di Turiddu c'era di mezzo un prete , tale Don Zaiatto, che celebrò la cerimonia carnale.
Ma no , forse ho fatto confusione, nessun prete ci fu, ALLORA .

Precisazione finale : la storia è vera, il barone e Turiddu sono realmente esistiti, Don Zaiatto non esiste.

Cordiali saluti

Giuseppe Rosso - ancora produttore di olio DOP monti iblei

di T N