Italia 10/12/2009

Quindici anni di Città dell'Olio per diciassette regioni oliandole

La civiltà e la cultura olivicola al servizio dello sviluppo e della promozione dei territori. A Spello i festeggiamenti, la soddisfazione del presidente Enrico Lupi


Le Città dell'olio italiane ripartono con rinnovato entusiasmo e maggiore slancio di prima. L'Associazione Nazionale che le riunisce dal 1994 ha celebrato i suoi primi 15 anni di attività più come un nuovo punto di partenza che come meritato, anche se parziale, punto di arrivo o traguardo.
Molto partecipata e ricca di importanti interventi è stata la conferenza-evento che si è svolta in Umbria sabato 5 dicembre in una gremita Sala dell'Editto del Palazzo Comunale di Spello. È stata proprio la splendida cornice della cittadina umbra, in provincia di Perugia, ad avere il privilegio di accogliere i numerosi partecipanti, provenienti da ogni parte del Paese, alla celebrazione del quindicennale dell'Associazione con l'iniziativa dal titolo "Dicembre 1994 - Dicembre 2009: 15 anni di attività".

"Con estrema soddisfazione - ha affermato il presidente Enrico Lupi - celebriamo i 15 anni di attività come un traguardo che abbiamo raggiunto tutti insieme, un passo dopo l'altro, con l'obiettivo di portare avanti un'idea che ora è diventata filosofia di vita e realtà consolidata nei risultati e nelle adesioni. Siamo molto soddisfatti del volume di progettualità sviluppate finora con un alto grado di coesione nella valorizzazione di territori ad alta vocazione olivicola. Ripartiamo quindi da questo 15esimo anniversario con l'entusiasmo e lo spirito di collaborazione dimostrato nel corso degli anni, ribadendo di nuovo con forza queste nostre caratteristiche".

Per le Città dell'Olio l'iniziativa di Spello è stata quindi un atteso momento di bilancio, ma soprattutto di analisi delle prospettive future e dei nuovi traguardi di un'associazione dalla importante esperienza acquisita, ma sicuramente ancora molto giovane.
Alla celebrazione del quindicennale sono intervenuti, tra gli altri, il presidente onorario Pasquale Di Lena e il primo presidente delle Città dell'Olio Carlo Antonini.

"Negli anni '80 - ha affermato Di Lena - di olio non parlava nessuno. Con la nascita dell'Associazione, dagli anni '90 qualcosa è iniziato a cambiare. Ancora oggi questo prodotto, con tutto l'indotto capace di creare intorno a sé, non è conosciuto come dovrebbe, ma l'impronta culturale che è stata data in 15 anni di attività dell'Associazione è stata straordinaria. Da qui ora si deve ripartire con nuovo slancio".

Antonini, attualmente assessore della Provincia di Perugia, è stato quindici anni fa il primo presidente dell'Associazione Nazionale Città dell'Olio quando ricopriva l'incarico di sindaco di Trevi. Anche lui molto emozionato e orgoglioso per il traguardo raggiunto ha ricordato come tutta l'Associazione abbia lavorato con passione ed impegno unici, realizzando una cosa fantastica: "Siamo riusciti - ha detto Antonini - a dare un valore simbolico alla pianta, abbiamo fatto azioni importanti sia in Italia che all'estero e sviluppato, andando a colmare un vuoto in tal senso, iniziative legate all'olio in tutte le regioni d'Italia". Ma ha anche domandato nel corso del suo intervento: "Siamo stati utili all'olio e ai suoi territori?". "Certamente - ha risposto - è ancora difficile fare l'olivicoltore in un Paese che aspetta da 15 anni il nuovo piano olivicolo nazionale e in un settore dell'agricoltura dove il reddito sicuramente non ce n'è molto. Proprio per questo motivo dico che siamo stati e saremo importanti come associazione di cultura identitaria legata all'olio, come baluardo per non farci dimenticare dai più distratti".

E in questo senso molto importanti sono stati i saluti e le congratulazioni scritte, oltre a quelli arrivati fino a Spello da ogni parte d'Italia, da parte del Ministro all'Agricoltura Luca Zaia e del Ministro al Turismo Michela Brambilla, a testimonianza dell'importanza ottenuta dall'Associazione e a dimostrazione della forza ormai riconosciuta del binomio olio-attrattività turistica. È stato infatti ricordato anche che il Ministro Brambilla ha voluto le Città dell'Olio, attraverso il presidente Enrico Lupi, all'interno della Commissione per la promozione del turismo enogastronomico.

L'iniziativa di Spello del quindicennale, che è rientrata nell'ambito dell'evento "L'oro di Spello" e nel più ampio cartellone di "Frantoi Aperti in Umbria" (7 novembre 2009 - 8 dicembre 2009), ha rappresentato quindi per le città dell'olio un'occasione per confermare e ribadire l'importanza della produzione olearia locale legata ai vari territori di provenienza. La valorizzazione del prodotto, infatti, come è stato ricordato a Spello durante i numerosi interventi, è senza dubbio sinonimo, inevitabilmente, di tutela del paesaggio e potenziamento dell'attrattività turistica di un territorio e viceversa.

La mission e le attività dell'Associazione Nazionale Città dell'Olio ruotano da ormai 15 anni tutte intorno alle molteplici caratteristiche della pianta dell'olivo ed alle indiscusse proprietà anche a beneficio della salute del prezioso prodotto olio extravergine d'oliva, cui è strettamente connesso un insieme di elementi valoriali altrettanto importanti, tra cui quello della promozione del territorio dal punto di vista turistico-economico.

Le Città dell'Olio da tempo profondono un costante impegno volto al comune obiettivo di promuovere e valorizzare il vasto e vario patrimonio olivicolo italiano attraverso iniziative di alto livello e proficue collaborazioni. Le Città dell'Olio, è stato ancora sottolineato con forza durante l'incontro, sono un esempio di come non ci si arrenda all'omologazione del gusto, delle identità, delle culture. I luoghi ad alta vocazione olivicola sono portatori, ad esempio con prodotti, modi di vivere e paesaggi, di ricchezze uniche.

Dopo l'apertura delle celebrazioni da parte del presidente delle Città dell'Olio Enrico Lupi, della Camera di Commercio di Imperia, affiancato anche dal vicepresidente Paolo Morbidoni (sindaco di Giano dell'Umbria e coordinatore degli enti soci umbri), e la consegna della bandiera delle Città dell'Olio al sindaco di Spello Sandro Vitali, ci sono stati i saluti dello stesso sindaco e del vicesindaco Antonio Luna, quest'ultimo presente anche nel collegio dei revisori dei conti delle Città dell'Olio.

Successivamente hanno preso la parola l'assessore all'agricoltura della Provincia di Perugia Roberto Bertini e Giuliano Nalli, sindaco di Trevi e presidente della Strada dell'Olio Dop Umbria. Da segnalare, inoltre, la consegna del riconoscimento Olivo d'Argento da parte del presidente delle Città dell'Olio alla memoria del senatore umbro, nonché spellano doc, Giuseppe Salari, ovvero il primo parlamentare a presentare nel 1960, percorrendo i tempi a livello europeo, un disegno di legge nel quale si proponeva la denominazione di qualità olio extravergine di oliva. Il premio è stato consegnato al figlio Maurizio Salari.


Tra le autorità presenti, arrivate da ogni parte del Paese, i sindaci dei "comuni dell'olio" e alcuni rappresentanti degli altri enti soci delle Città dell'Olio. Fondata a Larino (Campobasso) il 17 dicembre 1994, l'Associazione Nazionale Città dell'Olio - con sede nel Comune di Monteriggioni (Siena) - riunisce infatti 344 enti di 17 regioni d'Italia tra Comunità Montane, Camere di Commercio, Province e Comuni che danno nome ad un olio o in cui esiste un'affermata tradizione olivicola, sparsi da Nord a Sud della Penisola, dal Ponente ligure al Triestino, fino alle Isole. Le 17 regioni che aderiscono all'Associazione Nazionale sono: Abruzzo; Basilicata; Calabria; Campania; Emilia Romagna; Friuli Venezia Giulia; Lazio; Liguria; Lombardia; Marche; Molise; Puglia; Sardegna; Sicilia; Toscana; Umbria; Veneto. Nel corso dell'appuntamento si è anche messa in evidenza l'importanza dei coordinatori regionali, grazie a quell'azione di raccordo rispetto alla segreteria nazionale che li fa interpreti e portavoce delle esigenze delle singole realtà territoriali.

Da segnalare, infine, la presenza e gli interventi a Spello del vicepresidente del consiglio regionale del Molise Antonio D'Alete (D'Alete ha ricordato la nascita dell'Associazione proprio nella cittadina molisana di Larino) e Gianpaolo Pioli, neo-presidente delle Città del Vino, il quale ha ricordato come "molti soci delle Città dell'Olio sono anche soci delle Città del Vino". "Questo significa - come ha ribadito il presidente Pioli - che gli obiettivi della valorizzazione di prodotti e territori sono comuni. Separare prodotto, vino o olio che sia, e territorio è sicuramente controproducente. Dobbiamo allora puntare, per evidenziare questo rapporto, ad una collaborazione sempre più stretta fra queste due associazioni, le quali ormai sono realtà che vanno sempre più ascoltate da organismi importanti come ad esempio i Ministeri".

Per il futuro dell'Associazione, è stato ricordato, sono in cantiere una serie di iniziative: la veicolazione del logo come un marchio di identità territoriale e come marchio di produzioni di qualità e il coinvolgimento più forte di cultori, appassionati e informati di olio attraverso il neo-nato Club Amici Città dell'Olio. E proprio il presidente Michela Pangia ha invitato ad entrare nel Club tutti quelli che vogliono collaborare con le Città dell'Olio e che vogliono fruire delle azioni intraprese dall'Associazione.

Ha completato l'incontro - moderato da Marzia Morganti Tempestini, responsabile comunicazione delle Città dell'Olio - la proiezione di un filmato costituito dalle foto raccolte nel corso di 15 anni di attività delle Città dell'Olio e organizzate per macro sezioni: missioni all'estero, progetti, area istituzionale con consegna delle bandiere, ecc... Dopo la pausa pranzo, e sempre nella sala dell'Editto del Palazzo Comunale di Spello, si è tenuta l'assemblea ordinaria dell'Associazione, questa volta riservata solo ai soci.




Fonte: Sarah Scaparone

di C. S.