Eventi 28/11/2009

E' tempo di riflettere. C'è la Carta dei Fondamenti delle Città dell'Olio

L'associazione dellemunicipalità oliandole celebrano in Umbria, tra gli ulivi di Spello, i quindici anni di attività. L'appuntamento è per il 5 dicembre. Sono 344 enti delle 17 regioni d'Italia aderenti


L'iniziativa si svolge nell'ambito dell'evento "L'oro di Spello" (48° edizione della Festa dell'Ulivo e Sagra della Bruschetta) che proseguirà fino all'8 dicembre.

Festa grande per "l'oro verde" italiano nello scenario della Splendidissima Colonia Julia.
Spello, infatti, è la cittadina umbra che nell'ambito dell'evento "L'oro di Spello" (48° edizione della Festa dell'Ulivo e Sagra della Bruschetta) in programma dal 5 all'8 dicembre prossimi, accoglierà i partecipanti, provenienti da ogni parte del Paese, alla celebrazione del quindicennale dell'Associazione Nazionale Città dell'Olio con l'iniziativa dal titolo "Dicembre 1994 - Dicembre 2009: 15 anni di attività".
L'evento si terrà sabato 5 dicembre alle ore 11 nella Sala dell'Editto del Palazzo Comunale, cui seguirà alle ore 16, stessa sede, l'assemblea ordinaria dell'Associazione riservata ai soci.

Un momento importante d'incontro e di confronto, quello che si svolgerà durante la manifestazione spellana inserita all'interno del più ampio cartellone di Frantoi Aperti (7 novembre - 8 dicembre 2009), per un'Associazione che da tre lustri profonde un costante impegno volto al comune obiettivo di promuovere e valorizzare il vasto e vario patrimonio olivicolo italiano attraverso iniziative di livello e proficue collaborazioni.

Fondata a Larino (Campobasso) il 17 dicembre 1994, l'Associazione Nazionale Città dell'Olio - con sede a villa Parigini, nel Comune di Monteriggioni (Siena) - riunisce 344 enti di 17 regioni d'Italia tra Comunità Montane, Camere di Commercio, Province e Comuni che danno nome ad un olio o in cui esiste un'affermata tradizione olivicola, sparsi da Nord a Sud della Penisola, dal Ponente ligure al Triestino, fino alle Isole.

Alla celebrazione del quindicennale interverranno, tra gli altri, il presidente Enrico Lupi della CC.I.AA. di Imperia, con il presidente onorario Pasquale Di Lena, insieme al vicepresidente Paolo Morbidoni (Comune di Giano dell'Umbria) e al primo presidente delle Città dell'Olio Carlo Antonini. Saranno presenti anche altri rappresentanti degli enti delle 17 regioni che aderiscono all'Associazione Nazionale: Abruzzo; Basilicata; Calabria; Campania; Emilia Romagna; Friuli Venezia Giulia; Lazio; Liguria; Lombardia; Marche; Molise; Puglia; Sardegna; Sicilia; Toscana; Umbria; Veneto.

"Con estrema soddisfazione - afferma il presidente Enrico Lupi - celebriamo i 15 anni di attività di un'organizzazione giovane ma consolidata nei risultati e nelle adesioni. Siamo molto soddisfatti del volume di progettualità sviluppate finora con un alto grado di coesione nella valorizzazione di territori ad alta vocazione olivicola. Per il futuro sono in cantiere una serie di iniziative: la veicolazione del logo come un marchio di identità territoriale e come marchio di produzioni di qualità e il coinvolgimento più forte di cultori, appassionati e informati di olio attraverso il neonato Club Amici Città dell'Olio".

La mission e le attività delle Città dell'Olio, delle quali durante l'incontro di Spello verrà fatto un bilancio analizzando anche le prospettive future, ruotano tutte intorno alle molteplici caratteristiche della pianta dell'olivo ed alle indiscusse proprietà del prezioso prodotto olio extravergine d'oliva - alimento protagonista indiscusso della cucina italiana - cui è strettamente connesso un insieme di elementi valoriali altrettanto importanti sotto vari aspetti.

Per cominciare, l'olivo e l'olio sono alla base di molte economie locali, ed è proprio in quest'ottica che le Città dell'Olio studiano i meccanismi concernenti le dinamiche produttive, tramite un continuo confronto tre le realtà italiane, strategie di marketing territoriali, sensibilizzazione degli organi nazionali ed europei cui competono le politiche economiche del comparto, e in particolare con il favorire occasioni d'incontro diretto tra domanda ed offerta anche con la partecipazione a fiere o saloni di settore specifici.
Un altro ruolo determinante svolto dall'Associazione Nazionale è quello di approfondire a vari livelli, anche grazie alla collaborazione con le principali Associazioni d'Assaggio italiane, la conoscenza delle qualità insite nell'olio extravergine di oliva - dalle sensazioni uniche al palato alla consapevolezza della grande efficacia su salute e benessere - e favorirne ed ampliarne dunque l'apprezzamento. A tale obiettivo contribuiscono anche iniziative quali Bimboil il progetto di educazione alimentare dei bambini, e la Carta degli Oli Dop, un innovativo strumento che ha lo scopo di qualificare l'offerta di oli extravegine al ristorante e diffondere l'eccellenza della produzione olivicola italiana.
Inoltre, progetti come il Turismo dell'Olio, al cui sostegno le Città dell'Olio promuovono il calendario di eventi Andar per Frantoi e Mercatini e Pane e Olio in Frantoio, giornata nazionale dei pani e degli oli tipici, costituiscono un vero e proprio serbatoio di manifestazioni in cui rivivono presso il pubblico le grandi tradizioni culturali che intorno alla pianta dell'olivo, ai suoi simboli e agli antichissimi riti, si sono tramandate nei secoli.
Da segnalare, infine, l'impegno dell'Associazione nei confronti della straordinaria risorsa paesaggistica che offre l'ambiente olivato, suscitando verso di esso la massima attenzione per l'importanza che riveste, per la sua ricchissima biodiversità e per la sua necessaria tutela. A tal proposito, oltre a sviluppare il cosiddetto Turismo dell'Olio, vengono sostenute campagne di salvaguardia degli ulivi storici, oltre all'attività di mappatura delle risorse olivicole delle Città dell'Olio prevista nell'ambito del progetto di Marketing territoriale.


La Carta dei Fondamenti delle Città dell'Olio

1.La città dell'olio esprime l'origine dell'olio e come tale la qualità.

2.E' il luogo dell'ospitalità con consolidate tradizioni legate alla memoria storica del proprio territorio.

3.Tutela e promuove l'ambiente ed il paesaggio olivicolo.

4.Diffonde la storia e la cultura espresse dall'olivo e dall'olio.

5.Attiva, con la collaborazione dei produttori locali, il riconoscimento della denominazione d'origine per una valorizzazione dell'immagine e dei caratteri dell'olio doc sui mercati del mondo e per garantire il consumatore.

6.Incentiva lo studio, la ricerca e la sperimentazione per una valorizzazione delle varietà locali ed i caratteri degli oli.

7.Elabora, insieme con le altre città doc e le istituzioni aderenti, norme capaci di tutelare e valorizzare le aree ad alta vocazione olivicola e gli ambienti storici dell'olio.

8.Programma la diffusione dell'olivo e la produzione dell'olio in stretto rapporto alle dinamiche del mercato.

9.Promuove seminari, incontri e dibattiti sui risultati relativi alla ricerca ed alla sperimentazione in campo olivicolo, con particolare attenzione alla qualità ed al suo stretto rapporto con la buona salute.

10.Partecipa alle iniziative per una informazione ed educazione del consumatore ad una corretta alimentazione.




Fonte: Sarah Scaparone

di C. S.