Turismo 26/06/2014

La Toscana punta sul binomio tra achitettura e vino

Il Consorzio Vino Chianti Classico prende casa nell’antico Convento di Santa Maria al Prato mentre la Regione, con la collaborazione delle Città del Vino, vara il progetto “New Art & Wine In Tuscany”


La Toscana è piena di cantine d'autore, ricche di storia o di design moderno. Perchè non valorizzarle?

Il progetto è realizzato dalla Federazione Delle Strade Del Vino attraverso la struttura operativa dell’Associazione delle Città Del Vino ed ha ricevuto dalla Regione un finanziamento complessivo di 70 mila euro, ripartito in parti uguali fra i due assessorati. Il titolo stesso del progetto “New Art & Wine In Tuscany” ne riassume gli obiettivi e la filosofia.

Con il coinvolgimento delle Istituzioni locali si punta perciò ad ottimizzare l’integrazione dell’offerta turistica con la cultura del territorio e le imprese che vi operano valorizzandone anche l’aspetto architettonico e il legame con l’arte contemporanea. “Si tratta di un settore – ha sottolineato l’assessora Nocentini- che nel 2013 ha portato un milione di presenze turistiche dedicate, con un volume d’affari di rilievo, circa 850 milioni di euro” .

Agli agenti di viaggio e ai tour operator verranno proposte in “pacchetto” le iniziative contenenti il binomio “vino e architettura”.

Sono 24 le cantine, situate in tutta la regione, che hanno aderito a “New Art & Wine In Tuscany”: Cantina La Massa (Panzano), Rocca Di Frassinello - Renzo Piano (Gavorrano), Le Mortelle – Antinori (Castiglion Della Pescaia), Bargino (Antinori), Fonterutoli (Castellina In Chianti), Cantina Di Montalcino (Montalcino), Colle Massari (Cinigiano), Tenuta Di Coltibuono (Gaiole In Chianti), Rubbia Al Colle (Suvereto), Pieve Vecchia (Campagnatico), Tenuta Di Castelgiocondo (Montalcino), Tenuta Dell’ammiraglia (Magliano In Toscana), Pomaio (Arezzo), Salcheto (Montepulciano), Cantina Podernovo (Terricciola), Petra (Suvereto), Caiarossa (Riparbella), Icario (Montepulciano), Tenuta Delle Ripalte (Capoliveri), Cantina Triacca (Montepulciano), Guado Al Melo Di Attilio Scienza (Castagneto Carducci), Tenuta Argentiera Dei Fratelli Fratini (Castagneto Carducci), Donna Olimpia Di Guido Folonari (Bolgheri)

Nel frattempo anche il Consorzio del Chianti Classico trova finalmente casa in una delle più antiche e prestigiose location della Toscana.

Apre i battenti, nell'antico convento di Santa Maria al Prato a Radda, il 'Chianti classico house', iniziativa voluta dal Consorzio del Chianti classico, attraverso la controllata Chianti classico Company. Dopo un restauro durato oltre 10 anni l'antico convento di Radda diventerà una sorta di accademia del vino e della cultura dell'eccellenza enogastronomica.

Il restaurato convento ospiterà un'enoteca e una boutique del Gallo nero ma anche ristorazione, cooking show con massaie del territorio e chef stellati, cene a base di Chianti classico e prodotti del territorio, oltre a pic nic in vigna, corsi di formazione ambientale sul vino per esperti e neofiti e mostre.

di C. S.