Turismo 19/11/2012

Gl investimenti negli agriturismi calano del 30%


Il dato più evidente delle cifre 2011 sull’agriturismo, appena pubblicate dall’ISTAT, è la netta flessione della creazione di nuove attività: le aziende agricole che hanno investito sull’avvio dei servizi di ospitalità, sono diminuite del 30% rispetto al 2010, sicché, in un anno, la crescita dell’offerta è caduta dal 5% al 2,2%.

Lo rileva Agriturist, Associazione per l’Agriturismo, l’Ambiente e il Territorio di Confagricoltura, attribuendo questa brusca frenata dello sviluppo del settore, alla flessione della domanda turistica interna, che non ha risparmiato l’agriturismo, e alla difficoltà di accesso al credito, innescate dalla crisi economico-finanziaria.

“Stanno arrivando puntualmente - dichiara la presidente di Agriturist, Vittoria Brancaccio - gli effetti della crisi anche sull’offerta, dopo la flessione progressiva della domanda interna registrata a partire dal 2008. Questo conferma l’urgenza di misure governative che restituiscano capacità di spesa alle famiglie italiane e promuovano adeguatamente la vacanza in Italia sui mercati esteri”.

Per la prima volta - prosegue la nota di Agriturist - l’incremento dell’offerta di ristorazione è inferiore a quello dell’offerta di alloggio: nel 2011, il rapporto dell’ISTAT registra un modesto +1,2%, rispetto al +6,2% dell’anno precedente. I posti a tavola sono addirittura diminuiti: nel 2010 erano 385.470; nel 2011 sono stati 385.075.

Netta la connotazione “al femminile” della crescita dell’agriturismo nel 2011: su 440 aziende, soltanto 17 sono condotte da maschi, contro le 423 condotte da donne. E’ evidente - secondo Agriturist - che le donne stanno reagendo alla crisi in modo molto più costruttivo degli uomini, cercando di dare alla propria attività agricola nuove opportunità di reddito. L’incidenza dell’agriturismo “al maschile” è dunque scesa dal 65,7% del 2010, al 64,4% del 2011.

Significativa è anche la diffusione dell’agriturismo a carattere ecologico: le aziende che collegano l’ospitalità ad “osservazioni naturalistiche” sono aumentate del 13,8%.

L’agriturismo - conclude la nota di Agriturist - ha le carte in regola per intercettare quote significative del turismo mondiale, la cui crescita è stimata dall’OMT (Organizzazione Mondiale del Turismo) nell’ordine del 4% (primi otto mesi del 2012). D’altra parte le potenzialità di sviluppo dell’offerta sono ancora molto rilevanti, soprattutto in termini di antichi edifici rurali da restaurare per l’accoglienza e di specialità enogastronomiche “Made in Italy” da valorizzare tramite la ristorazione e la vendita sul posto.

Di questi temi, si parlerà dopodomani, mercoledì 21 novembre, nella Tavola Rotonda su “Agricoltura e turismo: motori della ripresa” in programma a Tarquinia (Palazzo del Comune, piazza Giacomo Matteotti 6, ore 10.00) nell’ambito del X Forum Nazionale dell’Agriturismo organizzato da Agriturist in collaborazione con Confagricoltura.

Il Forum 2012 è premiato con la Medaglia di Rappresentanza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Si svolge inoltre sotto il Patrocinio della Camera dei Deputati, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di Unioncamere.

di C. S.