Turismo 26/09/2012

Nelle fattorie didattiche, nasce il futuro turista “responsabile”


Sarà dedicata alla sostenibilità dei consumi di energia, e più in generale dello sviluppo, la 33a Giornata Mondiale del Turismo, in programma domani, anniversario della adozione dello statuto dell’Organizzazione Mondiale del Turismo, firmata a Città del Messico il 27 settembre del 1970.

Commentando l’evento, Agriturist (Confagricoltura) ne sottolinea la concomitanza con l’adozione, da parte dell’Italia, del Codice Mondiale di Etica del Turismo. E ricorda come l’agriturismo, in quanto fenomeno diffuso sul territorio, rispettoso del paesaggio, sostenitore delle attività agricole e delle tradizioni rurali, costituisca un esempio particolarmente virtuoso di ospitalità sostenibile, perfettamente integrata con l’economia e le risorse dei luoghi.

L’accoglienza nelle aziende agricole italiane, secondo i principi di connessione con l’attività agricola sanciti dalla legislazione italiana, rappresenta un’eccellenza mondiale che richiama ogni anno, pur in assenza di politiche governative di promozione, circa 800 mila visitatori stranieri, pari al 38% degli ospiti complessivi.

“L’agriturismo - dichiara la presidente di Agriturist, Vittoria Brancaccio - è un modello di turismo etico, potente attrattore di visitatori che scelgono comportamenti responsabili, sia verso il contesto paesaggistico-ambientale in cui si trovano, sia verso il lavoro e le tradizioni delle comunità rurali che li accolgono. Gli operatori agricoli, d’altra parte, recuperano il patrimonio edilizio esistente non più utile all’attività agricola, propongono agli ospiti i prodotti propri e tipici regionali, fanno conoscere zone d’Italia prima ignorate dal turismo”.

Le 21 mila aziende agrituristiche oggi attive in Italia, secondo una stima di Agriturist, producono, con 225 mila posti letto e 400 mila posti tavola, un fatturato annuale di 1,2 miliardi di euro. Le attività finalizzate alla conoscenza del territorio (equitazione, cicloturismo, escursionismo, ecc.) sono cresciute, negli ultimi cinque anni del 30,5% (dati ISTAT). Tutto questo è realizzato esclusivamente con restauri conservativi delle costruzioni e con il mantenimento o reimpianto delle colture tradizionali.

“Il successo ormai consolidato di circa duemila fattorie didattiche - prosegue Vittoria Brancaccio - dove i ragazzi delle scuole imparano il rispetto per la natura, l’origine dei prodotti tipici della nostra agricoltura, lo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili, rappresenta una straordinaria occasione formativa per coloro che saranno i turisti responsabili di domani”.

di C. S.