Turismo 28/04/2012

Turismo rurale, gli stranieri guardano all'Italia

Secondo Agriturist, negli ultimi cinque anni gli agriturismi sono cresciuti del 25%, in controtendenza rispetto alle principali strutture ricettive


Secondo una elaborazione di Agriturist (Confagricoltura) su dati della Banca d’Italia e dell’ISTAT, i pernottamenti dei turisti stranieri, dal 2007 al 2011, sono sensibilmente diminuiti in alberghi (-2,4%), case private (-12,3%), ostelli della gioventù (- 48,5%) e navi da crociera (-28,4%); stabili i campeggi; in aumento i pernottamenti nelle comunità (+11%) e negli agriturismi (+ 25%).

Un successo dell’agriturismo particolarmente significativo - prosegue la nota di Agriturist - se si considera che l’ospitalità nelle aziende agricole è scarsamente promossa dall’ENIT e poco trattata dalle agenzie di viaggio. Gli stranieri la conoscono soprattutto attraverso il passaparola, la stampa e internet; il viaggio se lo organizzano da soli, consultando internet e stabilendo poi il contatto diretto con l’azienda agricola prescelta. Il sito internet di Agriturist, www.agriturist.it, ha registrato, nel 2011, oltre 220 mila visite alle presentazioni delle aziende agrituristiche associate, provenienti dall’estero.

Secondo i più recenti rilevamenti dell’ISTAT (2010), grandi appassionati del nostro agriturismo sono i tedeschi (308 mila), gli olandesi (70 mila), i francesi (59 mila), gli statunitensi (48 mila), gli svizzeri (44 mila) e gli inglesi (42 mila). Agriturist stima che almeno un terzo sia già stato, negli anni precedenti, ospite di un agriturismo e che il 15% frequenti lo stesso agriturismo da due o più anni. Le regioni preferite sono Toscana, Lombardia, Sicilia, Veneto e Sardegna. Le province: Siena, Firenze, Napoli, Udine e Catania. La durata media del soggiorno è di 4-5 giorni.

L’agriturismo - rileva Agriturist - piace agli stranieri soprattutto per gli edifici caratteristici dove sono alloggiati, per la tavola tradizionale e genuina, per l’atmosfera riposante e la bellezza del paesaggio, per l’accoglienza cordiale e non formale dell’agricoltore, per le escursioni a piedi, a cavallo o in bicicletta e le visite ai paesi vicini. La piscina è molto richiesta, soprattutto dalle famiglie con bambini o ragazzi. Comunque, la maggior parte degli ospiti stranieri è pienamente soddisfatta dal trascorrere gran parte del proprio tempo nell’azienda agrituristica, o nelle immediate vicinanze. Dedicano più tempo a gite programmate verso mete culturali più distanti, coloro che arrivano dai paesi più lontani (americani, giapponesi, australiani, ecc.).

“Il crescente gradimento che gli ospiti stranieri rivolgono all’agriturismo - dichiara Vittoria Brancaccio, presidente di Agriturist - premia il lavoro degli oltre 20 mila imprenditori agricoli italiani che si dedicano all’accoglienza turistica con competenza e passione, migliorando costantemente la qualità dei propri servizi e valorizzando i prodotti tipici della nostra agricoltura. Ci auguriamo che questi risultati convincano il Governo ad inserire a pieno titolo l’offerta agrituristica nelle politiche di promozione all’estero del turismo italiano”.

 

di C. S.