Turismo 24/03/2012

Turismo senza agricoltura? Impossibile

Secondo i dati Agriturist il settore del turismo rurale ha chiuso il 2011 con un sorprendente +9,6% di presenze rispetto all’anno precedente


“L’agriturismo – ha esordito Brancaccio – ha chiuso il 2011 con un sorprendente +9,6% di presenze rispetto all’anno precedente, dando un segnale di grande vitalità e riscuotendo particolare successo presso i visitatori stranieri. L’insieme del turismo italiano non è andato oltre una modesta crescita zero”.

“Vorrei innanzitutto sottolineare - ha premesso Guidi - che l’agriturismo è agricoltura. L’agricoltura che innova, e investe sulla qualità dei prodotti e dell’accoglienza, sul bello del paesaggio e della natura, sul valore delle proprie aziende”.

“L’IMU - ha puntualizzato la Presidente di Agriturist - rischia di vanificare gli investimenti delle nostre aziende e il recupero dello straordinario patrimonio edilizio rurale del nostro Paese”.

“Stiamo discutendo col Governo - ha spiegato il Presidente di Confagricoltura - e abbiamo ben presenti le conseguenze dell’IMU anche sugli edifici destinati all’agriturismo. Riteniamo sia stata notevolmente sottovalutata la base imponibile, per cui chiediamo che si ricalcoli il gettito reale in modo che corrisponda a quello programmato”.

“Abbiamo bisogno - ha rilanciato Brancaccio - di un coordinamento delle politiche agricole, ambientali, culturali e urbanistiche. Non possiamo continuare a subire lo sfregio delle risorse territoriali che sono alla base del nostro lavoro”.

“L’agriturismo - ha concluso Guidi - è nato in Confagricoltura, per offrire agli imprenditori agricoli l’opportunità di valorizzare le specificità delle proprie aziende e della propria terra. Ora dobbiamo unire queste specificità, metterle a sistema, comunicare più efficacemente col mercato. E lavorare sulle politiche territoriali per migliorare la fruizione della nostra ospitalità, i servizi al turista, i trasporti. Da qui in poi, il nostro messaggio sarà: Alla scoperta dell’agriturismo!”

La Conferenza stampa si è conclusa con l’intervento del direttore di Agriturist, Giorgio Lo Surdo, che ha illustrato le previsioni dell’Associazione sull’andamento della domanda di turismo e di agriturismo nel 2012: “L’agriturismo rappresenta un fiore all’occhiello dell’offerta turistica italiana, anche al di là della sua consistenza ricettiva che, peraltro, è arrivata a circa 215 mila posti letto. L’apprezzamento dei turisti stranieri, conferma una qualità di accoglienza che compete efficacemente con l’offerta di molti altri paesi concorrenti. Stato e Regioni devono promuoverlo con maggiore impegno”.

 

di C. S.