Salute 18/07/2014

I cibi biologici sono più salutari di quelli convenzionali

Le Università di Washington e Newcastle hanno esaminato 334 studi scientifici pubblicati e applicato sofisticate tecniche di meta-analisi per quantificare le differenze tra cibi biologici e non biologici


Quando gli studi scientifici sono contraddittori su un tema occorre aspettare perchè la bibliografia sia sufficientemente consolidata e quindi si possa analizzare nel suo insieme, traendone delle conclusioni.

E' quanto ha fatto l'Università di Washington e l'Università di Newcastle a proposito della salubrità del bio, analizzando 334 studi con tecniche di meta-analisi per quantificare le differenze tra cibi biologici e non biologici.
La maggior parte delle pubblicazioni analizzate ha esaminato le colture nella stessa area su terreni simili. Questo approccio riduce altre possibili fonti di variazione dei parametri nutrizionali e di sicurezza.

Il gruppo di ricerca ha trovato che la qualità e l'affidabilità di studi del confronto è notevolmente migliorata negli ultimi anni, portando alla scoperta di significative differenze nutrizionali e sicurezza alimentare non identificati in studi precedenti.

In generale, il team ha scoperto che le colture biologiche hanno diversi benefici nutrizionali che derivano dal modo in cui le colture vengono coltivate. Le colture convenzionali dispongono, per esempio, di maggiori quantità di azoto che convertiranno in più zucchero e amidi. Si avrà però una minore concentrazione di altri nutrienti, tra cui quelli antiossidanti. Questo anche perchè senza i pesticidi di sintesi le piante organiche tendono a produrre più fenoli e polifenoli per difendersi dagli attacchi dei parassiti e lesioni correlate.

Nel complesso, secondo la ricerca, le colture biologiche presentavano concentrazioni del 18-69% più alte di composti antiossidanti.

Lo studio americano ed europeo, dunque, sottolinea che consumando frutta, verdura e cereali bio si otterrebbero dal 20 al 40% di antiossidanti in più, senza alcun aumento dell'apporto calorico.

Come era lecito attendersi, nei prodotti biologici si trova poi da volte a 100 volte di residui di antiparassitari in meno rispetto al cibo coltivato convenzionalmente. Stessa cosa vale per alcuni composti, come il cadmio. Le colture convenzionali presentano una concentrazione doppia di cadmio rispetto alle colture bio. Ricordiamo che il cadmio è un metallo tossico.

Secondo i ricercatori la spiegazione principale è che alcuni fertilizzanti approvati per l'uso solo nelle aziende agricole convenzionali in qualche modo rendono il cadmio più disponibile per l'assorbimento radicale.

"Abbiamo beneficiato di una serie di qualità molto più grande e più alto di studi rispetto ai nostri colleghi che svolgono recensioni precedenti" ha dichiarato Carlo Leifert, professore Università di Newcastle e coautore della ricerca.

In effetti un altro studio simile della Stanford University nel 2011 non è riuscito a individuare significativi benefici salutari dal consumo di alimenti biologici, ma aveva raccolto meno della metà della biografia scientifica raccolta in questa occasione.

di T N