Mondo 25/07/2016

La promozione commerciale per l'olio d'oliva non basta più

Il Consiglio oleicolo internazionale, per aumentare i volumi di vendita nei nuovi mercati, conta in un maggior coinvolgimento tecnico-istituzionale. Presto panel ufficiali anche in Giappone e in Cina. Giornata mondiale dell'olivo il 26 novembre


Durante l'assise straordinaria del Coi dell'11-16 luglio scorso non sono stati solo ratificati i nuovi limiti per gli acidi grassi minori, secondo quanto già deciso dal Comitato dei chimici nella primavera, ma sono state anche decise le linee guida dei prossimi anni.

In particolare occorrerà, secondo le decisioni assunte, far aumentare a un ritmo più sostenuto il consumo di oli di oliva, così il Coi ha commissionato uno studio per comprendere il comportamento dei consumatori dei Paesi membri del Coi e di quelli non aderenti. In particolare il problema può risultare, specie nelle nazioni non produttrici, quello di vedere nell'olio d'oliva, in tutte le sue declinazioni merceologiche, un prodotto etnico, da usare solo per i piatti mediterranei. Già per molti consumatori, anche nei Paesi produttori, l'extra vergine, per esempio, non è da utilizzare in cottura o in frittura, preferendo altri oli vegetali. Conoscere, per combattere, certi stereotipi deve essere una priorità.

Cresce il consumo di olio di oliva nel mondo ma cresce anche l'oliveto mondiale tanto che è stata proposta l'istituzione, in seno al Coi, di un osservatorio per la crescita dell'oliveto mondiale, per studiarne le dinamiche, le criticità e i trend.

Uno dei problemi che ancora oggi attanagliano il mondo degli oli di oliva è la scarsa armonizzazione delle norme doganali a livello internazionale, va quindi salutata con favore la recente armonizzazione delle voci doganali tra tutti i principali Paesi, anche non aderenti al Coi, facilitando il monitoraggio dei flussi.

Proprio dalla collaborazione istituzionale con Paesi non aderenti al Coi possono arrivare anche nuove interessanti possibilità commerciali. L'attività promozionale del Coi, del luglio 2015 in Giappone, ha avuto ottimi riscontri mediatici ma è stata soprattutto l'occasione per avviare un dialogo istituzionale che potrà portare ad avere in Cina e in Giappone non solo dei laboratori accreditati dal Coi ma anche i primi panel ufficialmente riconosciuti in terra asiatica.

Infine, al termine dell'assemblea, è stato ricordato che l'Onu ha decretato per il 26 novembre prossimo la Giornata mondiale dell'olivo. Il Coi presto emanerà dei bandi che i singoli Paesi aderenti potranno richiedere per organizzare attività legate a tale evento.

di C. S.