Mondo 24/07/2015

L'olivicoltura spagnola è sempre più social

L'olivicoltura spagnola è sempre più social

La campagna pubblicitaria per promuovere gli oli d'oliva iberici supera i 260 milioni di contatti in 2 anni. Importante anche il contatto diretto, grazie ai carrelli che girano per molte città spagnole alla caccia di turisti


Sta per iniziare il terzo anno di attività la campagna promozionale iberica sull'olio di oliva, realizzata dall'Interprofessione in collaborazione con Unione europea e Ministero dell'agricoltura.

Un piano promozionale che non trascura nessun mezzo di comunicazione e che guarda con sempre maggior interesse al social.

Se a far la parte del leone rimangono sempre i media tradizionali (carta stampata, radio e televisione) con 82 milioni di contatti, solo quest'anno, circa il 60% del totale, sta crescendo l'interesse per i social.

La pianificazione strategica digitale ha aumentato l'utilizzo di strumenti online e gli investimenti in Facebook e YouTube con i link sponsorizzati, annunci, Facebook Ads, Trueview...

Grazie a questo impegno, anche economico, i fan della pagina promozionale su Facebbok sono arrivati a 20 mila, con 1,5 milioni di contatti attraverso link sponsorizzati e più di mezzo milione di visualizzazioni su YouTube con una lunghezza media dei video di un minuto.

Risultati, quindi, del tutto confrontabili a quelli ottenuti attraverso una campagna “porta a porta”, con i cinquanta carrelli di olio di oliva che hanno girato per le strade di Malaga, Cordoba, Granada, Jaen, Valladolid, Tarragona, Pamplona, ​​La Coruña e Oviedo. Tutte zone turistiche e, in effetti, il target della campagna voleva essere proprio il turista straniero a cui far degustrare oli di Arbequina, Cornicabra, Hojiblanca e Picual. Così sono stati raggiunti 1,1 milioni di persone.

I città più grandi, come Madrid e Barcellona, è stata scelta una campagna promozionale più standard, con bus turistici decorati con i messaggi promozionali legati all'olio d'oliva iberico. Qui sono stati distribuiti 112 mila volantini.

Scarso anche il Spagna il coinvolgimento dei ristoranti, solo 350 a livello nazionale. Un vulnus ben chiaro agli strateghi della comunicazione, tanto da aver creato un'apposita campagna che ha coinvolto più di 10 mila studenti della scuole alberghiere.

di C. S.