Mondo 20/10/2012

Il land grabbing sta uccidendo la piccola agricoltura

La Via Campesina denuncia le violazioni quotidiane nell'accapparramento di terreni agricoli e di violazioni dei diritti contro le piccole aziende


Il land grabbing sta uccidendo la piccola agricoltura. E’ questa la denuncia che La Via Campensina in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione rilancia con un appello per fermare le violazioni quotidiane dei diritti dei piccoli agricoltori.

A parlare di questi temi sono stati ieri pomeriggio i rappresentanti de La Via Campesina in una conferenza stampa a Roma in occasione dell’apertura della 39a sessione del Comitato Mondiale per la Sicurezza Alimentare. Al centro della conferenza la minaccia degli investimenti privati che mettono a rischio ogni giorno la piccola agricoltura contadina, privando gli agricoltori delle loro terre e le risorse naturali.

Per La Via Campesina, infatti, la questione degli investimenti in agricoltura è di cruciale importanza in quanto a seconda della loro forma possono sostenere o distruggere l’agricoltura familiare. A sottolinearlo nel corso della conferenza è stato Ibrahima Coulibaly, membro del Comitato di Coordinamento Internazionale de La Via Campesina che ha illustrato come “il fenomeno del land grabbing in Africa sta causando fenomeni di estrema violenza in quanto gli investimenti delle multinazionali non sostengono di certo le fasce della popolazione più vulnerabili”.

Nell’ultima sessione del CSA, Comitato Mondiale per la Sicurezza Alimentare, svoltasi nell’ottobre 2011 sono stati elaborati principi che devono fornire agli Stati le linee guida per le politiche di investimento nel settore agricolo. Un tema su cui ieri ha insistito anche Kalissa Regier proprietaria di una piccola azienda agricola in Canada e membro della National Farmers Union. Secondo la Regier “invece di utilizzare gli investimenti privati ​​su larga scala o i partenariati pubblico-privati, gli Stati dovrebbero mobilitare finanziamenti pubblici a sostegno delle aziende agricole familiari di piccole dimensioni che sono gli artefici della maggior parte della produzione del cibo nel mondo e svolgono un ruolo centrale nella lotta contro la fame”.

Il movimento contadino internazionale ha poi denunciato come le violazioni dei diritti degli agricoltori aumentino proporzionalmente agli investimenti privati nel settore agricolo. Ne è stato testimone Rodolfo Gonzalez Greco, membro del Movimento Nacional Campesino Indigena de Argentina che ha spiegato come “per i contadini argentini la minaccia ormai è una quotidianità: le case rase al suolo, i contadini assassinati, l’acqua per gli animali avvelenata, le mandrie abbattute, le strade bloccate dal filo spinato per non permettere ai figli di andare a scuola e alle donne di andare a prendere acqua”. Tutti atti compiuti da chi gestisce gli investimenti nell'agribusiness argentino della soia, ma che è comune all’America Latina e a molte altre parti del mondo.

E’ per questo che nella Giornata Mondiale dell'Alimentazione, la Via Campesina rilancia la lotta per garantire la sovranità alimentare dei popoli, denuncia le violazioni quotidiane dei diritti dei piccoli agricoltori, ricordando che sono proprio loro a sfamare il mondo.

di C. S.