Mondo 02/07/2011

Niente di nuovo dal G 20 a Parigi?

Allora è disinformazione! Ma c’era da aspettarselo. I mass media italiani hanno come al solito brillato per scarsità di notizie. In una lunga nota, alcune utili e dettagliate riflessioni da parte di Agorà Ambrosiana


Ho ricevuto pochi giorni fa da Alfonso Pascale il link d’accesso alla relazione finale del G 20. Chrome mi ha informato che l’url non fosse accessibile, ma con Safari... in pochi secondi ho scaricato il pdf. Alla faccia di chi ha scritto che a Parigi hanno sviluppato solo aria fritta! Il report da Le Figaro non era di questo avviso, anzi un lettore dopo due giorni rimarcava che se non fosse stato per quell’articolo non avrebbe saputo nulla!

Senza avere cercato altra documentazione prima e nel durante, i “mass media” italiani hanno brillato per scarsità di notizie su Sarkozy e addirittura “zero” sui progetti di Cibo e Sicurezza del Pianeta e sulla riunione del G 20 a ciò dedicata. Sia a Milano, a me, che a Roma, ad Alfonso, era giunto il sintetico sommario dei temi in discussione. Alfonso è stato rapidissimo nella comunicazione su Teatro Naturale sui temi discussi il 16 giugno al Senato e sul raro caso d’approvazione di tutte le mozioni presentate dai gruppi parlamentari sul tema, discusso comunque in ritardo per potere essere utile alla riunione del G 20.

Ebbene, ecco alcune riflessioni “positive”, a posteriori su Roma e Parigi:

- Finalmente un buon terzo dei relatori ed interventi a Roma sono indirizzati ai veri temi riguardanti le risorse alimentari nei vari territori del Pianeta.

- Ho colto un debolissimo accenno alla necessità di costituzione di una banca dati mondiale, segmentata territorio per territorio, storicamente e documentariamente affidabile, senza la quale sarebbe impossibile la pianificazione di qualsiasi misura di reazione, sia a favore dei Paesi emergenti che ai flussi di cibo, cioè al fronteggiamento delle risorse in periodi di crisi e della speculazione indistintamente operante in tutti i quadranti del pianeta.

- Solo alcune mozioni mostravano conoscenza della tematica, nonostante Roma sia sede mondiale della Fao, che si interessa esclusivamente a questo tema fondamentale, e quindi ricca di cultura sullo stato di essere e benessere del mondo. Ne riparleremo...

Passo invece alle decisioni fondamentali del G 20 sui progetti: si tratta di una rapida iniziativa conclusa finalmente con un ampio accordo nel documento finale che si estrinseca nel Piano operativo, oggi accessibile a tutti dal 23 giugno.

A seguire l’esposizione, i contenuti dei singoli piani e dei termini d’attuazione sono chiaramente identificati negli allegati del documento. Si tratta di decisioni operative a cui i governi del G 20 s’impegneranno di dare realtà nel merito. Ne faccio un estratto rapido ma consistente, anche perché in particolare il nostro paese aggiorni il proprio dibattito in vista di un impegno come Milano Expo 2015. Mi auguro che si trovi finalmente lo spazio per onorare l’impegno di “pensare e contribuire a dibattere le alternative di risposta ai bisogni di cibo e di energia del Pianeta”.

Le riflessioni dell’intera sessione riguardano ben 56 capitoli di discussione. Gli allegati, ben sei, definiscono obiettivi e percorso dei temi più urgenti per necessità d’implementazione.

- Annexe n°1: Initiative internationale de recherche pour l’amélioration du blé

Si tratta di un progetto pilota basato sul primo tra i quattro crop scelti per l’osservatorio globale di quantità e qualità di risorse, produzione, consumi, ecc, per ogni territorio del Pianeta.

I crop sono grano, mais, riso e soia. Il “pilota” è il grano. Si chiama « Initiative internationale de recherche pour l'amélioration du blé » (IRIWI10).

Il progetto rappresenta la prima tappa della ricerca per l’acquisizione dei dati locali, raggruppati con logica strategica nella loro evoluzione storica e dinamica di domanda, modelli di domanda, tradizioni d’alimentazione, qualità, prezzi, costi, alternative di destinazione delle risorse, gestione in continuo dei dati, picchi di domanda ed emergenze.

Il G 20 ha scelto di “lanciare, come prima tappa, un crop essenziale per la sicurezza alimentare”. La scelta di “grano tenero” e di “grano duro” è complementare agli sforzi di ricerca in corso dei programmi Gcrai al fine di evitare doppioni, obiettivi, principi, modalità e il calendario dell’iniziativa che sono bene dettagliati.

Per informazione, l’Internationale Research Initiative for Wheat Improvement – IRIWI si collega con i programmi nazionali di ricerca e con il programma internazionale WHEAT, a sua volta coordinato da CIMMYT (Centre international pour l’amélioration du maïs et du blé du GCRAI). Compito di IRIWI, oltre a evitare doppioni, è l’apporto di valore aggiunto alle complesse iniziative pubbliche e private in essere. Sono definiti ben nove obiettivi o “deliverables”.

Riconosco che G 20 non parte così da lontano come usano fare spesso politici e così detti esperti nazionali, bensì da rapporti più aggiornati, quali il Séminaire dell’International Triticae Mapping Initiative (ITMI) 2011 (Mexico, 5-9 septembre 2011) e la richiesta on line di contributi e sostegno da parte della comunità internazionale, pubblica e privata. A breve termine seguirà un meeting: “una riunione ad alto livello con i protaginisti internazionali del mondo scientifico, i direttori delle organizzazioni di ricerca dei paesi del G 20 e degli organiami internazionali, altrettanto con irappresentanti delle nazioni del G20, sarà organizzata a Parigi il 15 Settembre 2011 per lanciare il lavoro di IRIWI”.

In parallelo è costituito il “Comité International de Coordination de la Recherche sur le Blé”, aperto a tutti i paesi del Pianeta, con un portale nel web e un Forum da indire entro dicembre, seguto entro gennaio 2012 dal “documento strategico di presentazione del programma dell’iniziativa” redatto dal Comité international de Coordination de la Recherche sur le Blé per la redazione del piano operativo relativo.

Annexe n°2 : Système d’information sur les marchés agricoles (AMIS)

Si decide il lancio di “Système d’information sur les marchés agricoles”(AMIS) per rinforzare la qualità, affidabilità, esattezza, puntualità e confrontabilità delle previsioni di produzione e consumo di prodotti nei mercati alimentari rinforzando la cooperazione ed il dialogo tra i paesi produttori, esportatori, importatori, imprese commerciali ed organizzazioni internazionali.

AMIS si concentrerà particolarmente sulla raccolta di dati di colture alimentari principali per il miglioramento della qualità dei bilanci alimentari mondiali, la segnalazione di emergenze e crisi di quantità e di prezzi, e la creazione di forum di dibattito sulla dinamica dei mercati (vedi Annexe n°4).

Meccanismi e risorse esistenti sono mobilizzate al massimo. La segreteria di AMIS sarà costituita con risorse delle organizzazioni internazionali come FAO, Banque mondiale, OCDE, UN-HLTF, CNUCED, IFPRI, PAM, FIDA e OMC ; la sede sarà operativa presso FAO.

Con riguardo alla esperienza e competenza guadagnata nel tempo, il Conseil International des Céréales collaborerà allo sviluppo dell’iniziativa.

L’allegato comprende una guida metodologica per la raccolta e l’organizzazione dei dati; la loro circolazione e validità saranno dettagliate in un manuale operativo di definizione e in una serie di modelli regionali di formazione.

Le tappe del progetto sono:

- La Segreteria di AMIS sarà operativa a partire dal giugno 2011 nella sede FAO.

- La prima riunione del gruppo di lavoro « marchés alimentaires mondiaux d’AMIS » sarà organizzata in settembre 2011 con la partecipazione delle nazioni e dei consiglieri degli organismi internazionali per discutere termini e riferimenti operativi e di governance.

- Prima di settembre devono essere identificate e valutate dai paesi partecipanti le metodologie di raccolta dei dati e le necessità di complemento della capacità di gruppo di lavoro.

- Le riunioni del gruppo di lavoro avranno corso due volte all’anno per dibattere tendenze, problemi emergenti, cambiamenti politici e altri fattori in grado di influenzare i mercati agricoli.

- Da marzo 2012 inizierà l’elaborazione d’indicatori globali di tendenza, sperimentati da Gennaio a Marzo 2012.

- Dal marzo 2012 la segreteria di AMIS prenderà in carico la raccolta dati, l’esame ed il loro consolidamento in un sito nel web tramite collegamento informatico, per ogni paese, con le fonti.

- Tra aprile e maggio 2012 sarà disponibile il Manuale operativo AMIS.

- Entro giugno 2012 sarà pubblicato il primo prospetto sul Mercato Mondiale dell’Alimentazione, i cui indici seguiranno mensilmente.

- Annexe n°3: Initiative de suivi satellitaire de l’agriculture mondiale

I lettori di Teatro Naturale sanno quanto da alcuni anni cerco di promuovere nel segmento sull’utilità dello sfruttamento del fondamentale strumento d’osservazione dallo spazio sulla superficie del Pianeta. Inutile raccontare favole, terra e mare ospitano le risorse del 95 % dell’energia e la totalità della materia vivente e della natura fossile e minerale, se consideriamo che anche l’acqua debba essere risorsa della superficie e dell’atmosfera del pianeta. Resta il solare… di cui impariamo sempre di più dalle osservazioni dei satelliti sparsi nell’universo… e le radiazioni, benefiche e malefiche, che si liberano nello spazio.

Ebbene Parigi, che ospita sia la sede di ESA (Agenzia Spaziale Europea) che una delle sedi FAO (Roma è la sede primaria e altre sedi sono presenti a Stockholm, Yokohama, New-York e Parigi) ha lanciato finalmente un piano di alleanza che da anni sentivo nell’aria: tra ESA e FAO.

E’ un piano ancora di “minima”, in quanto prevede molto meno di quanto si potrebbe effettivamente estrapolare da un vero e proprio budget e piano strategico, ma è operativo: significa avere impostato un budget che richiede anni di preparazione tecnica e strategica, e d’approvazione ufficiale da parte delle nazioni impegnate.

Lasciamolo da parte per un prossimo film, ma richiamiamolo, non mi stanco, all’attenzione del mondo, perché ESA possiede strumenti molto più avanzati di NASA da dedicare all’esplorazione civile e alla conoscenza del pianeta.

Pregherei Roma di mettersi in ascolto, perché oltre ad ASI ha anche Frascati. Su Milano e su EXPO spero poco. Forse qualche radice è ancora viva, e l’entusiasmo potrebbe essere il “concime” giusto.

Il G 20 a Parigi ha deciso il “lancio di un’iniziativa di suivi satellitare (controllo continuativo) dell’agricoltura mondiale che migliorerà l’osservazione agricola attraverso l’accrescimento dell’uso di strumenti di «télédétection pour les prévisions de récolte et les prévisions météorologiques». E’ un primo progetto attuabile con mezzi già a disposizione. Gli obiettivi e le tappe del piano provengono dal Gruppo intergovernativo sull’osservazione della Terra (Group on Earth Observation - GEO) e di vari centri di ricerca dei paesi del G20.

Il piano si propone di rinforzare la capacità d’osservazione internazionale, di FAO e OMM (organizzazione metereologica mondiale). L’obiettivo oggi è limitato alla “diffusione delle previsioni pertinenti, al momento giusto e precise, sulla produzione agricola a livello nazionale, regionale e mondiale”. Il compito è reso possibile attraverso:

- il rinforzo dei sistemi di raccolta dei dati nazionali attraverso un programma di « formazione » ;

- una rete intensa d’organizzazione e di pratica satellitare e di controllo continuativo e ricerca ;

- un sistema operativo di « suivi o controllo continuativo » della produzione agricola mondiale a partire dai sistemi sperimentati d’osservazione satellitari e sul posto.

L’iniziativa rappresenta un contributo utile per AMIS con la fornitura di dati di previsioni più precise sulle colture. Essa sarà coordinata dalla segreteria di GEO insediata da OMM a Ginevra. Il collegamento con AMIS sarà definito con un accordo GEO-FAO.

Tappe del progetto.

- Un laboratorio internazionale denominato «Renforcer le suivi satellitaire de l’agriculture à

l’échelle nationale et mondiale pour améliorer la transparence des marchés» sarà organizzato per Settembre 2011. I partecipanti prenderanno parte alle decisioni di :

- Definire il quadro, le missioni, le regole e le risorse per la creazione di una rete internazionale d’organismi nazionali e regionali di controllo in continuo della produzione agricola.

- Definizione di programmi internazionali in appoggio alle esperienze e attività di ricerca in materia di controllo continuo della produzione.

- Creazione di road map per il coordinamento internazionale delle Agenzie Spaziali del pianeta nel concetto e nell’applicazione di un sistema d’osservazione da satellite che copra il bisogno di piano d’osservazione-controllo continuo della produzione agricola e ne garantisca il funzionamento nel lungo termine.

- Entro giugno 2012 i ruoli e le responsabilità specifiche dei differenti protagonisti (GEO,

FAO, OMM, Agenzie spaziali e organizzazioni nazionali di controllo continuo dell’agricoltura) saranno definiti ; una strategia per fornire i dati satellitari a questi protagonisti sarà elaborata e saranno stabiliti contatti con le agenzie di finanziamento per cogliere e garantire risorse per un periodo di 6 anni.

- I protagonisti nazionali, regionali e internazionali del controllo continuo dell’agricoltura saranno coinvolti nella definizione dettagliata degli obiettivi di progetto, del piano di lavoro e del calendario.

- I paesi del G 20 saranno invitati a fornire, sotto la forma di contributo in natura, attraverso le loro agenzie spaziali i dati satellitari necessari per tutti i paesi coinvolti.

- Il budget di questa fase preparatoria d’un anno non coprirà che le missioni ed i laboratori necessari alla definizione della strategia e alla garanzia dei 6 anni d’esercizio previsti in budget.

- I paesi del G 20 potranno sostenere questa fase preparatoria sia attraverso contributi diretti al budget sia attraverso il finanziamento della partecipazione dei propri esperti e rappresentanti nazionali, su una base di volontariato.

Annexe n°4 : Forum de réaction rapide

E’ deciso di mettere in essere un «Forum de réaction rapide» nel quadro del sistema d’informazione sui mercati agricoli (AMIS). Il «Forum de réaction rapide» promuoverà lo scambio preliminare e la discussione sulla prevenzione e la risposta alle crisi per una mobilitazione politica di reazione attraverso un’azione immediata d’intervento.

Il Forum dopo la valutazione della situazione nei mercati dedotte da AMIS valuterà la situazione di sicurezza alimentare del paese, la sua evoluzione, le opzioni politiche appropriate e attraverso il Comitato di Sicurezza Alimentare Mondiale (CSA) promuoverà una più ampia convergenza politica.

Prossime tappe

· La segreteria d’AMIS presso la FAO organizzerà una prima riunione del Forum di reazione rapida nel secondo semestre 2011 con la partecipazione dei paesi e organismi internazionali per discutere il processo ed il calendario.

- In Settembre 2011 sarà finalizzata la Guida di procedure per la gestione del Forum.

- Il Forum si riunirà ogni qualvolta nascerà un allarme, comunque non meno di una volta all’anno.

- Le riunioni si terranno possibilmente in occasione di riunioni internazionali. La definizione della Guida di gestione di crisi in cui verranno dettagliate le procedure da seguire per il caso di allarme sui prezzi alimentari a livello mondiale uscirà dai lavori della prima riunione.

Annexe n°5 : Boîte à outils de gestion des risques agricoles et de sécurité Alimentaire

Si tratta forse del tema più critico e complesso del programma affrontato dal G 20. Gli strumenti finanziari idonei alla gestione delle crisi di aumenti e di variazioni critiche dei prezzi sono di difficile consenso internazionale. I casi da prendere in esame sono innumerevoli e differenti uno dall’altro. Per queste ragioni l’accordo si è limitato alla costituzione di «une boîte à outils» (casetta degli attrezzi), da cui prelevare quanto possa essere più utile al caso da affrontare e che preveda comunque un’assistenza ai governi, alle imprese e all'impiego in grado di consentire la capacità d’affrontare il rischio in emergenza ed il modo della sua gestione.

L’incoraggiamento ai Paesi e ai territori vulnerabili è che ciascuno cerchi di «integrare» i propri piani di gestione di crisi e di sviluppo agricolo con l’adozione dei concetti di «analisi del rischio». Con l’Unione Africana (UA)/NEPAD è previsto un progetto pilota, nazionale o regionale, (CAADP) con l’aiuto della Banca Mondiale mentre si incoraggiano altri gruppi bancari allo sviluppo d’iniziative confrontabili. Le Banche e Agenzie finanziarie sono sollecitate allo sviluppo, con la loro consulenza, di un “Nuovo Meccanismo di consulenza nella gestione del rischio” per progetti pilota nascenti dalle considerazioni dei paesi più vulnerabili. Tra gli strumenti consigliati sono :

1) Il nuovo «Instrument de gestion des risques prix en agriculture » (APRM) della Société financière internationale (SFI)

2) La proposta della Banque Mondiale di offrire consulenza per l’accesso dei governi ai «mercati di gestione del rischio», alla «copertura finanziaria del rischio sui prezzi delle materie prime » e sulle «ottemperanze legali, regolamentari e tecniche» legate all’uso della «boite des outils» creata.

Seguono nel documento indicazioni di dettaglio delle alternative disponibili.

Prossime tappe

- Dialogo tra l’UA/NEPAD e partner interessati al progetto pilota del CAADP prima di Novembre 2011.

- Stato d’avanzamento sull’elaborazione del «Meccanismo della consulenza di gestione del rischio» dal gruppo di lavoro sullo sviluppo e la riunione del G 20 di Settembre 2011.

- Sulla base dello strumento APRM la Banca Mondiale presenta al più tardi entro Novembre 2011 lo stato d’avanzamento per il progetto pilota all’Africa sub-sahariana, all’Africa del Nord e al Medio Oriente.

- Appunti sulla strategia di copertura per le agenzie umanitarie internazionali (PAM) al più tardi per l’inizio 2012

- Stato di sviluppo per il G 20 di Settembre 2011 del gruppo di lavoro su «strumenti e meccanismo di gestione dei rischi elencati nella “boite à outils” dalle banche di sviluppo.

Annexe n°6: Réserves alimentaires humanitaires d’urgence

Il G 20 invita PAM e le organizzazioni internazionali interessate, oltre ai partner bilaterali, alla elaborazione di un progetto pilota per la costituzione di riserva alimentare umanitaria d'urgenza, di dimensione limitata in conformità all’Allegato 2 (accordo di OMC sull’agricoltura) allo scopo di :

- rinforzare le sinergie con e le iniziative regionali esistenti

- implementare i principi relativi all’efficacia dell’aiuto

- operare con la partecipazione attiva dei paesi implicati

- mettere in chiaro il rapporto costo/efficienza rispetto ad altri strumenti

- ottimizzare gli strumenti in essere

La proposta «pilota» sarà rivolta a un numero ristretto di paesi selezionati con i criteri FAO e ONU tra i più «vulnerabili» e soggetti a misure di assistenza trasparenti e predefinite. La combinazione di strumenti fisici e finanziari comprenderà la costituzione di riserve alimentari umanitarie d’urgenza, le condizioni di prelievo, gestione, reintegro delle scorte e la messa in pratica d’ogni esperienza incoraggiata dal G 20 in ambito di AMIS.

Prossime tappe

- PAM e partner preparano studio di fattibilità da oggi a fine giugno 2011 aperto a stakeholder della società civile e del settore privato da usare per la preparazione del «progetto pilota».

- Con l’inizio di settembre 2011 un seminario riunirà alti funzionari dei paesi ed organismi coinvolti, banche e altri stakeholder alla discussione del finanziamento e della attuazione del progetto.

- PAM e gli organismi partecipanti col sostegno del gruppo di lavoro preparano studio di fattibilità per il G 20 del settembre 2011. Il documento sarà completato dalle raccomandazioni di funzionamento, finanziamento, criteri di gestione, dimensione e tipologia delle «riserve».

- Con la riunione congiunta dei Ministri del Tesoro e dello sviluppo del G 20 verrà confermata l’emissione della direttiva definitiva completata con il Code de bonne conduite. Si tratta di Codice etico sottoscritto in riunione congiunta sulla responsabilità della gestione delle riserve alimentari d’urgenza, comprensive delle opzioni emergenti dalle future sedute del Comitato della Sicurezza Alimentare Mondiale (CSA).

 

di Enzo Lo Scalzo

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Commenti 1

Alfonso Pascale
Alfonso Pascale
02 luglio 2011 ore 16:52

Accanto alla lista di quello che c'è nella dichiarazione finale dei ministri agricoli del G-20, andrebbe stesa anche quella delle cose che mancano e che sono essenziali per affrontare l'insicurezza alimentare del pianeta.
Non c'è alcun impegno a sostenere le politiche agricole dei Paesi poveri (vorrei ricordare, a questo proposito, che una parte considerevole degli interventi di bonifica, irrigazione e opere civili nelle campagne del nostro Mezzogiorno d'Italia e di altre realtà arretrate d'Europa la realizzammo negli anni '50 con le risorse del Piano Marshall).
Non c'è alcuna indicazione concreta per unificare in un organismo internazionale le politiche agricole, quelle per la nutrizione e la sicurezza alimentare e quelle per la cooperazione allo sviluppo. Senza costituire un organismo istituzionale in cui i diversi paesi possano partecipare, decidere, prendere impegni formali e sottoporsi ad obblighi reciproci, non si regolano e rendono trasparenti i mercati, non si creano riserve alimentari e strumenti d'intervento a sostegno dei redditi agricoli.
Non si dice nulla sugli incentivi ai biocarburanti nonostante la lampante contraddizione tra la destinazione delle matrie prime agricole ad uso energetico e la difficoltà a soddisfare per tutti il diritto al cibo. I
Infine, contro la speculazione finanziaria sugli alimenti, su cui Sarkozy si era speso molto alla vigilia del vertice, tutto è rinviato ad ottobre alla riunione dei ministri delle finanze.
Queste lacune dimostrano che ancora non c'è consapevolezza della gravità della situazione, in primo luogo dell'aggravamento delle condizioni di povertà e di inedia e dei rischi di crisi alimentari in aree ampie del pianeta.