Italia 17/11/2017

A rischio un calo del 40% della produzione di olio d'oliva


Secondo gli esperti del settore quest’anno le anomalie climatiche determineranno una forte contrazione della produzione di olio, con un calo stimato fino al 30-40% del volume in alcune rappresentative aree vocate.

Solo le colture collocate in zone dove si è reso possibile disporre di impianti di irrigazione a goccia, infatti, hanno sofferto meno le conseguenze dell’accentuata diminuzione delle piogge rispetto all’andamento storico.

Pesanti rischiano di essere le ripercussioni sul settore olivicolo che, oltre al calo in quantità, risulterà più esposto rispetto al rischio di frodi e sofisticazioni, a danno dei consumatori meno attenti e consapevoli.

Ancora più essenziale, in tale contesto, sarà puntare sull’acquisto di prodotti controllati e garantiti, il cui processo produttivo è costantemente assoggettato a procedure standardizzate e rigorose.

Sono queste le congiunture nelle quali ancor più si evidenzia la necessità di una corretta informazione ed educazione del pubblico sulle caratteristiche distintive del prodotto di qualità, da realizzare attraverso una costante crescita identitaria dell’olio extravergine di oliva, che può essere fondata solo sulla promozione e valorizzazione dei rispettivi plus distintivi.

Un processo al quale vuole contribuire anche la campagna “looking for the Perfect Food”, realizzata con il contributo dell’Unione Europea e dello Stato Italiano. L’iniziativa si pone l’obiettivo di generare presso i consumatori maggiore consapevolezza nel personale approccio all’alimentazione diffondendo informazioni utili ad orientare le scelte verso il prodotto olivicolo di qualità europeo, controllato e garantito, mediante un’informazione il più possibile corretta ed esauriente.

Un consumatore che, secondo questa visione, deve divenire sempre più attivo “prosumer” e protagonista di un processo anche culturale che è l’unico in grado di indurre la crescita degli standard di qualità sugli scaffali della distribuzione, spesso sensibili unicamente a logiche legate al marketing e ai margini economici realizzabili sui prodotti.

Particolare attenzione andrà quindi posta, specie in questa fase, a favorire una maggiore conoscenza delle proprietà nutrizionali, salutistiche ed organolettiche degli oli extravergini di qualità: un circuito tracciato, sostenuto da un tessuto produttivo e da un know-how fortemente specializzati.

Quanto al tema dei delicati equilibri ambientali, climatici e di sostenibilità produttiva dai quali discende la stessa difficoltà della campagna olearia in corso, il portare all’attenzione della pubblica opinione valori fondamentali spesso poco considerati come quelli che esprimono le produzioni olivicole di eccellenza rappresenta il migliore investimento per sostenere un contesto paesaggistico, socioeconomico e culturale decisivo per il tessuto connettivo di interi territori e comunità.

Si tratta, quindi, non solo della migliore scelta per il gusto e per il nostro benessere, ma anche del più valido investimento da attuare a beneficio delle future generazioni.

 

di C. S.