Italia 28/09/2017

Una truffa da milioni di euro: vini da tavola spacciati per Doc

Tre arresti e un frode in commercio, ma anche una fiscale. Non hanno pagato accise sull’alcol per 12 milioni di euro e Iva per altri 7 milioni, senza dichiarare ricavi per 25 milioni


Tre arresti e sequestri per 23 milioni di euro.

Gli arrestati sono tutti titolari, di fatto e di diritto, di una cantina di Alba e sono tutti accusati di aver immesso sul mercato vini da tavola spacciati come prodotti pregiati a marchio Igt o Doc. L’accusa: associazione a delinquere internazionale finalizzata all’evasione fiscale, alla frode in commercio e al riciclaggio.

L’indagine era nata da una verifica fiscale in un’azienda agricola di Salgareda (Treviso): aveva imbottigliato e venduto vini bianchi, rossi e rosati da tavola con etichette false. Dagli accertamenti si è scoperto che 254 mila bottiglie erano state cedute alla cantina di Alba che, a sua volta, le aveva vendute in Inghilterra, Belgio, Germania, Italia. sono state sequestrate oltre 150 mila bottiglie, ma anche beni per 23 milioni di euro tra ville, appartamenti, auto e conti correnti dei 5 destinatari di misure cautelari. Per le vendite in Italia, grazie a "cantine virtuali" e false fatture, avrebbero venduto gran parte del vino in nero, mentre all’estero, con un unico documento d’accompagnamento imposto dalla legge, effettuavano diverse consegne.

Così non hanno pagato accise sull’alcol per 12 milioni di euro e Iva per altri 7 milioni, senza dichiarare ricavi per 25 milioni. I cinque titolari della cantina albese hanno tutti precedenti specifici: in passato erano stati messi sotto indagine delle Procure di Vicenza e Napoli.

di C. S.