Italia 08/05/2017

Prima gli olivicoltori, per dare un futuro all'olio extra vergine d'oliva italiano

Il futuro passa da un prodotto d'eccellenza e da accordi di filiera in grado di soddisfare soprattutto chi ogni giorno lavora per garantire la qualità: gli agricoltori. L'Interprofessione sarà il tavolo da cui far ripartire la filiera


I vertici della filiera olivicola italiana si sono dati appuntamento venerdì, a Giovinazzo, per discutere davanti ad una platea gremita del futuro dell'olivicoltura italiana.

Un futuro che passa da un prodotto d'eccellenza e da accordi di filiera in grado di soddisfare soprattutto chi ogni giorno lavora per garantire la qualità: gli agricoltori.

"Da anni abbiamo intrapreso a livello nazionale con il Consorzio Nazionale Olivicoltori e a livello locale con Oliveti Terra di Bari un percorso importante che mira a valorizzare gli olivicoltori e la qualità del prodotto italiano - ha sottolineato il padrone di casa Gennaro Sicolo, Presidente di Oliveti Terra di Bari -. C'è un clima di fiducia, riteniamo che ci siano prospettive future importanti per l'economia olivicola".

Semplificazione e dignità, invece, sono le parole chiave del futuro per David Granieri, Presidente della Filiera Olivicola Olearia Italiana, organizzazione interprofessionale che raccoglie organizzazioni di produttori, rappresentanti del mondo del commercio e della trasformazione."Abbiamo la necessità - ha sottolineato Granieri - di dare dignità a tutti i settori che compongono la filiera olivicola italiana per garantire il potenziamento quantitativo e soprattutto qualitativo di tutto il settore".

Giovanni Zucchi, tra i principali industriali dell'olio in Italia, ha ribadito l'importanza degli accordi di filiera soprattutto per poter proporsi con efficacia sui mercati internazionali: "Bisogna continuare sulla strada della qualità e della tracciabilità del prodotto che gli accordi di filiera, in grado di unire organizzazioni di produttori e industria, possono garantire, visto che all'estero, ad esempio, richiedono olio extravergine d'oliva italiano puro, senza residui di fitofarmaci".

A concludere l'incontro il Presidente Nazionale della Confederazione Italiana Agricoltori, Dino Scanavino: "La filiera deve saper tutelare chi lavora ogni giorno, perché gli agricoltori da soli non possono sopportare questioni climatiche o problemi di altra natura. Molto si sta facendo, ma bisogna lavorare ancora meglio per garantire crescita e serenità".

di C. S.