Italia 19/04/2017

Olio d'oliva a sostenibilità totale, si parte dall'Italia per raggiungere il mondo

L'extra vergine sarà firmato dall'Oleificio Zucchi ma è prodotto dai soci Aipo, Cno, Confoliva, Unapol, Unaprol e Unasco con la benedizione di Fai, Symbola, La Scuola de La Cucina Italiana e l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo


Sostenibilità totale, è questo il primo risultato della neonata Interprofessione olio d'oliva, anche se il progetto è partito già da un paio d'anni. La nascita del Tavolo olivicolo prima e della Fooi dopo hanno infatti contribuito in maniera decisiva a riannodare i fili del dialogo tra i vari attori della filiera, svelenendo un clima quantomai acceso, permettendo di avviare anche progetti tra privati come quello tra la Zucchi Spa e le organizzazioni dei produttori coinvolte.

Grazie al lavoro dell'ente di certificazione CSQA e Ambiente Italia, società di consulenza tecnico-scientifico sui temi della sostenibilità ambientale in Italia e in Europa, è nato uno strumento aperto a tutti i player sul mercato olivicolo per un olio extravergine di oliva buono, salutare, rispettoso dell’ambiente e del territorio e giusto nel riconoscimento economico del lavoro. 

La sostenibilità totale prevede il coinvolgimento di tutti gli attori della filiera e oltre 150 requisiti che ogni singolo componente della filiera deve soddisfare perché l’olio prodotto possa ottenere la Certificazione di Sostenibilità, con verifiche dalla fase agricola fino al confezionamento.

Quattro sono i pilastri alla base della Certificazione di Sostenibilità:

- Ambientale: agricoltura a produzione integrata, ciclo di vita, impatto ambientale, biodiversità

- Sociale: rispetto dei lavoratori e della comunità, lotta al caporalato, formazione

- Economico: prezzo equo, generazione e distribuzione della ricchezza, redditività, efficienza

- Nutrizionale per portare sulle tavole un olio con specifici parametri merceologici, nutrizionali e salutistici.

Oggi l'olio a sostenibilità totale sarà firmato da Oleificio Zucchi.

“Si tratta per noi di un investimento di grande respiro – commenta Alessia Zucchi, Amministratore Delegato di Oleificio Zucchi – per il quale ci auguriamo di essere precursori di un nuovo corso. Il nostro obiettivo è, infatti, incoraggiare il comparto dell’olio di oliva italiano a intraprendere un percorso di sostenibilità e trasparenza e portare al consumatore un olio extravergine di oliva di più alta qualità, giusto, sostenibile e tracciabile dall’oliva al piatto”. Un investimento che non si ferma al traguardo raggiunto, ricorda Giovanni Zucchi, Vice Presidente, Public Affairs & Corporate Development dell’azienda: “I prossimi passi per noi saranno estendere questa Certificazione anche alle nostre filiere comunitarie e, soprattutto, costruire un virtuoso percorso di valorizzazione del prodotto sostenibile italiano dentro e fuori i nostri confini. L’ambizione di aprire la strada a un reciproco scambio di competenze e investire sulla promozione della cultura del gusto, è giustificata dal sostegno forte e reciproco dei nostri partner quali il FAI – Fondo Ambiente Italiano, Symbola – Fondazione per le qualità italiane, La Scuola de La Cucina Italiana e l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo."

Soddisfazione anche da parte di CSQA: “Il confronto con gli stakeholder è stato fondamentale per lo sviluppo di questa certificazione che per prima ha introdotto l’asset nutrizionale come pilastro della sostenibilità oggetto di certificazione – dichiara Maria Chiara Ferrarese Business Assurance di CSQA Certificazioni. È per noi un grande onore aver lavorato in sinergia con tutti gli attori di una filiera così importante per il Made in Italy italiano e con Oleificio Zucchi. Siamo convinti che questa esperienza di condivisione e certificazione rappresenti un’opportunità anche per le altre filiere italiane che sentono l’esigenza di migliorare il proprio posizionamento sul tema della sostenibilità”.

di T N