Italia 01/12/2016

Infrastrutture irrigue e contratti di filiera, sbloccati 400 milioni di euro

Il Cipe ha stanziato in maniera definitiva 400 milioni di euro per il settore agricolo e agroalimentare. La maggior parte dei fondi, 295 milioni di euro, verranno destinati all’irrigazione collettiva, per ridurre i processi di desertificazione e salvaguardare gli ecosistemi agricoli


Il CIPE ha stanziato in maniera definitiva 400 milioni di euro per il settore agricolo e agroalimentare.

“Aggiungiamo un altro tassello importante – ha commentato il Ministro Maurizio Martina - per gli investimenti nel comparto. I 400 milioni del CIPE di oggi sono la conferma della centralità dell’agricoltura nelle scelte economiche del governo e rappresentano un punto importante per la crescita.

Puntiamo su infrastrutture irrigue più efficienti, sulla semplificazione burocratica e su un nuovo modello di gestione sostenibile del patrimonio boschivo. I 60 milioni per i contratti di filiera, poi, saranno utili a proseguire il lavoro fatto in questi anni per rafforzare i rapporti tra chi produce e chi trasforma.”

I fondi sono ripartiti:

- 295 milioni per le infrastrutture irrigue. Tali interventi, destinati all’irrigazione collettiva, si inquadrano nell’ambito di una strategia rivolta alla riduzione/contenimento dei processi di desertificazione e salvaguardia degli ecosistemi, adeguamento ai cambiamenti climatici nelle zone agricole a rischio esondazione, di miglioramento della qualità e quantità dei corpi idrici superficiali e sotterranei. Gli interventi sono complementari con quelli previsti Programma di sviluppo rurale nazionale (PSRN), cofinanziato con risorse europee per un importo di 300 milioni di euro.

- 60 mln per contratti di filiera e di distretto. Questi sono uno strumento agevolativo dedicato al sostegno di investimenti di rilevanza nazionale nel settore agroalimentare e delle agroenergie. Si prevede di finanziare 25-30 contratti di filiera/distretto, 150 imprese agricole e agroalimentari. Il finanziamento si associa a 200 milioni di euro del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI) della Cassa depositi e prestiti per attivare un totale di 300 milioni di investimenti.

- 5 milione per “Multifunzionalità della foresta e uso sostenibile delle risorse rinnovabili nelle aree rurali”. Si tratta di azioni volte a promuovere una corretta gestione delle aree silvo-pastorali di montagna, allo scopo di assicurare la residenzialità in territori altrimenti destinati all’abbandono. Le azioni prevedono la promozione di nuove strutture per la gestione associata delle proprietà forestali e il rafforzamento delle reti di imprese operanti nella filiera forestale.

- 40 milioni per “Piano Agricoltura 2.0” che comprende un programma di interventi di semplificazione ed innovazione finalizzato all’incremento della capacità amministrativa in agricoltura, compresi nella Strategia per la crescita digitale 2014-2020 – Agenda digitale.
Gli ambiti di intervento sono: innovazione del Sistema informatico agricolo nazionale (SIAN) e configurazione di servizi di innovazione per l’amministrazione e per le imprese.

di C. S.