Gastronomia 23/05/2017

I fiori nella gastronomia, si amplia il panorama

Una ricerca europea, che avrà il suo centro a Sanremo, vedrà al centro l'uso in cucina di garofani, begonie, calendule, ma anche nasturzio, margheritine e alcune specie di salvie


Sono state scoperte nuove varietà di fiori eduli grazie al progetto "Fiori commestibili" che parte dalla capitale italiana dei fiori, Sanremo. In Liguria ad essere protagonista è il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (Crea).

Il progetto è stato presentato ieri dal sindaco di Sanremo Alberto Biancheri, del presidente del Crea Salvatore Parlato e della responsabile Crea di Sanremo Barbara Ruffoni. "E' un progetto italo francese finanziato con i fondi europei di sviluppo territoriale - queste le parole di Ruffoni rilanciate dall'agenzia Ansa - Questa filiera dei fiori commestibili è particolarmente interessante perché in crescita. Ne abbiamo di molti tipi: alcuni li mangiamo già senza saperlo, come i fiori di zucca o il carciofo ma ci sono anche le begonie e i garofani soltanto per citarne alcuni e tanti altri sapori che fanno bene alla salute".

Ma quanto sono i fiori eduli? "Una cinquantina in tutto - risponde Ruffoni - ma noi abbiamo nel cassetto un'altra ventina di specie che ancora non sono sul mercato. Coinvolgeremo gli chef per dare questo importante input". Il progetto viene condotto in collaborazione con diversi enti come la Camera di Commercio di Nizza, un istituto di formazione di Antibes e gli atenei di Genova e Torino.

Fonte: Ansa

di C. S.