Gastronomia 16/11/2016

Sempre più italiani tra le stelle della Guida Michelin

La ristorazione italiana premiata dalla bibbia gastronomica francese. Con 33 novità tra i ristoranti di qualità, l’Italia mantiene la seconda selezione più ricca al mondo. Sono ben cinque le due stelle in più rispetto allo scorso anno


E' stata presentata a Parma la Guida Michelin 2017.

Con 33 novità tra i ristoranti di qualità, l’Italia mantiene la seconda selezione più ricca al mondo, totalizzando 343 indirizzi stellati. Nell'empireo delle Tre Stelle sono stati confermati in 8, ben 5 quelli che hanno visto arrivare la seconda stella, mentre in 28 stasera festeggiano l'ingresso nella 'Bibbia rossa', arrivata alla 62esima edizione. Ma non c'è solo l'alta ristorazione: sono 260 gli indirizzi che si possono fregiare del marchio Bib Gourmand, cucina di qualità ma a un prezzo contenuto, con un menù completo a meno di 32 euro.

Le tre stelle anche quest'anno sono andate a 'Piazza Duomo' ad Alba (Cuneo), 'Da Vittorio' a Brusaporto (Bergamo), 'Dal Pescatore' a Canneto sull'Oglio (Mantova), 'Le Calandre' a Rubano (Padova), 'Osteria Francescana' a Modena, 'Enoteca Pinchiorri' a Firenze, 'La Pergola' a Roma e 'Reale' a Castel di Sangro (L'Aquila).

Sono quarantuno i ristoranti italiani che possono vantare le due stelle Michelin. Cinque le novità: Danì Maison a Ischia, Terra in Val Sarentino, Locanda Margon a Trento, Seta a Milano, Enrico Bartolini al Mudec di Milano.

Molti i giovani talenti ai quali viene assegnata per la prima volta l’ambita stella. Tra le 33 novità, infatti, 10 chef hanno un’età inferiore ai 35 anni, mentre tra i 9 ristoranti che confermano la stella con cambio di chef 5 hanno meno di 30 anni.

''La Guida 2017 è un viaggio in Italia che davvero suggerisce molte deviazioni - spiega Sergio Lovrinovich, caporedattore della Guida Michelin Italia - Danì Maison di Nino di Costanzo, a Ischia, è un viaggio nella tradizione partenopea scandito dai suoi classici, che passa per un giardino dai colori arcobaleno. È la novità più significativa al centro-sud. Al nord, abbiamo due belle novità: la cucina aromatica di Schneider al ristorante Terra, in Val Sarentino, e la sicura mano di Alfio Ghezzi alla Locanda Margon, a Trento, maturata negli anni e ben sostenuta da una maison di vini di alta qualità. Due novità a Milano, città dalla clientela esigente, cosmopolita e appassionata di arte, che ben si addice ai due ristoranti Seta, al Mandarin Oriental Hotel, ed Enrico Bartolini al Mudec, Museo delle Culture in zona Navigli".

di C. S.