Economia 27/03/2015

Un 2014 ricco di novità per il biologico secondo BioBank

Emilia-Romagna, Lombardia e Toscana si confermano alla guida della classifica per numero assoluto di attività. L’Emilia-Romagna è prima per e-commerce, ristoranti, vendita diretta e mercatini. La Lombardia è in testa per mense, gruppi d’acquisto e negozi. Segue la Toscana, leader incontrastata degli agriturismi


Il biologico è un futuro già possibile oggi.
Non solo perché continua a crescere, mentre intorno molti altri settori sono in flessione o segnano il passo. Ma perché ha saputo conquistare il suo spazio, superando le diffidenze iniziali, passando oltre le mode, forte delle sue radici: la tutela della salute e dell’ambiente.
E perché sempre più giovani guardano proprio al biologico per il loro futuro.

Il 2014 ha portato molte novità. Prima di tutto la crescita dei ristoranti bio, in particolare di quelli biovegetariani, anche con l’esordio della prima catena di locali bio-veg in franchising.
Poi lo sviluppo dell’e-commerce di alimenti bio su tutti i fronti: aziende che cercano un contatto diretto con il loro pubblico, negozi specializzati che vogliono ampliare il loro raggio d’azione ed operatori esclusivamente virtuali.
Ed infine il fermento dei negozi, con l’avvio di nuove reti promosse da aziende storiche del settore, da protagonisti della grande distribuzione che diversificano nel bio, da catene estere di negozi specializzati che guardano all’Italia per la loro espansione.
Negozi sempre più grandi, accoglienti, con un assortimento ampio e profondo che conta migliaia di prodotti, un’esposizione ragionata, un pubblico vasto e diversificato per età, ceto sociale, motivazioni.
Quanta strada è stata fatta dai primi anni Settanta, quando i negozi erano piccoli, alternativi, spesso legati ad un’associazione, con pochi prodotti di base, frequentati da una cerchia di fedelissimi con forti motivazioni ideologiche.

Il bio cresce e si moltiplica nonostante la crisi.
La nuova fotografia del biologico italiano scattata da Bio Bank nasce dai censimenti diretti di migliaia e migliaia di operatori. Negli ultimi cinque anni sono cresciute tutte le tipologie di attività monitorate nel Rapporto, con una sola eccezione.

Al primo posto, con l’incremento più significativo, pari al 65%, ci sono i ristoranti & co. Quindi anche bar, gelaterie, gastronomie, caffetterie, pizzerie e bistrot, passati dai 246 del 2010 ai 406 del 2014. Al secondo gli e-commerce di alimenti bio, cresciuti del 58%. Erano 152 nel 2010, sono arrivati a quota 241. Al terzo posto le mense scolastiche che segnano un +43%, passando da 872 a 1.249. Per i gruppi d’acquisto, la crescita è del 20%: da 742 a 891. Un ritmo non più esponenziale come negli anni precedenti. Segnano un +20% anche le aziende con vendita diretta, passate dalle 2.421 del 2010 alle 2.903 del 2014. Crescono del 19% gli agriturismi passando da 1.302 a 1.553. Il numero dei negozi cresce del 16%: erano 1.163 nel 2010, sono arrivati a 1.348 nel 2014. Gli unici che non crescono né calano sono i mercatini fermi a quota 221.

Emilia-Romagna, Lombardia e Toscana si confermano alla guida della classifica per numero assoluto di attività. L’Emilia-Romagna è prima per e-commerce, ristoranti, vendita diretta e mercatini. La Lombardia è in testa per mense, gruppi d’acquisto e negozi. Segue la Toscana, leader incontrastata degli agriturismi.

Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta e Umbria guidano invece la classifica per densità di attività ogni milione di abitanti.
Il Trentino-Alto Adige è leader per densità di e-commerce, gruppi d’acquisto e negozi. La Valle d’Aosta è al primo posto per i mercatini. L’Umbria ha il primato di agriturismi e aziende con vendita diretta.

Alla cosmesi ed alla detergenza è dedicato invece il Fuori Rapporto, data l’importanza di questo comparto emergente.

Il Rapporto, curato da Achille Mingozzi e Rosa Maria Bertino, ricco di grafici, presenta i dati del 2014, l’andamento nel periodo 2010-2104, le informazioni caratteristiche di ogni tipologia di attività, le novità emergenti ed un rapido inquadramento per meglio comprendere la genesi di certi fenomeni e la loro evoluzione nel tempo.

di C. S.