Economia 04/02/2013

Rapporto Eurispes 2013, gli italiani tagliano sull'alimentazione e concentrano la spesa su punti vendita economici


Nelle dichiarazioni degli italiani estrapolate dal Rapporto Italia 2013 di Eurispes il ricorso ai propri risparmi e le gravi di difficoltà ad arrivare alla fine del mese se non alla terza settimana riguardano 3 cittadini su 5. La perdita del potere d'acquisto è nettamente avvertita da 7 italiani su 10. La vita al tempo dell'attuale crisi evidenzia scelte che devono fare riflettere. Quasi l'85% della popolazione cambia marca di un prodotto alimentare se conveniente. Oltre il 72% degli italiani si concentra su punti vendita sempre più economici per la spesa alimentare, mentre nel 2012 a sostenere questa realtà era stato un 20% in meno. Le cene a casa sostituiscono per il 77,2% dei nostri concittadini le spese in ristoranti o pizzerie, mentre era il 56,7% a sostenerlo lo scorso anno. Circa il 55% degli intervistati afferma di portarsi il pranzo da casa nei giorni lavorativi. Nella percezione degli italiani che si basa su bilanci familiari reali il carico fiscale è decisamente aumentato: tanto per il 41,7%, un po' per il 27,5%. Il 57% degli utenti del web dichiara di essere iscritto ad un gruppo d'acquisto. I prodotti/servizi più acquistati con tale metodo sono pasti ed oltre il 17% dei navigatori acquista online prodotti alimentari.

Sono numeri significativi che impongono una netta inversione di rotta fin dai primi passi della prossima legislatura, partendo da un'adeguata riduzione del carico fiscale sui lavoratori e sulle imprese per dare ossigeno ai consumi e rilanciare la produttività e intervenendo per alleggerire le numerose accise vigenti sulle tariffe energetiche. Si pensa, solo per citare un esempio, all'IVA, che va riportata a livelli di sostenibilità per il gravoso effetto moltiplicatore che già rappresenta in attesa del temibile, e da scongiurare, aumento al 22%.

 

di C. S.