Mondo Enoico 05/04/2017

L'Italia vitivinicola fa poca qualità e tanta quantità

L'Italia è il terzo Paese dell'Unione Europea per superficie coltivata a vigneto. Le maggiori superfici a vite in Spagna e Francia. L'Italia dedica alla produzione di vino di qualità il 52,1% dell'uva che coltiva, contro la media Ue del 78%


Terzi nell’Unione europea per superficie coltivata a vigneto. Prima di noi la Spagna e la Francia.

L’Italia è però solo penultima per la quota di vigneti dedicati al vino di qualità, ovvero i vini Doc e Igt secondo i dati Eurostat, ovvero l'ufficio di statistica dell'Ue.

I vigneti Doc/Igt ovvero Dop/Igp rappresentano solo il 52,1% del totale, a fronte di una media europea del 78,2%. Un livello più basso si registra solo in Romania con il 27,7% di "vino di qualità".

Entrando nel merito dell’analisi desta una certa curiosità scoprire che nel rapporto annuale sui vigneti stilato dall'ente statistico Ue e relativo all'anno 2015, Paesi che teoricamente avrebbero una tradizione vinicola meno rinomata di quella tricolore possano vantare quote di territorio dedicate al "vino di qualità" ben più elevate. Ad esempio la Germania e il Lussemburgo, entrambi con il 100%, ma anche la Repubblica Ceca (99,8%), e poi Croazia (90,9%), Ungheria (97,8%), Slovenia (99,3%), Slovacchia (98,3%) e il Regno Unito (99,9%). Al di là della Romania, solo in Grecia (52,5% di produzione catalogata come di qualità) si registrano valori simili a quello dell'Italia, mentre in Francia si sale all'84,4% e in Spagna 95,6%.

Tornando invece all'estensione dei vigneti, su quasi 3,2 milioni di ettari totali nell'intera Ue al primo posto si colloca la Spagna, con 941 mila ettari, seguita dalla Francia con 802 mila ettari e dall'Italia, appunto, con 619 mila ettari. Più lontano il Portogallo con 198 mila ettari, la Romania con 183 mila ettari e la Germania con 103 mila ettari.

Infine, sul numero di proprietari di vigneti a svettare senza rivali è la Romania, con 854 mila casi ma una estensione media ridotta a 2 decimi di ettaro. Seguono la Spagna con 517 mila proprietari e l'Italia con poco meno di 300 mila casi e un estensione media di 2 ettari. Molto più concentrata la proprietà in Francia: 46 mila "holding" e una estensione media che supera i 10 ettari, la più elevata nell'Unione.

di C. S.