L'arca olearia 08/10/2015

La sansa a due fasi nel biogestore dopo un pretrattamento semplice ed efficace

La sansa a due fasi nel biogestore dopo un pretrattamento semplice ed efficace

La sansa a due fasi ha una bassa biodegradabilità che la rende un substrato difficile da utilizzare in un biodigestore. Un processo con acqua ossigenata in condizioni alcaline può migliorare significativamente la trattabilità anaerobica del sottoprodotto


Un gruppo di ricerca dell'Università della Calabria ha individuato i meccanismi e la cinetica di reazione del processo di ossidazione della sansa umida, ottenuta da decanter a due fasi.

Il problema di questo sottoprodotto è la bassa biodegradabilità e l'elevata quantità di composti fitotossici, che lo rende difficile da trattare mediante processi biologici convenzionali.

Negli ultimi anni sono stati sviluppati diversi pretrattamenti di questi sottoprodotti per aumentare la loro biodegradabilità anaerobica e sfruttarli per la produzione di biogas. Tuttavia, questi processi sono spesso costosi e difficili da realizzare.

I ricercatori calabresi, invece, hanno sviluppato un pretrattamento efficace e facile da gestire, basato sull'utilizzo di acqua ossigenata in condizioni alcaline, senza l'aggiunta di catalizzatori.

Molti esperimenti sono stati condotti sulla sansa umida per valutare l'influenza del pH e del dosaggio dell'acqua ossigenata sulle prestazioni del processo.

Nelle migliori condizioni è stata osservata una diminuzione dei polifenoli, antiossidanti che rendono difficile il processo di ossidazione, di circa il 72%.

L'analisi cinetica dei risultati sperimentali ha permesso di indagare i meccanismi di reazione e di ottimizzare le procedure operative. Questo permesso di ridurre la dose di acqua ossigenata senza il verificarsi di una notevole riduzione delle prestazioni.

La sansa così pretrattata è stata utilizzata per la produzione di biogas, in un impianto pilota. E' importante notare che la sansa è stata utilizzata tal quale, ovvero senza l'aggiunta di altri substrati di digestione. La resa in metano è stata elevata, 0,328 LCH4LCH4/gCODremoved, mentre si è assistito anche a una forte diminuzione del carico chimico inquinante, COD, pari al 77%.

Bibliografia

A. Siciliano, M.A. Stillitano, S. De Rosa, Biogas production from wet olive mill wastes pretreated with hydrogen peroxide in alkaline conditions, Renewable Energy, Volume 85, January 2016, Pages 903-916, ISSN 0960-1481

di R. T.