Massime e memorie 23/09/2006

IL PIU' DEPLOREVOLE DEGLI INGANNI


Dietro quella muraglia c'è un grande Paese che stupisce e che, dice chi sa, è destinato a contare sempre di più nel mondo. Però, dietro quella muraglia c'è anche il più deplorevole degli inganni: l'umiliazione dell'uomo ridotto a schiavo, lo schiaffo bruciante e quotidiano al diritto di pensare liberamente. È in base a questi inganni che la Cina sta per compiere, per dirla con Mao Zedong, «il grande balzo in avanti», stavolta sulla scena mondiale. La sua economia fa così paura che attrae frotte di diplomatici dell'economia, seguaci della tattica secondo cui al nemico conviene offrire contratti, relazioni proficuamente amichevoli.
Ma dietro quella muraglia ci sono milioni di schiavi-prigionieri che, per dissenso politico o semplice «mugugno», per criminalità ma spesso per altro, vengono rinchiusi nei Laogai. Termine che è l'equivalente di gulag sovietico o campo di concentramento nazista.

Pier Mario Fasanotti

Testo tratto dal quotidiano "il Giornale" del 12 settembre 2006: Gulag.Gli schiavi dell’economia cinese, link esterno

di T N