Massime e memorie 06/05/2006

PREPARATIVI CONTRO TEMPI MIGLIORI


Preparativi contro tempi migliori

I
Era un giorno di meraviglia che incantava
il reticente visitatore,
la residua pietà che lo portava
nel silenzio d’estate a commentare
malattie immaginarie.
Ride bene chi ride l’ultimo e poi
bisogna prepararsi alla guerra
contro i tempi migliori che verranno.

II
Frugando col bastone in mezzo all’erba
cercava quella radice, forse un fiore
o soltanto il suo nome (la memoria
ha stremato la forma ed i colori;
non ho tempo per ricordare perché devo
prepararmi alla guerra
contro i tempi migliori che verranno).

III
Spandeva il suo chiarore galleggiando
nel bicchiere riempito d’olio fino
secondo la misura della notte
e il numero dei morti: erano tanti
che avevano combattuto
contro i tempi migliori che verranno.

IV
Impercettibili movimenti,
un soffio interno a quello stesso ardore
lo portavano a volte sul confine
di quel mondo gentile che poi fu sterminato;
non c’è olio né vino a sufficienza
contro i tempi migliori che verranno.

V
Una leggiadra dea sotto le stelle
di un altro cielo, un giorno,
mi porse la radice, forse un fiore.
Ma l’ora è già passata; suona in fondo
al corridoio la mia campana. Siete pronti
contro i tempi migliori che verranno?

Giorgio Mannacio

Testo tratto da: Giorgio Mannacio, Preparativi contro tempi migliori, Aleph, Torino 1993

di T N