Massime e memorie 14/05/2011

La sfidanzata ha seni morbidi morbidi

L’immaginifica prosa di Ramon Gomez de la Serna e le innocenti, vergini e abbondanti mammelle, dolci come fichi


La sfidanzata è una ragazza che dopo aver avuto molti fidanzati resta sfidanzata. Ha meritato di sposarsi più di qualsiasi altra; ma la sorte non l'ha favorita, le ha dato i numeri dispari, numeri senza fortuna, infedeli, con le palline nere.

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La sfidanzata accoglie un nuovo fidanzato con un sorriso che è ancora pieno di bontà, fiduciosa e felice. E' dolce con lui, ne ha cura, gli crede, lo sta a sentire. La sfidanzata non è dura di cuore, anche dopo aver avuto tanti fidanzati.

La povera sfidanzata aspetta ancora e coltiva l'ultimo fidanzato con lo stesso affetto del primo...

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Quello che la sposasse - non lo farà nessuno - troverebbe in lei il balsamo consolatore, qualità che le viene dal fatto che molti l'hanno delusa.

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E' nei seni delle sfidanzate che risiede maggiormente questo loro stato. Sono molto morbidi, li hanno ammorbiditi le mani passeggere, possiedono la morbidezza tipica dei seni della signora sposata da molti anni, eppure esse sono completamente vergini. Mai nessuno si renderà conto del fascino insito in questo paradosso?

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Solo il re dei golosi, che sa scegliere la pasta o il dolce migliore nella pasticceria piena di diversi dolci e paste, saprebbe scegliere quei seni desolati, innocenti, abbandonati, buoni come la banana migliore tra le banane mondate da altre mani, domate da altri. Seni che possono nascondere le proprie eccessive condiscendenze, perché sono morbidi come i fichi molto maturi e molto dolci!

Seni pieni di tenerezza e delusione!

Ramon Gomez de la Serna

 

Testo tratto da: Ramon Gomez de la Serna, Seni, a cura di Elena Carpi Schirone, Biblioteca dell'Eros, ES, Milano 1991

 

di T N