Massime e memorie 23/04/2011

All’insegna dell’ulivo e dell’olio

Lo Spirito di Dio penetra come l’olio nelle membra di questo Unto, ne impregna i pori e le giunture, ne permea la pelle e l’anima. L’intensa prosa delle omelie crismali del compianto don Tonino Bello


(…) tutta la Settimana Santa si svolge all’insegna dell’ulivo.

Dal monte degli ulivi ebbe inizio l’entrata trionfale di Gesù in Gerusalemme.

Dal monte degli ulivi avvenne la sua gloriosa ascensione al cielo.

Nel giardino degli ulivi si consumò il tradimento del Giovedi Santo. Sotto gli ulivi Gesù agonizzò e fu arrestato.

Quanti ulivi, e quanto grondare di olio profumato in questa Settimana Santa! Dalla mistura preziosa con cui Maria unse a Betania i piedi del Maestro (…) alla provvista di oltre trenta chili di oli aromatici e di unguenti orientali portati da Nicodemo per la sepoltura del venerdi; agli oli profumati preparati in trepida attesa dalle donne il giorno di sabato e portati al sepolcro nell’alba della resurrezione!

Olio e ulivi. Alberi secolari contorti, nodosi, genuflessi sulle pendici dei monti di Palestina. E olio profumato, liscio come una carezza, leggero come il respiro di un angelo, fluente delle antiche benedizioni di santi vegliardi e delle promesse arcane di tutti i Patriarchi.

Perché tanto olio in questa Settimana Santa se non per sottolineare, nel momento supremo della vita di Gesù, che egli è l’Unto, o, come si dice in greco, il Cristo, o, come si dice in ebraico, il Messia?

Tutto quest’olio sembra quasi la risposta alla domanda del Sommo Sacerdote “Sei tu il Cristo?”

Tonino Bello

 

 

Testo tratto da: Antonio Bello, Convivialità delle differenze. Omelie crismali, edizioni la Meridiana, Molfetta 2006

 

di T N