Associazioni di idee 29/07/2014

Agronomi contro lo scioglimento del Corpo Forestale


Disaccordo da parte del CONAF allo scioglimento del Corpo Forestale dello Stato, così come è stato previsto nel decreto Madia sulla Pubblica Amministrazione. Il consiglio dei ministri ha infatti approvato il disegno di legge in tema di riorganizzazione della pubblica amministrazione che, (all’art.7 comma 1), decreta l’assorbimento delle funzioni di polizia del Corpo Forestale dello Stato in quelle delle altre forze di polizia e delle amministrazioni locali, pur “restando la garanzia degli attuali livelli di presidio dell’ambiente e del territorio e la salvaguardia delle professionalità esistenti”.

"Non si possono cancellare con un atto quasi duecento anni di storia al servizio del Paese – commenta il presidente CONAF Andrea Sisti –. Il Corpo Forestale è un’istituzione, utile e gloriosa, la vera sentinella del nostro territorio, è l’unica forza di polizia dello Stato specializzata nella tutela del paesaggio e dell’ambiente e nella difesa del patrimonio agroforestale nazionale. Una realtà formata da personale specializzato che svolge un fondamentale servizio all’intera comunità, basti pensare agli incendi boschivi e alle operazioni contro le agropiraterie nel campo alimentare, oppure la sorveglianza dei parchi nazionali e delle riserve naturali".

Nel 2013 proprio fra il Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali ed il Corpo Forestale dello Stato fu siglato un protocollo d’intesa con gli obiettivi della tutela dell’ambiente e delle attività del mondo rurale, ma anche gestione, controllo e valorizzazione dei processi agricoli, zootecnici e forestali in Italia. "Con il Corpo Forestale – sottolinea Sisti – abbiamo iniziato un percorso comune, una collaborazione attiva con l’obiettivo di tutelare ambiente e mondo rurale, nonché per controllare e valorizzare i processi di produzione agroalimentare; puntando sulla sostenibilità nella gestione e tutela della risorse ambientali e tutela della sicurezza, territoriale ma anche agronomica e fitosanitaria. L’ipotesi dello scioglimento del Corpo Forestale, rappresenterebbe a mio avviso, una grave perdita per il sistema Paese, un grave colpo per la difesa e la salvaguardia del territorio e del made in Italy agroalimentare. Privarsene proprio in un momento storico delicato e particolare come quello attuale, sarebbe un errore dalle conseguenze non immaginabili".

di C. S.