Italia 26/10/2010

Convention mondiale Camere Commercio Italiane all’Estero, patto a tre per il Sistema Italia

Ancora più salda e concreta l’alleanza tra Ministero dello Sviluppo Economico e degli Affari Esteri, sistema camerale e Simest con progetti e nuove risorse per rilanciare il Made in Italy all’estero nel 2011


La XIX Convention mondiale delle Camere di Commercio Italiane all’Estero (CCIE), che si sta svolgendo in questi giorni a Parma, è stato lo scenario in cui la collaborazione tra Ministero dello Sviluppo Economico e degli Affari Esteri, sistema camerale e Simest è diventata un vero e proprio patto per dare alle imprese italiane un sostegno sempre più concreto nel mondo.

La recente riforma delle Camere di commercio italiane ha dato una nuova fisionomia al sistema, che oggi è costituito da 105 Camere italiane, dalle loro articolazioni territoriali, dalle Aziende Speciali e dalle 75 Camere di Commercio Italiane all’Estero e dalle 35 Camere di Commercio miste.

“Questa riforma è un successo per l’intero sistema economico perché rende le Camere di commercio una rete più forte per le imprese, in grado di assisterle nei punti di origine e nei punti di approdo all’estero. – ha dichiarato Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere – Ecco perché vogliamo saldare questa alleanza virtuosa con le istituzioni per le specifiche funzioni di supporto all’internazionalizzazione che la riforma ci affida. Per questo diventa fondamentale costruire anche con Simest, con cui collaboriamo già da anni, degli specifici progetti di accompagnamento alle imprese sui mercati esteri”.

Le linee programmatiche per il 2011 prevedono due priorità: favorire il radicamento delle imprese italiane all’estero aggregate per filiere produttive e tutelare e valorizzare le tipicità. Tutto questo tramite: missioni congiunte (con incremento dell’incoming); missioni di sistema governative dedicate alle PMI; Progetti Speciali per individuare aree di collaborazione adatte alla micro e piccola impresa -come già avvenuto nel 2010/2011 con Balcani e Mediterraneo-; monitoraggio e informativa più vagliata sulle PMI per aiutarle sui temi della contraffazione, della tracciabilità, della tutela della proprietà intellettuale, in stretta collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico e gli uffici Ice; progetti sulla ristorazione e l’agroalimentare di qualità come quello sulla certificazione dei ristoranti italiani nel mondo.

“In questo nuovo scenario la rete delle CCIE è pronta a fare la sua parte offrendo esperienza e competenze. – ha dichiarato Augusto Strianese, Presidente di Assocamerestero – Nella loro doppia veste di imprenditori e di soggetti istituzionali al servizio delle imprese, le Camere italiane all’estero, infatti, ben comprendono le esigenze degli operatori economici e per questo hanno sviluppato una fortissima capacità di fornire servizi personalizzati a supporto dell’internazionalizzazione”.

“La naturale complementarietà tra le nostre attività e quelle del sistema camerale in Italia e all’estero esce maggiormente rafforzata dall’incontro di oggi – ha affermato Giancarlo Lanna, Presidente di Simest – Nuovi strumenti accompagnatori messi a punto daranno ulteriore impulso alla nostra azione, come quello per la patrimonializzazione delle PMI che fatturano all’estero il 20% cui potremo concedere fino a 500mila euro rendendo più agevole l’accesso al credito”.



Fonte: Elisa Fusaro

di C. S.