Articoli 12/01/2008

“I PEGGIORI DEL 2007”. ASSEGNATO IL CONSUETO “CARBONE” A QUANTI SI SONO CONTRADDISTINTI IN NEGATIVO IN QUESTO PAESE ALLA DERIVA

Anche quest'anno, come da consolidata tradizione, visto il nostro atteggiamento da spiriti liberi, senza appartenenze a gruppi o ideologie, affidiamo al nostro severo critico Gelso Lo Scimmione le certamente opinabili valutazioni sul Paese Italia. Pare che il 2007 sia stato un anno nefasto


QUESTA E' SATIRA! Quindi nessuno che ci resti male, anche perché un po' di sferzate fanno comunque bene. All'anima, soprattutto. La seguente lista è mia e solo mia, firmata da me medesimo Gelso Lo Scimmione. Ringrazio dunque di cuore la Redazione di Teatro Naturale per la pazienza nel concedermi, puntualmente ad ogni inizio d'anno, questo prezioso spazio. E' tempo di Befana e ai cattivi - o ai mediocri, aggiungo io - ci sono vagonate di carbone, o qualche semplice carboncino. Ma ecco a voi la lista. Buona lettura.

Gelso Lo Scimmione

Anna BARTOLINI: di tanto in tanto torna a farci compagnia… con i suoi esilaranti consigli e i suoi strafalcioni. Le sue rubriche sono ormai perle di umorismo. Peccato solo che si occupi tanto spesso di agroalimentare, scivolando spesso sull’olio.

Antonio BASSOLINO, Rosa RUSSO JERVOLINO et altri presunti amministratori pubblici: due miliardi di euro polverizzati dal 1994 ad oggi, in Campania. Complimenti. Debiti per 557 milioni di euro per l'incapacità di gestire il territorio. Complimenti ancora. Bravi tutti, siete spettacolari. Come spettacolari sono pure i campani. Ma neanche l'orgoglio di dire "basta!" e cambiare corso alla storia?

Mario CAPANNA: ex sessantottino, ora ha scoperto la campagna anti ogm e vi si è buttato. Celebre la sua recente battuta “su ogm l’Ue è un nano politico”. Torna in scena un “gigante” politico, ambientalista e integralista… con una perfetta operazione di riciclaggio.

Paolo DE CASTRO: ha incarnato la speranza, iniziando con annunci e azioni di prima grandezza, poi ha cominciato a inciampare e a zoppicare, ora visibilmente arranca come il settore che ha promesso di guidare. Cerca disperatamente il consenso cercando di andare là dove tira il vento. Ondivago.

Oliviero (Lenin) DILIBERTO: la nostalgia delle salme.

Andrea FERRANTE: duro e puro fino alla morte, anche del mondo bio. Dopo la diaspora da Federbio, che pure aveva contribuito a fondare, ha iniziato a polemizzare. Il solito stillicidio di dispute e diatribe che tanto male hanno fatto in passato all’agricoltura organica. Gli suggeriamo un nuovo motto per il 2008: il silenzio è d’oro.

Gianpiero FIORANI: ovvero, come trasformare una piccola banca, molto vicina al tessuto agricolo della Lombardia, in un impero sull’orlo del collasso, ma, ancor più, come riuscire a farla franca e diventare protagonista del gossip nostrano. Faccia di bronzo.

Mariann FISCHER BOEL: la foga che mette nel sotterrare il sistema agricolo del vecchio continente ne fa, per molti politici e governanti che sognano di mettere le mani su fette del budget agricolo, la commissaria perfetta. Gli agricoltori europei intanto continuano a tirare la cinghia, a dover recepire norme assurde e “riforme” della Pac che di progressista hanno ben poco.

ITALIA.IT e BUONITALIA.IT: milioni di euro butatti via. Ovvero, quando la promozione istituzionale on line si traduce in un plateale nonnulla, con grossi sprechi di danaro a carico della collettività.

Letizia MORATTI: appare delicata e sorridente, oltremodo elegante, ma dopo aver contribuito a devastare la scuola italiana, ora ci prova con una città simbolo come Milano. Il suo obiettivo è di giungere a una Milano diversa. Non sappiamo, però, se a misura d'uomo o di portafogli.

Sergio MARINI: l’uomo della transizione, ovvero come trasformare la principale associazione di categoria agricola in un nuovo “coso” dai contorni indefiniti. Consumatori, agricoltori, allevatori… tutti nel pentolone, ma che minestrone ne uscirà?

Ministero delle Politiche agricole: la battaglia persa sul Tocai è un autentico smacco per il Paese. Da sempre il made in Italy è vilipeso dai tanti falsi, e si è balordamente impotenti, dimostrando l'incapacità di fronteggiare le nostre buone ragioni a difesa dell'italianità; non c'è da stupirsi dunque se con il Tocai, anziché battagliare per un vino che comunque appartiene alla nostra tradizione enoica, si siano calate le brache con grande facilità, cedendo il così nome Tocai con troppa speditezza.

NAPOLI: città capitale del Sud o città discarica? Palla al piede del Paese, si avvoltola goduriosa nell'immondizia. Ma dov'è finita la gloriosa stagione del'illuminismo?

Onorevoli, senatori e resto della casta: non solo superpagati, ma anche superlontanidalpaesereale. In miniera, a lavorare!

Tommaso PADOA SCHIOPPA: altrimenti detto Tps, ovvero TommasotommasoPadoapadoaSsssssssssCHIOOOOPPA: è lui, il vetusto bamboccione gaudente: "oh sì, oh!". E dai, confessiamolo: tutti noi lo immaginiamo nell'atto dell'orgasmo. Il suo viso si fa gaudente, mentre si strofina le mani dal piacere. Oooh! godimento supremo: le tasse! "Sono bellissime, sì!". Tps gode, gli occhi chiusi, mentre a fil di voce sussurra: "Le tasse, oh, le tasse!

Alfonso PECORARO SCANIO: che gran guaio, l'Italia è l'unico Paese al mondo a meritarsi una simile jattura. Sarebbe l'ora di radiarlo dalla politica italiana. Per due ragioni. La più grave: l'aver ostacolato una persona per bene e capace e competente qual è Guido Bertolaso, contribuendo a siluralo dalla carica di commissario per l'emergenza spazzatura in Campania. La seconda: la brutta figura rimediata sul fronte dei mutamenti climatici, fino a essere sconfessato dal fratello di Prodi, serio esperto in questioni ambientali. Non bastassero le ragioni anzidette, ve ne sarebbero molte altre per il ministro dei grandi annunci… disattesi. Pecoraro Scanio ha fatto togliere il bonus rottamazione auto dalla finanziaria solo per farlo ricomparire nel decreto milleproroghe. Ha sbraitato contro l’inquinamento e gli sprechi, chiede concertazione con la popolazione locale ma ha poi autorizzato lo spostamento dei fanghi di Bagnoli a Piombino, con notevole sperpero di denaro pubblico e contro il comune sentire dei piombinesi. Coerente.

Carlo PETRINI: con Slow Food ha creato un nuovo life style, tornando alle tradizioni rurali, ai tempi della campagna e delle natura, ai sapori antichi. Un creativo preso però da un delirio di onnipotenza che pretende oggi di dettare le regole all’agricoltura italiana e mondiale senza avere alcuna competenza specifica. Rimandato.

Francesco RUTELLI: poco più di un anno fa presentò la nuova Enit concependola come la soluzione vincente in grado di far decollare il turismo. Risultato? L'ente nazionale per il turismo è paralizzato. Manca tra l'altro lo Statuto, approvato, ma non ratificato da Rutelli.

Livia TURCO: la ministra-anti alcol non fa distinzione tra superalcolici e vino, la sua battaglia diventa così ideologia allo stato puro. Ferma e inamovibile nelle sue posizioni, dimostra intransigenza come per dire "ho le palle" sotto la gonna. Unica concessione alla sua linea di condotta senza sbavature, la "canna" facile, perché quella sì, fa bene alla salute.

I VERDI: a volte fanno ridere, altre invece piangere lacrime amare. Il Paese arretra e loro sempre in prima linea, pronti a muovere battaglie discutibili. Dalla Tav al Nucleare. Anche altrove esistono i Verdi, ed è giusto che vi siano figure che contrastino energicamente il declino ambientale e la corsa alle speculazioni in modo ferreo e coraggioso; ma mentre altrove i rappresentanti dei Verdi hanno altro spessore, da noi si presentano pallidi e sbiaditi, se non forse incolori. Non sarebbe l'ora di cambiare guida e figure di riferimento?

di Gelso Lo Scimmione